martedì 11 gennaio 2011

Noi, pesi morti

Ieri sera nella pubblicità del film (sia mai che veda volontariamente uno spot io) misi il televideo per sapere un po' che era successo nel frattempo. Dai tg non puoi mai sapere tutto e, sebbene anche il televideo sia di parte, ho voluto vedere che si diceva. E leggo una notizia che mi lascia basito e arrabbiato.

Premetto che cercherò di tenermi al di fuori di ogni contestazione politica. Un europarlamentare della Lega Nord ha dichiarato ieri che, per i Padani, l'Abruzzo è un peso morto come tutto il Sud. Sì, avete letto bene! Ok, ora fermate tutti i commenti che avete in testa. Non diamo giudizi affrettati, soprattutto perchè, per (cercare di) correggere il tiro, il leghista ha successivamente aggiunto che non voleva offendere gli abruzzesi, ma voleva solo mostrare il suo disappunto per una popolazione che, dopo il terremoto non si è rimboccata le maniche come hanno fatto, ad esempio, i veneti con l'alluvione.

Ora lasciatemi dire quattro cose e sfogarmi, anche se è "male sangue" per niente. Da pugliese meridionale (e ne vado assolutamente fiero!), ci ho rinunciato a capire l'idiozia di questa Italia a due velocità e in cui quella "più veloce" vuole staccarsi. Oltre al fatto che la Costituzione dice che l'Italia è "una e indivisibile"!

Ma poi vogliamo mettere la tragedia che hanno subìto in Abruzzo? Un terremoto ha distrutto migliaia di case e, prima ancora, ingoiato 300 vittime e lasciato senza un tetto e un lavoro migliaia di persone. Non ci si può certo aspettare una reazione immediata! Perchè, a dispetto di ciò che dice Borghezio, lo Stato centrale non può aiutare queste persone?

Un peso morto? Ma scherziamo? Lo Stato centrale deve aiutare come può una popolazione che ha sofferto così, evitando i facili populismi che si sono fatti e dare un aiuto concreto. Certo, non si può fare carico dell'intera ricostruzione, ma da "peso morto" a "aiuto per al ricostruzione" la differenza non è minima!

E poi, davvero si vuole confrontare un terremoto con un'alluvione? Il terremoto ti distrugge via vite, case, negozi, strade, infrastrutture, ecc. L'alluvione può crearti disagi per un po' di tempo, un mese, ma poi ciò che puoi aver perso sono al massimo i mobili di casa, i prodotti della terra e i prodotti in un negozio. E il confronto sembra equo?

Davvero non avevo parole ieri e non ne ho ancora oggi.

Su "Il fatto quotidiano" è apparsa oggi la lettera di un'abruzzese, Giusi Pitari,  che ha risposto a Borghezio e che riporto su questo blog (FONTE:  http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/01/11/lettera-a-borghezio/85825/).

"Borghezio,

non so se non riesco a perdonare lei o me stessa, perché sto sprecando tempo a scriverle.
In molti qui si chiedono se lei sia mai stato a L’Aquila e la invitano a visitarci.
Io, invece, la prego, non venga, mai.

Non riuscirebbe a capire come noi, pesi morti, riusciamo a far vivere una città che non c’è, come noi riusciamo persino a pagare le tasse, quelle stesse che le permettono di avere uno stipendio. Non venga Borghezio, è meglio. Potrebbe scoprire che quei pochi che non hanno perduto il lavoro, lavorano il triplo, oppure dedicano il loro tempo a scrivere una legge che li tuteli, o ancora fanno Masterplan e, pensi un po’, anche la raccolta differenziata. Non venga, Borghezio, a sentire i nostri adolescenti che parlano e creano, le potrebbe far male, e non oso immaginare come la sua mente potrebbe essere sconvolta dal vedere che riusciamo persino a riunirci in assemblea, oppure a divertirci, pensi un po’!

Non venga Borghezio, non perché siamo menti labili che potrebbero commettere qualche azione violenta, non venga, non capirebbe mai.

La mia intelligenza mi permette di capire molte cose, ma se anche un centesimo delle mie tasse vanel suo stipendio no, questo non lo capisco.

Le auguro di rimanere nella sua ignoranza, capire potrebbe esserle fatale!"

La lettera si commenta decisamente da sè.

Umore del giorno: fisicamente stanco dall'avanti e dietro casa - Taranto - casa

Restate in linea!

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