domenica 16 dicembre 2012

Juliet

Mi dispiace di aver abbandonato questo blog "ex abrupto" e spesso ho pensato di riprenderlo e continuarlo. In fondo, non ho mai deciso di fermarlo, nè ho intenzione di farlo. Quello che mi manca più che altro è il tempo. Da settembre, mezza giornata è impegnata nel praticantato e nell'altra metà devo studiare (anche se, ammetto, ci sono pomeriggi che la pigrizia prevale del tutto). In più, scrivendo già per il sito rnbjunk.com, spesso non riesco poi a tornare anche qui per scrivere. Eppure si trattano di due cose completamente diverse.
In ogni caso, ripeto, e di questo ne sono convinto, il blog non si fermerà. Al massimo non scriverò spesso come facevo prima.
E questo "ritorno", deve ssere festeggiato con una bellissima ballad. Tra l'altro, precisamente un anno fa, è iniziata una delle migliori cose nella mia vita. Questa canzone è perfetta per ricordarla: è cantata da Robin Gibb, uno dei Bee Gees, e precisamente proprio quello morto a maggio di quest'anno. Ed è così che io mi sento.

"Porto via la notte / passando la mia vita a ballare / ero come Romeo / ho conosciuto l’arte del romanticismo. / Ero solo uno dei tanti / e pensavo di avere tutto già fatto / avevo bisogno di qualcuno /
per mostrarmi come amare. / Juliet, oh Juliet / la notte era magica / quando ci incontrammo la prima volta / Juliet, oh Juliet / lo sai, mi hai insegnato a volare / mi hai fatto arrivare fino al cielo / e tutte le persone nel mondo / possono stare da parte / per me e la mia piccola, Juliet / Combattendo con il destino, / la fortuna e la fama / ma continuando a perdermi. / Giocando a un gioco da giullare / stavo imbrogliando solo me stesso. / Ero un normalissimo uomo / in un mondo di sogni vuoti / ho abbattuto tutti i muri / con il tuo amore / Juliet, oh Juliet / la notte era magica / quando ci incontrammo per la prima volta / Juliet, oh Juliet / lo sai, mi hai insegnato a volare / mi hai fatto arrivare fino al cielo / e tutte le persone nel mondo / possono stare da parte / Chiudi gli occhi, Juliet / non lasciarti andare via. / Passo dopo passo l’amore è come il sole / continua a rafforzarsi come l’eternità / voglio amarti nella mia vita, dolce Juliet. / Vivere senza amore nella mia vita / mia ragazza, Juliet. / Juliet, oh Juliet / quest’uomo è innamorato di te / non dimenticarlo  / Juliet, oh Juliet / questo uomo è innamorato di te / non dimenticarlo / Juliet, oh Juliet…"




Questa canzone e questo post stasera sono per la mia "Juliet" e per tutte quelle persone che hanno trovato la propria "Juliet" che "gli ha insegnato a volare e lo ha fatto arrivare fino al cielo".
Umore del giorno: oh, sì mi è proprio mancato scrivere qui!
Al prossimo post!

sabato 22 settembre 2012

Prova il tuo amore

Stasera riprendiamo una voce emersa alla fine degli anni '80. Più precisamente, andiamo nel 1988 quando appare il primo album di Taylor Dayne. Quest'artista prende la musica dance di quegli anni e la accompagna verso la musica degli anni '90. Tutti i singoli estratti dall'album di debutto "Tell it to my heart", a partire dall'omonimo singolo, divennero successi non solo negli Stati Uniti, ma anche in Europa.
La canzone scelta per questa settimana è il secondo singolo da quell'album, "Prove your love".
Il video è quello ufficiale, ma dovrete "sprecare" 12 preziosi secondi della vostra vita per l'introduzione aggiunta da colui che ha caricato il video. Dopodichè, godetevi questa canzone e se volete ballate!  ;)


Dopo il secondo album, anch'esso di grande successo, i singoli persero forza. Ma è un po' un peccato perchè Taylor ha un bella voce!
Umore del giorno: felice di non aver slittato nuovamente il post. L'appuntamento è del sabato e tale deve rimanere!
Al prossimo post!

lunedì 17 settembre 2012

Long train runnin'

Per quanto mi piaccia scrivere (anche se a volte mi rendo conto di non scrivere in un italiano perfetto), da quando scrivo gli articoli per rnbjunk.com non sto più riuscendo a scrivere qui sopra. Eppure, la cosa strana è che dovrei scrivere di più perchè, essendo più a contatto con la musica, vengo a conoscenza di testi eccezionali!
Purtroppo sono arrivato al lunedì per l'appuntamento che sarebbe essere dovuto di esser sabato scorso. Ma mi farò perdonare con una bella canzone dei Doobie Brothers. Magari loro non ce li ricordiamo più. Hanno fatto qualche canzone carina, ma si è persa nelle riviste che pubblicano le classifiche musicali. Allora, per stasera rispolveriamo un bel successo di questa band rock funky: "Long Train Runnin".


Credo che il riff della chitarra sia molto molto famoso. Ma tutta la canzone è fantastica e degna di essere ricordata!
Umore del giorno: mmm, sento il bisogno di dormire un po'...
Al prossimo post!

sabato 8 settembre 2012

I just wanna stop

Questo sabato avanziamo fino agli anni '70 ed arriviamo al 1978, anno in cui il cantante canadese Gino Vannelli finalmente ottiene un grandissimo successo. Successo che viene grazie alla bellissima "I just wanna stop".
Il testo parla di fermarsi e dichiarare alla persona amata quello che si prova per lei. Leggete un po'.

Per il tuo amore, / quando penso a quelle notti a Montreal / mi vengono in mente i più dolci pensieri di me e te / ricordi di un amore al di sopra delle luci della città / oh, ho provato con tanti sforzi a tenermelo stretto / ma, Signore, il mio cuore non ce la farà. / Voglio fermare tutto / e dirti cosa provo per te, tesoro / voglio fermare tutto / non vorrei mai vivere senza di te tesoro / devo fermare tutto, per il tuo amore. / Quando penso al modo in cui il mondo deve girare / mi vengono in mente i più tristi pensieri per me e te / ricordi di una vita e di momenti mi passano davanti / oh, ho provato con tanti sforzi a dimenticarlo /ma, Signore, la mia mente non me lo permetterà. / Oh, ho provato con tanti sforzi a tenermelo stretto / ma, Signore, il mio cuore non ce la farà."
Se il testo non vi ha colpito, lo farà la canzone!



Bella! In fondo, non metterei mai canzoni brutte! :)
Umore del giorno: stanco... anche se mi sento ripetitivo ultimamente
Al prossimo post!

mercoledì 5 settembre 2012

Principi dell'unverso

Se l'AIDS non l'avesse ucciso, oggi Freddie Mercury avrebbe 65 anni. E sono sicuro che con l'entusiasmo che ci metteva nella musica, lui starebbe ancora cantando adesso e ci entusiasmerebbe ancora!
L'anno scorso vidi un'esibizione di Roger Taylor, John Deacon e Brian May, i compagni dei Queen, per gli MTV European Music Awards e avere come cantante Adam Lambert. A parte i grandi assoli degli originali Queen, la performance del cantante fu pessima, e nonc redo che a Freddie sarebbe piaciuta.
Noi ora su questo blog  ricorderemo Freddie Mercury e la sua band con una delle loro canzoni e, meglio, li ricorderemo come i principi dell'universo, Princes of the universe.
"Eccoci. / Nati per essere re. / Siamo i principi dell'universo. / Noi siamo di qui. Combattiamo per sopravvivere. / In un mondo dai poteri più oscuri. / Ed eccoci qui. Noi siamo i principi dell'universo. / Noi siamo di qui. Combattiamo per la sopravvivenza. / Siamo giunti fin qui per essere i signori del vostro mondo. / Sono un immortale. Dentro di me ho il sangue reale. / Non ho rivali. Nessun uomo può eguagliarmi. / Portatemi nel futuro del vostro mondo. / Nati per essere re. / Principi dell'universo. / Combattenti e liberi. / Ho il vostro mondo nella mia mano. / Sono qui per amor vostro e saprò difendervi. / Siamo nati per essere i principi dell'universo. / Nessun mortale potrebbe capire. / Il mio potere è nella mia mano. / La gente parla di te. / La gente dice che il tuo momento fortunato è finito. / Sono uno che andrà lontano. / Volare sulla luna e raggiungere le stelle. / Con la mia spada e a testa alta. / Devo superare la prova al primo colpo - yeah. / So che la gente parla di me, lo sento ogni giorno. / Ma posso provare che hanno torto perché / Ho avuto ragione la prima volta. / Va bene. / Guardate quest'uomo che vola. / Portate anche le ragazze. / Eccoci. / Nati per essere re. / Siamo i principi dell'universo. / Noi siamo di qui. Nati per essere re. / Principi dell'universo. / Combattenti e liberi. / Ho il mondo nelle mie mani. / Sono qui per amor vostro e saprò difendervi. / Siamo nati per essere i principi dell'universo."
Loro sono nati per essere i principi dell'universo, e nulla può toglier loro quello scettro. Nè mai potrà venire alcuno a sostituire Freddie, perchè per carisma, bravura e divertimento che garantiva è e sarà unico.
Umore del giorno: un po' stanco
Al prossimo post

sabato 1 settembre 2012

Genesis

Ancora anni '60 in questo sabato. Più che altro, quest'artista è stato parte della Storia della musica di quegli anni. Dicendo Jefferson Airplanes avete capito sicuramente. Sto parlando di Jorma Kaukonen, il fondatore dei Jefferson Airplanes.
Dopo lo scioglimento del gruppo fa parte degli Hot Tuna, ma al canzone di stasera è cantata da solista. Si chiama Genesis, è del 1973 ed è probabilmente la sua canzone più famosa. Per prima cosa partiamo dal testo.

"E' venuto il momento di fare una sosta / e pensare alla vita come era un tempo / dobbiamo attraversare il futuro / e io vorrei andarci assieme a te / e io vorrei andarci assieme a te. / Tu dici che sono duro come la pietra / un obelisco di marmo pronto a cadere / io ti amo più sinceramente di tutti quanti / e quindi lasciami restare con te / e quindi lasciami restare con te. / E non appena siamo entrati nel giorno / i cieli da blu sono diventati grigi / forse non ho parlato in modo abbastanza chiaro / ma non ho mai distolto lo sguardo / non ho mai distolto lo sguardo.  / E sebbene ti sento dentro di me / la mia vita è trasportata via dalla marea / vorrei vederla come una libera cavalcata / in sintonia con te / in sintonia con te. / Il tempo che abbiamo preso in prestito / non può star chiuso dentro un pozzo / e la vita diventa un desiderio in affitto / quindi lasciami venire via con te / quindi lasciami venire via con te. / E quando uscimmo alla vista / e laggiù mi ritrovai con te / e respirare l'ho sentito come qualcosa di nuovo / in sintonia con te / andata in sintonia con te."
E' una canzone dolce canzone d'amore che non necessita di essere commentata. Ciò di cui c'è bisogno e l'ascolto, fidatevi, e ne vale la pena.



Non potreste esserne rimasti delusi!
Umore del giorno: contento che l'autunno sia meteorologicamente  alle porte
Al prossimo post!

sabato 25 agosto 2012

San Francisco - R.I.P. Scott McKenzie

L'anno scorso vissi per la prima volta l'esperienza di una festa a tema. E il tema erano gli hippy. Fu un'esperienza straordinaria e mi divertii molto. Mi ricordo che ne avevo nostalgia per tutta la settimana successiva. Fortunatamente, la festa si è tenuta anche quest'anno.
Ma c'è stata una differenza tra quella dell'anno scorso e quella di quest'anno. Pochi giorni prima della festa è morto Scott McKenzie. E lo ammetto, non sapevo neanch'io chi fosse, finchè non ho scoperto che la sua canzone "San Francisco (Be sure to wear flowers in your hear)" fu adottata come inno hippy.
E allora stasera lasciamoci inondare dall'amore degli anni '60!

"Se stai andando a San Francisco / ricordati di mettere dei fiori tra i capelli / se stai andando a San Francisco / andrai ad incontrare brava gente laggiù. / Per quelli che vengono a San Francisco / l’estate sarà un grande love-in / nelle strade di San Francisco / tanta gente garbata con fiori tra i capelli. / Attraversa tutta quanta la nazione / una strana vibrazione / gente in movimento / c’è un intera generazione / con una nuova spiegazione / gente in movimento, gente in movimento. / Per quelli che vengono a San Francisco / ricordatevi di mettere dei fiori  tra i capelli / se vieni a San Francisco / l’estate sarà un grande love-in."
Per chi come me si chiede cosa sia un love-in, ho scoperto che era un termine prettamente hippy, usato per descrivere gli incontri tra giovani per protestare o semplicemente stare insieme.


Se qualcuno ha visto Forrest Gump e lo ricorda molto bene, questa canzone faceva parte della sua soundtrack!
Umore del giorno: uff, anch'io voglio andare a San Francisco e parlare con Kerouac e Ginsberg... E poi, magari, cercare in quale bettola degli States si è rifugiato Bukowski... Ma non succerà mai!
Al prossimo post!

lunedì 20 agosto 2012

Io ero qui

Ieri era la Giornata internazionale dell'uomo. Magari noi non ne sappiamo molto, ma è una giornata nella quale l'ONU e l'UNESCO concentrano la loro sulla salute e sui diritti positivi dell'uomo (nel senso del sesso maschile) e del ragazzo. Se anceh voi pensate che sia una cavolata, parlatene con l'Onu. Magari sa spiegarvi meglio il senso di questa giornata.
Comunque, questo preambolo era per introdurre il testo di oggi. La cantante Beyonce, infatti, ha rilasciato il video di "I was here" per questa giornata.

"Voglio lasciare le mie orme sulle sabbie del tempo / So che c’è qualcosa che, qualcosa che / Ho lasciato alle spalle / Quando lascerò questo mondo, me ne andrò senza rimpianti / Lascerò qualcosa da ricordare / Così non mi dimenticheranno / Ero qui … / Ho vissuto, ho amato / Ero qui …/ Ho fatto, ho fatto, tutto quello che ho voluto / Ed è più di quello che ho pensato sarebbe stato / Lascerò il mio segno, la mia anima, tutti sapranno / Che ero qui … / Voglio dire che ho vissuto ogni giorno, fino a quando sono morta / Tu sai che sono stata qualcosa nella vita di qualcuno / I cuori che ho toccato, saranno la prova che lascio / Che ho fatto la differenza, e questo mondo lo vedrà. / Voglio solo che essi sappiano / Che ho dato tutta me stessa, ho fatto del mio meglio / Portato qualcuno alla felicità / Ho fatto vivere meglio il mondo solo perchè… / Ero qui…"
La domanda che sorgerebbe spontanea è: "che c'entra questo con la Giornata?". La soluzione dell'enigma è nel video ufficiale del video, che inizia dicendo: "Un giorno, un messaggio, un obiettivo. Per ispirare le persone di tutto il mondo a fare qualcosa di buono, non importa se grande o piccolo, per qualcun altro."
Ed effettivamente ognuno di noi si preoccupa se lui / lei verrà mai ricordato. E ci sforziamo di fare le cose in grande per lasciare un'impronta. Invece, l'impronta si può lasciare con piccoli gesti. Amare la propria famiglia, i propri amici, fare del bene ad altri, anche indirettamente. Piccoli gesti che se fatti cambiano i rapporti con gli altri e di questi con altri a loro volta.
Vivere pienamente è amare incondizionatamente e saper apprezzare i piccoli gesti degli altri (conseguenza dell'amore).
Io voglio esser stato qui. Voi?
Umore del giorno: queste riflessioni mi hanno illuminato anche su un altro aspetto
Al prossimo post!

sabato 18 agosto 2012

Indosso il mio anello intorno al tuo collo

Rileggendo l'ultimo post mi sembra di essere stato un po' "acido". O meglio quasi ingiusto nei confronti di Elvis Presley, mettendo più in risalto l'aspetto più "popolare" da superstar che quello talentuoso. Ma non volevo proprio dare quell'idea. Elvis non sarebbe Elvis se la sua musica non fosse bella.
A dimostrazione, anche stasera ci sarà una canzone di Elvis e sarà rock and roll (ahah non posso proprio essere imparziale e non mettere un genere che non ami!).
Ragazzi e ragazze, in piedi e iniziate ad agitarvi con "Wear my ring around your neck"!  ;)



E' fantastica! E se non ne siete convinti riascoltatela!
Umore del giorno: frizzante, come la canzone. Sì, il rock'n'roll mi gas molto!
Al prossimo post!

giovedì 16 agosto 2012

(Lascia che sia il tuo) Orsacchiotto

35 anni fa moriva una superstar che è poi stata imitata in tutti i modi e ne è quasi nato un culto. 35 anni fa moriva non uno chiunque, ma Elvis Presley!
Io non resto impassibile a questa celebrazione, ma voglio ricordarlo con una canzone che magari non è tra le più famose. La traduzione di stasera è "(Let me be your) Teddy Bear".
"Baby lasciami essere il tuo dolce orsacchiotto / Mettimi una catena intorno al collo / E portami ovunque / 
Oh, lasciami essere / (Oh, che sia) / Il tuo orsacchiotto. / Io non voglio essere una tigre / Perché le tigri giocano in modo troppo aggressivo / Io non voglio essere un leone / Perché i leoni non sono il genere che ti piace abbastanza. / Baby lasciami stare, intorno a te ogni notte / Fai scorrere le tue dita tra i miei capelli/ E coccolarmi stretto stretto / Oh, lasciami essere / (Oh, che sia) / Il tuo orsacchiotto."
E' una canzone perfetta, dolce e smielata abbastanza per entrare nel cuore delle ragazzine, cantata da un belloccio ribelle... Non voglio far passare Elvis per un'opportunista, ma di sicuro è riuscito ad ottenere il successo sia col talento che coll'aspetto piacente
Umore del giorno: in attesa di andare a vedere i fuochi artificiali a Locorotondo
Al prossimo post!

domenica 12 agosto 2012

Non sono perfetto (ma sono perfetto per te)

Ieri pomeriggio avevo già scelto la canzone che avrei messo, ma poi inizia a indagare sulla biografia della cantante e mi persi in dettagli, che nel complesso sono poco importanti. Però sono affascinanti.
Grace Jones è una cantante giamaicana e fuse la disco music degli anni '80 con il reggae. Fece qualche singolo di successo, tra cui anche le cover di "La vie en rose" e del "Libertango". Tuttavia, ero partito con l'intenzione di postare l'unica sua canzone che avevo e invece ho scoperto un altro brano molto interessante. La canzone si chiama "I'm not perfect (but I'm perfect for you)" e più che altro ciò che mi ha colpito è il video, in quanto vi partecipano, tra gli altri, Andy Wharol (tra l'altro il 6 agosto scorso si ricordava l'anniversario della sua nascita).
Andiamo subito al video, quindi:




Grace Jones era molto legata agli ambienti radical-chic di New York e trovo nello stilista Jean-Paul Gaultier un grande amico. Grace decise, inoltre, che la disco-music sarebbe diventata la colonna sonora del futurismo.
Umore del giorno: in mente per ora ho una sola parola: sonno!
Al prossimo post!

venerdì 10 agosto 2012

Notturno

Stasera è la famosa notte di San Lorenzo nella quale per almeno una volta all'anno alziamo il nostro collo oltre l'altezza a cui siamo abituati e iniziamo a cercare le stelle che cadono, nella speranza che si avverino i nostri desideri.
L'anno scorso resi omaggio a questa ricorrenza con una poesia del beat Weiner. Oggi recupero un poeta italiano di fine '800 che, in verità, non conoscevo neanche io, Giovanni Marradi. Però la poesia è molto bella. Non è precisamente per San Lorenzo, ma dato che spesso si va a mare per vedere il cielo ho pensato che sarebbe bello stasera vedere quel paesaggio e ricordare le parole di "Nottuno".
"Su la marina immobile

Come un gran vel d'argento,
Stellato, ampio, dïafano
S'incurva il firmamento;
E noi ridente vigila
Il grande occhio lunar
Soli, abbracciati, immemori,
Tra firmamento e mar.
O come è dolce il vivere,
Com'è divino il mondo
Visto a traverso i riccioli
Del tuo bel capo biondo;
Visto a traverso il fascino
Onde la tua beltà
Tutto di luce inondami
E di felicità!"
E' un quadretto molto affascinante e, se il cielo non sarà nuvoloso, mi auguro che stasera sotto il cielo stellato, tra un desiderio e un altro, possiate ammirare questo paesaggio e, trasportati da esso, dire "come è dolce il vivere, com'è divino il mondo".
Umore del giorno: l'occasione di vedere il cielo stellato non me la perdo mai e stasera, me lo sento già, sarà una magnifica serata, nella quale il mio pensiero si perderà nel blu del cielo
Al prossimo post!

sabato 4 agosto 2012

I'm a man

La canzone di oggi riprende uno dei riff blues più famosi al mondo. Fino a ieri non sapevo il nome, poi sentendo lo snippet (un frammento) dell'ultimo singolo di Bob Dylan l'ho finalmente trovato! Non conoscere questa canzone è impossibile. Magari qualcuno non ricorda Bo Diddley e magari ancora nessuno sapeva bene il titolo, "I'm a man", ma la canzone è di assoluta fama mondiale!


La conoscevate, vero? Non si può scappare a quel ritmo! Pensate che questa canzone fu pubblicata nell'aprile del 1955!
Umore del giorno: per ora penso solo ad avere un po' di riposo
Al prossimo post!

domenica 29 luglio 2012

Tin man

Sembra che io sia incorreggibile ultimamente e che scrivere il sabato l'appuntamento del sabato il giorno preciso sia diventato un'opzione. Spero davvero che questia sia l'ultima volta che arrivo a scrivere la domenica.
E finite le scuse, mi farò perdonare con un grandissimo gruppo rock che abbiamo già sentito in un altro appuntamento di tanto tempo fa. Figli di padri americani e madri britanniche, per oggi ascoltiamo gli America e la loro "Tin man".
Non so se qualcuno ha mai visto il film "Il mago di Oz" (io mai, ma a questo punto sono curioso dato che il film è famoso). Questa canzone si ispira a quel film e "Tin man" si riferisce appunto a Tin Woodman.


"A volte, la sera tardi, quando tutte le cose sono reali, / e la gente si raduna a condividere il dono della chiacchiera, / alcuni sono rapidissimi nell'afferrare l'occasione, / di vincere il premio perfetto che li attende sullo scaffale. / Oz [il mago di Oz, NdT]. / Io non ho mai dato niente, all'uomo di latta. / Niente che non avesse già. / Non è mai stata questa, la ragione di quella sera. / Né del tropico di Sir Galahad. / Perciò, ti prego, credimi se ti dico / che continuo a girare in tondo senza venirne a capo. / E' come vetro fumé, tinto con un colore vivo. / Un' immagine che scende giù e sempre più giù. / Come una bolla di sapone verdastra. / Perciò, ti prego, credimi."
Per quanto riguarda il video, su Youtube ho trovato la record session:






Dai, è una canzone fantastica!
Umore del giorno: desideroso solo di finire il Festival e avere un po' di riposo
Al prossimo post!

venerdì 27 luglio 2012

Jay-Z in partnership con la Duracell (primo articolo pubbliccato

In attesa di trovare la mia via e un lavoro serio, da ieri ho iniziato una prova per il portale italiano "Rnbjunk.com". Nonostante ieri mattina mi fossi ritirato alle 5 e mezza perchè ho fatto la prova luci per l'opera "Zaira" al Festival della Valle d'Itria, alle 10 e mezza mi sono alzato perchè sapevo che avrei presto iniziato a poter pubblicare qualcosa per quel sito. E stamattina ho avuto la piacevole sorpresa. Il primo articolo che ho scritto è stato pubblicato.
Anche se non ho certo questo il lavoro che vorrei fare (in realtà non so manco se pagano), questa esperienza la vedo positivamente. In fondo, a me la musica piace e scrivere anche. Dato che per ora non sto facendo nessun lavoro la mattina, il tempo per rintracciare informazioni e scrivere degli articoli ce l'ho. 
Il link dell'articolo pubblicato è questo http://www.rnbjunk.com/jayz-partnership-duracell-587/ e spero di riuscire a vedere ancora il mio nome tra le pubblicazioni di quel sito!
Umore del giorno: non posso essere che felice! :)
Al prossimo post!

domenica 22 luglio 2012

Cracklin' Rosie

Nel penultimo appuntamento con la musica anni '60 -'70 - '80 ho accennato ad un certo Neil Diamond. Qualcuno avrà pensato che era un nome messo lì solo per riempire. Ed, invece, già progettavo un "incontro" con questo fantastico cantante.
Magari non dovrei esagerare però con gli aggettivi... Mi spiego meglio. Ho la discografia di questo cantante statunitense, che iniziò la sua carriera nel 1962 e riuscì a piazzare nel giro di 4 anni molti singoli nella parte alta della classifica. Il suo era un rock'n'roll molto piacevole e la scalata delle classifiche continuò per molti anni per quasi tutti gli anni '80. Ma nel frattempo Neil è passato dal rock and roll al pop smielato.
La canzone di stasera è del 1970 e appartiene ancora a quel rock and roll che più mi è piaciuto della sua carriera. Troppo pretenzioso sarebbe anche volere il video, ma ecco a voi "Cracklin' Rosie":


Quanto mi piace. E' una delle mie canzoni preferite di questo cantante.
Umore del giorno: aspetto solo che finisca il periodo al Festival della Valle d'Itria perchè, sì è bello, ma sento anche un po' il bisogno di riposo e pensare bene a cosa voglio fare
Al prossimo post!

martedì 17 luglio 2012

Good morning!

Da ieri anch'io ho il famoso "pezzo di carta". E probabilmente dovrei essere felice. E' un traguardo raggiunto. Ma la mia mente, invece, è già andata al dopo: "e ora?". Cosa voglio fare? O meglio, cosa posso fare data la realtà attuale?
Le aspirazioni danno l'input, ti danno la spinta a voler fare qualcosa. Ma, in realtà, bisogna decidere cosa fare concretamente data la situazione locale. E queste domande mi si affollano nella testa, mentre mio padre mi fa pressione per vederla dal suo punto di vista. Rimpiango già quei tre anni in cui studiavo e sapere di essere in un crogiolo perfetto e al riparo da scelte sul mio futuro.
Adesso dovrei godermi il riposo, la libertà per un mese di essere libero dallo studiare, e invece si affaccia il bivio peggiore: studiare o cercare lavoro? O magari preparare una terza via, che è quella di studiare e lavorare contemporaneamente. Ma i dubbi sono molti!
Intanto, mentre mi lascio assalire da questi dubbi, riporto un solo verso di "Good morning" di Kanye West, in cui egli parla dei laureati.
"Buon Giorno / Guarda a quel ragazzo, il migliore della classe spaventato del futuro / Mentre mi infilo nella De Lorean / Spaventato di essere a faccia a faccia con una compiacente carriera studentesca / Alcuni sono promossi, ma sono ancora stupidi / Ti dicono “leggilo, mangialo, non guardarti in giro / Solo guarda questo, pregaci, insegnaci, Dio” / Va bene, guarda su ora, l’hanno fatto, ti hanno rubato il tuo essere un tipo da strada / Dopo tutto questo, questo è quello che ottieni."
Il rischio è questo: si studia, ma rimanendo sui libri si perde il contatto con la realtà, per cui quando ci ritroviamo fuori dall'università passiamo per stupidi. E finiremo la nostra vita agli ordini di qualcuno che finora ci ha detto "“leggilo, mangialo, non guardarti in giro, solo guarda questo, pregaci, insegnaci, Dio".
Umore del giorno: abbastanza confuso
Al prossimo post!

sabato 14 luglio 2012

Angie

Mi scuso per l'assenza di questi giorni, ma il tempo è davvero contro di me. Da giovedì tento di scrivere il post dedicato ad uno dei più grandi gruppi esistenti, cioè i Rolling Stones. Tre giorni fa, infatti, molti tg hanno parlato di loro, ricordandoci che precisamente 50 anni fa Keith Richards, Brian Jones e Mick Jagger si presentarono per la prima volta al  pubblico in un pub di Londra. 
Partendo da questo, oggi sentiremo una delle loro canzoni più belle e tra le più famose: "Angie". Qui la traduzione.
"Angie, Angie, quando scompariranno queste nuvole scure? / Angie, Angie, dove ci porterà il destino? / senza un briciolo d'amore nelle nostre anime e senza un soldo nelle tasche dei nostri cappotti / tu non puoi dire che siamo soddisfatti / ma Angie, Angie, non puoi dire che non abbiamo mai provato Angie, tu sei bella, ma non è il momento di dirsi addio / Angie, io continuerò ad amarti, ricordando tutte quelle notti in cui abbiamo pianto / tutti i sogni che tenevamo stretti sembravano finire in fumo / lasciami sussurrare nelle tue orecchie / Angie, Angie, dove ci condurrà il destino / Angie, non piangere, tutti i tuoi baci hanno ancora un sapore dolce / odio vedere la tristezza nei tuoi occhi / Ma Angie, Angie, non è il momento di dirsi addio, senza un briciolo d'amore nelle nostre anime e senza un soldo / nelle tasche dei nostri cappotti / tu non puoi dire che siamo soddisfatti / Ma Angie, io ti amo ancora e dovunque io guardi vedo i tuoi occhi / non c'è nessuna donna che si avvicini tanto a te / e dai, asciugati gli occhi"
D'amore, ma mi piace.






Perdonato per l'assenza di questi giorni?  :)
Umore del giorno: in realtà non sento alcuna tensione nè per la prima dell'opera di stasera, nè per la laurea di lunedì
Al prossimo post!

sabato 30 giugno 2012

I'm a believer

Per la canzone di questo sabato voglio recuperare una canzone che sicuramente conosciamo tutti perchè fa parte della colonna sono di "Shrek". La versione che conosciamo tutti è cantata dagli Smash Mouth e da Eddie Murphy. Ma io azzarderei che qualcuno potrebbe persino conoscere la versione italiana, cantata da Caterina Caselli. Ma rompiamo ogni indugio: la canzone di cui sto parlando si intitola "I'm a believer" e fu composta da Neil Diamond e registrata dal gruppo The Monkees nel 1966.
Quanto al testo, non è del tutto banale. Ecco la traduzione.
"Pensavo che l'amore esistesse solo nelle favole / che avesse significato per tutti gli altri, ma non per me / l'amore era qualcosa di estraneo per me / questo era quello che sembrava / il dispiacere tratteneva tutti i miei sogni. / Ma poi ho visto il suo viso, ed ora (invece) ci credo / non c'è ombra di dubbio nella mia mente / sono innamorato, io (ora) ci credo! / Non potrei lasciarla neanche se ci provassi. / Pensavo che l'amore fosse più o meno una cosa scontata / sembrava che che più davo e meno ricevevo / qual è il vantaggio nel provarci? / Non ricevi niente altro che dolore / Mentre io avevo bisogno di (giorni) di sole trovavo la pioggia."
Anche oggi siamo finiti nel discorso dei sogni, ma credo che quando si trova la persona giusta, si vive sempre un amore da sogno, di quelli che si è sempre sperati di vivere. Certo, tutto sta nel trovare la persona giusta. Ma su questo punto la canzone sprona a non demordere perchè potremmo trovare il nostro principe azzurro o la nostra principessa e allora anche noi crederemo nell'amore.




Un po' Beatles e un po' Beach Boys, ma è bella anche l'originale!
Umore del giorno: per stamattina l'unica cosa che vorrei da sogno è proprio il letto!
Al prossimo post!

venerdì 29 giugno 2012

All black EVERYTHING!

Ieri sera c'è stato il successo della Nazionale italiana contro la Germania agli Europei di calcio. Gran parte del merito va a Balotelli, andato a segno due volte. Balotelli, che effettivamente è italiano solo perchè cresciuto in Italia, mentre i suoi genitori sono entrambi ghanesi. Ma non voglio parlare degli aspetti legali della cittadinanza.
Qualche anno fa, un rapper americano, Lupe Fiasco, scrisse una canzone partendo da una semplice domanda: e se le popolazioni africane non fossero state schiavizzate e non esistesse il razzismo? Da qui, il testo di oggi: "All black everything". Nel testo ci sono riferimenti particolari che spiegherò dopo.


"Non saprai mai / Chi potresti essere / Se non tenti mai / Non lo avresti mai capito / Se fossimo rimasti in Africa / Se non ce ne fossimo mai andati / Perciò nella nostra storia non ci sarebbero stati schiavi / Nessuna nave negriera, nessuna miseria, chiamami folle, o forse non lo sono? / Vedi, mi sono addormentato e ho fatto un sogno, tutto quanto era nero allo stesso modo. / E non venivamo sfruttati / I bianchi non avevano paura, perciò non avevamo distrutto nulla / Non lavoravamo gratis, ma avevamo un posto di lavoro / Costruito insieme, perciò avevamo gli stessi diritti / I primi 400 anni, ce la siamo proprio goduta / La Costituzione scritta da W.E.B. Du Bois / Nessuna ricostruzione, la Guerra Civile era stata evitata / Little black Sambo cresceva e diventava un avvocato / Sui giornali ”Udite, udite / Donna di colore eletta capo del Ku Klux Klan / Malcolm Little muore di vecchiaia / Martin Luther King ha letto il suo elogio funebre / Seguito da Bill O’Reilly, che ha letto un pezzo del Corano / Il presidente Bush manda le condoglianze dall’Iran / Dove FOX News riporta dal vivo / Che Ahmadinejad ha vinto il premio Mandela per la pace. / Uh, e non c'erano case popolari / 'Fai il duro' non era un concetto compreso / Sì, la carnagione non era una gara / Perché il razzismo era fuori contesto / Non esisteva la sezione del Conscious hip-hop  / Tutti facevano rap come se non ci fosse mai stata nessuna frattura / I Crips non erano mai comparsi, e neanche i Bloods ad attaccarli / Nessun attacco in nessun quartiere / La Somalia era un grande posto in cui rilassarsi / Fred Astaire era stato il primo a fare un backspin / I Rat Pack erano un gruppo figo di uomini di colore / Che avevano ispirato quattro ragazzi bianchi di nome Jackson / Eminem si trovava a suo agio, e ispirava un rapper nero a tentare di imitarlo / Ed ecco cosa era cresciuto dal Michigan, un rapper bianco chiamato 50 Cent. / Uh, e so che è soltanto una fantasia / Vi invito cordialmente a chiedervi ‘perché non può essere così?’ / Ora non possiamo far niente per il passato / Ma possiamo fare qualcosa per il futuro che abbiamo davanti / Possiamo fare le cose di fretta, o possiamo farle bene / Ogni donna una regina e ogni uomo un re / Quando si arriva a quelle sfumature di colore, non riusciamo a vederne la differenza / Chiudiamo gli occhi finché non diventa tutto nero allo stesso modo!"
Lupe produce spesso canzoni il cui significato è intenso e per questo di oggi ci metterò un pochino di più per spiegarlo. Dopo aver presentato il suo dubbio, cioè se l'Africa sarebbe stata più ricca se non ci fosse stata la tratta degli schiavi Lupe inizia con una citazione da Martin Luther King, che diceva "gli uomini spesso si odiano perchè hanno paura tra di loro". Nel sogno di Lupe i neri erano trattati alla pari dei bianchi e insieme avevano costruito gli Stati Uniti, la cui costituzione sarebbe stata scritta da William du Bois, un sociologo e storico statunitense della fine dell'800 e tra i primi ad occuparsi dei diritti civili dei neri. In quel caso non ci sarebbe stata nessuna ricostruzione perchè non ci sarebbe stata la Guerra Civile. Little Black Sambo è un libro per bambini che ha come protagonisti un nativo indiano e "sambo" viene utilizzato anche come insulto contro i neri. Per cui, il ragazzo nero americano medio sarebbe potuto diventare benissimo un avvocato; una donna sarebbe stata a capo del KKK (ironico, eh?) e magari invece di uccidere i neri, li avrebbe guidati per dar loro un maggiore potere; Malcolm Little, conosciuto come Malcolm X, non sarebbe morto assassinato, ma di vecchiaia e il cui elogio funebre sarebbe stato letto da Martina Luther King, altro attivista per la parità dei diritti ai neri, e da Bill O'Reilly, un  presentatore americano apertamente contrario all'Islam, e che nel sogno invece avrebbe letto un pezzo del Corano; e infine, c'è addirittura George W. Bush che si complimenta con Ahmadinejad, attualmente presidente dell'Iran, per aver vinto il premio Mandela per la Pace. Insomma, un sogno davvero... Sogno!
Le case popolari, che oggi negli USA sono per neri e minoranze, non sarebbero esistite nel sogno di Lupe perchè non ce ne sarebbe stato il bisogno e il detto "fai il duro" detto dai neri come per dire "non fare il bianco" e "non fare la femminuccia" non si sarebbero mai sentiti. Al pari, non sarebbe esistita la sezione del Conscious rap, una forma di rap i cui testi sono sulle questioni sociali dei neri, e non sarebbe esistita neanche la rivalità tra gang di cantanti o di teppisti di strada, come i Crips e i Bloods di Los Angeles. Persino la Somalia, uno dei 5 Paesi più pericolosi nel mondo, sarebbe stata molto più tranquilla! E ora iniziano le citazioni musicali: Fred Ataire sarebbe stato un ballerino di breakdance, poichè è stato il primo a fare il backspin; i Rat Pack, un gruppo composto interamente da bianchi, ad eccezione di uno, sarebbero stari neri, mentre i Jackson Five (sì, martedì scorso si ricordava l'anniversario della morte di Michael Jackson) sarebbero stati bianchi; e, questa è la mia preferita, Eminem sarebbe stato un rapper nero, affatto discriminato per essere un bianco che fa rap, e da lui avrebbe preso ispirazione 50 Cent, che al contrario sarebbe stato bianco.
Infine, arriva il messaggio: e se davvero fosse stato così? Magari sognare è inutile, il passato non si può più vivere. Ma perchè non iniziare a modificare da oggi il presente. E modificarlo costruttivamente, bene, in modo da creare non una casa su un terreno sabbioso, ma un grattacielo con solide basi che durerà per sempre. E non bisognerà togliere solo la discriminazione bianchi - neri, ma anche uomini - donne. Chiudete gli occhi, immaginate un mondo nero (perchè chiunque chiuda gli occhi vede nero) e iniziamo a costruire l'uguaglianza!
Se qualcuno vuole azzardare a sentire la canzone, è bella, ma tuto dipende anche dai gusti!
Umore del giorno: esaltato per la vittoria dell'Italia, anche quella in Europa, sperando che si possa costruire qualcosa di simile agli "Stati Uniti d'Europa" 
Al prossimo post!

sabato 23 giugno 2012

Un'ombra più bianca del pallido

Giovedì mi trovavo a ripensare un po' agli anni '60 ed alla beat generation. Eh già, a volte mi viene voglia di creare la macchina del tempo e fare un viaggio di sola andata negli Stati Uniti della fine degli anni '60. Naturalmente, questo è pressoché impossibile. L'unica cosa che mi resta è leggere qualcosa su quegli anni e ascoltare la musica che si ascoltava in quel periodo.
Scavando nelle canzoni che conservavo, mi sono ritrovato un successo, forse l'unico, della band inglese Procol Harum (probabilmente mai sentita, ma l'appuntamento del sabato ha proprio questo scopo). La canzone si chiama "A white shade of pale" e se per caso c'è qualche fan dei Dik Dik, la canzone fu cantata anche da loro con testo di Mogol in "Senza luce".
Ho provato a leggere la traduzione, ma è chiaro che è un testo allucinato, tipico del rock psichedelico di quegli anni (per chi non ricordasse cos'è il rock psichedelico, è quel rock frutto delle allucinazioni da droghe).
Ma sapete una cosa? Oggi mi sento pazzo, e riporto la traduzione, anche se non ha un grande senso logico.
"Noi ignorammo il leggero Fandango / come carrelli ruotanti per tutto il pavimento / Io avevo una specie di mal di mare / ma la folla ci chiamava fuori per avere di più / La stanza stava canticchiando così forte / che il tetto stava per volare via / Quando chiedemmo un altro drink / il cameriere portò un vassoio. / E fu così che più tardi / appena il Mugnaio raccontò la sua storia / che la sua faccia, / all'inizio solo pallida come un fantasma, / diventò un'ombra più bianca del pallido. / Lei disse che non c'era ragione / e la verità è facile da vedere /Ma io vagai tra le mie carte da gioco / e non volevo lasciare che lei fosse / una delle sedici vestali vergini / che stavano partendo per la costa / E anche se i miei occhi erano aperti / potevano benissimo anche essere chiusi."
Ahahah io vi avevo avvisato che il testo non aveva senso, o avete deciso di saltarlo direttamente? Comunque, la canzone vale davvero al pena di essere ascoltata.






Per gli appassionati di musica classica, la base si ispira a due componimenti di Bach: l'"Aria sulla quarta corda" e "Wachet auf, ruft uns die Stimme: BWV 140" (Destatevi, una voce ci chiama). Ed io amo quando la musica contemporanea si fonde alla musica classica!
Umore del giorno: oggi non mi va di fare molto...
Al prossimo post!

venerdì 22 giugno 2012

Blessed

Un'iniezione di ottimismo per oggi. E ce la trasmetterà una cantante soul e r'n'b forse tra le più sottovalutate, almeno qui in Italia: Jill Scott. La primavera dell'anno scorso mi trovai casualmente a sentire il primo singolo del suo nuovo album. E mi piacque moltissimo, data forse anche la collaborazione con la rapper Eve, che già conoscevo. Successivamente, Jill estrasse un'altra traccia-capolavoro, stavolta in collaborazione con Anthony Hamilton, altro cantante r'n'b poco famoso in Italia. Insomma, appena uscì l'album di questa cantante lo ascoltai subito e fu amore a primo colpo. La sua voce è qualcosa di davvero meraviglioso...
L'ultima canzone pubblicata di questa cantante si intitola "Blessed".


"Per stanotte abbiamo finito, sai... si è fatto un po' tardi, / e io devo andare a casa da mio figlio che è la cosa più importante per me, / cioè lo devo vedere, devo stargli vicino, / è il mio bambino non guardarmi come fossi pazza, / adoro stare in studio a registrare ma amo ancor di più stare con lui, / lascia che ti dica come mi sento: / stamattina mi sono svegliata sentendomi strafiga, / sono talmente fortunata! / Ero andata a letto distrutta ma mi sono svegliata completamente rigenerata, / sono così fortunata! / Mi sciacquo il viso e tutto fila liscio, sono in pace con me stessa, mi sento bella, / sono davvero fortunata, sì / mia nonna è quasi riuscita a vivere fino a 92 anni, / sono così fortunata! / Mio figlio è nato bello e sano, / sono così fortunata! / Mia madre e mio padre sono ancora al mio fianco e il padre del mio bambino fa del suo meglio, / mi sento così fortunata! / Ed è tutto quello che conta / è tutto quello che importa. / Le difficoltà non capitano per caso, / fanno parte del nostro cammino, / niente è facile in questa vita, / a volte devi impegnarti a fondo, comportarti da adulto ed è dura, / sono sicura che te ne accorgerai se ti guardi intorno, / stamattina ti sei svegliato ascoltando questa canzone, / (ricorda che) sei davvero fortunato! / E continuerai ad ascoltarla per tutta la notte, / è una vera fortuna, sì! / Esser tutti qui a divertirci mentre balliamo come non ci fosse un domani... /
siamo proprio fortunati!"
E' un inno alla gioia, all'ottimismo, a sentirsi fortunati e ingraziare per quello che si ha. Lei preferisce suo figlio e la sua famiglia al lavoro. E' cosi che dovrebbe essere per tutti. Ed infine la parte più bella: "Le difficoltà non capitano per caso, fanno parte del nostro cammino, niente è facile in questa vita. A volte devi impegnarti a fondo, comportarti da adulto ed è dura." Magnifica! 
A completamento di tutto, io consiglierei anche di sentirla. La sua voce vi conquisterà!
Umore del giorno: resistendo al prurito dei tre punti che la zanzara mi ha fatto nel giro di uno-due minuti... Ma sono così... "blessed"  :@
Al prossimo post!

sabato 16 giugno 2012

Eye in the sky

Qualche mese fa finii di leggere "1984" di George Orwell. L'impressione che ne ho avuto alla fine è stata, a parte la costante oppressione che mi trasmetteva la storia (fatto positivo), una complessiva delusione. Certo, il messaggio della dittatura mascherata era interessante, così come lo erano le considerazioni sulla libertà individuale e quella collettiva, ma la trama poteva essere sviluppata in qualche altro modo. Ma naturalmente io non sono uno scrittore e il libro rimane comunque un'esperienza che si può provare.
Ma perchè tutto questo preambolo? Perchè per la canzone di stasera avevo intenzione di farvi sentire "Eye in the sky" degli Alan Parsons Project e il testo della canzone si rifà in parte al libro che vi ho detto prima e in parte alla predilezione di Eric Woolfson, autore e cantante del brano, di passare molto tempo tra casinò e centri commerciali . Partiamo subito con la traduzione.

"Non pensare che scusa sia detto facilmente / non provare a cambiare le carte / hai avuto numerose possibilità prima / ma non ne avrai altre / non chiedermi nulla / Così va (così è la vita) / Parte di me sa cosa stai pensando... / non dire parole di cui poi ti pentirai / non lasciare che il fuoco alimenti la tua mente / ho sentito l'accusa tempo fa / e non ne voglio ricevere altre. / Credimi / il sole è nei tuoi occhi / rendi le bugie meritevoli di essere credute. / Io sono l'occhio nel cielo / che ti guarda / posso leggere la tua mente / sono colui che detta legge / tratto con i pazzi / posso fregarti senza che tu te ne accorga / non ho bisogno di vedere di più / per sapere che posso leggere la tua mente, posso leggere la tua mente. / Non lasciare dietro te false illusioni / non piangere perchè non cambierò idea / quindi trova un altro pazzo, come hai fatto prima / perchè non ti crederò mai più / alle tue bugie mentre tutti i segni che mi dai sono traditori."
Se già così vi fa impressione sentire quella costante sensazione di essere spiati, leggere il libro di Orwell vi farà sentire maggiormente quella pressione. Ed io sentivo quella pressione sul petto e mi è piaciuta perchè sentivo il libro trasmettermi qualcosa. Ma sono uscito dal tema della canzone. Passiamo al video.
Nell'album, la canzone viene preceduta da un piccolo pezzo strumentale, Sirius. E così è anche nel video (non ufficiale) qui sotto.



Molto bella... Altrimenti non l'avrei messa!  :)
Umore del giorno: credevo di avere molto tempo, e ora invece quasi mi trovo con l'acqua alla gola per la tesi!
Al prossimo post!

venerdì 15 giugno 2012

La favola di Procri

Il post di oggi vuol essere assolutamente non leggero, quindi se avete il mal di testa astenetevi dalla lettura  ;)
Ahaha no, non voglio spaventarvi o cacciarvi. Solo che finalmente oggi sono un po' più libero e posso immergermi meglio nel post della giornata.
E il tema che ho scelto è probabilmente anche tra i più odiosi, perchè oggi voglio parlare di gelosia. Qualche settimana fa lessi "L'arte di amare" di Ovidio. Un libro che non mi ha insegnato nulla di nuovo, ma che mi è piaciuto molto per come è scritto.
In particolare, nella terza parte, dove Ovidio dava consigli alle donne, c'è una favola che parla di gelosia. Ed è questa che io voglio riportare in questo post.
"Sui vaghi rossi colli dell'Imetto, in mezzo ai fiori sgorga sacro un fonte: molle è la terra, tenera di verde. Le basse piante che vi fanno selva coprono l'erbe d'ombre: il rosmarino e l'alloro vi odora e il negro mirto, né manca il bosso denso di fogliame, le fragili mirici, il tenue citiso, il domestico pino. Al dolce soffiodi Zefiro e di fresche aure salubri, tutte le fronde nelle loro cime, tutte tremano l'erbe. E quivi Cefalo amava riposare. In queste zolle, lasciati i servi e i cani, stanco e solo, quivi sedeva, e ripeteva un canto: "O tu che mi sollevi dall'ardore, aura errabonda, vieni sul mio seno!". Alle trepide orecchie della sposa ci fu chi riportò, troppo solerte, quelle parole. E come Procri udì quel nome ignoto d'Aura, lo credette d'un'altra donna, e cadde a terra, muta d'improvviso dolore. Impallidì, sbiancò come le fronde della vite quando, raccolti i grappoli, l'inverno viene e le punge con le prime brume, o come i bianchi pomi di Cidone,quando maturi piegano le rame, o i frutti del corniolo ancora acerbi. Poi che rinvenne, si strappò sul seno la tenue veste, e sulle pure gote portò l'unghie a ferire, e senza indugio si gettò sulle strade, furibonda, coi capelli scomposti, come vola agitando il suo tirso una Baccante. Come giunse all'Imetto, le compagne lasciò giù nella valle, e coraggiosa con silenzioso piede entrò nel bosco. Povera Procri, che pensavi mai, perché quella follia di celarti? Che fuoco avevi nel tuo cor piagato? Pensavi: "Ecco ora viene, chiunque sia, Aura, da lui! Li avrò davanti agli occhi! E poi ti rincresceva la venuta, non sopportavi il peso di vederli. Un attimo, e di nuovo in cuor sentivi quel desiderio. Ti straziava Amore con vario cruccio. Il luogo, il nome e quanto avevi udito dire ti spingevano a credere la colpa; e il cuore insieme che crede vero sempre ciò che teme.Vide la donna calpestate l'erbe dall'impronta d'un corpo: dentro il petto cominciò il cuore a batterle tremante. E già salendo il sole a mezzo il giorno rimpiccioliva l'ombre a pari grado tra l'aurora e il tramonto; quando al bosco fece ritorno Cefalo, il figliolo del dio cillenio [Mercurio], e dall'arsura il volto deterse con le linfe della fonte. Procri taceva tra le fronde ansiosa; ed egli allora si posò sull'erbe e alzò il suo canto: "O dolce aura di Zefiro, dammi ristoro!". E Procri intese allora il suo felice errore, e sopra il volto le ritornò il colore, dalla mente disparve l'ansia. Balzò in piedi e lieta, per correre all'abbraccio dello sposo, da sé rimosse i rami della selva. Ed egli per lo strepito credendo d'aver visto una belva, impugnò pronto con la sinistra l'arco, con la destragli acuti dardi. Ma che fai, infelice? Abbassa l'arma, non è già una belva! Ahimè, col dardo hai colto la tua sposa! Ella, colpita a morte: "O me, infelice",disse, "tu hai colto un cuore che t'è amico: solo le tue ferite questo cuore ha conosciute. Muoio innanzi tempo,  ma almeno so che tu non m'hai tradito.Per questo sentirò sopra di me più leggera la terra del sepolcro.E già vola il mio spirito a quell'aura di cui temetti il nome. Muoio; addio! Mi chiuda gli occhi la tua cara mano!". Egli sul seno disperato stringe il corpo della sposa che si muore, l'orrenda piaga lava col suo pianto. Lo spirito di lei, a poco a poco, uscì dal cuore incauto, e con le labbra dalle labbra di lei egli l'accolse."
Insomma, la gelosia non è mai una buona cosa, specie se morbosa e basata su un semplice sospetto. Può essere questo davvero amore?
Umore del giorno: vorrei iniziare le vacanze, ma credo che da luglio inizierà la lunga vacanza chiamata disoccupazione
Al prossimo post!

domenica 10 giugno 2012

Word up!

Il tempo continua tiranneggiarmi o magari sono io che non me lo so gestire al meglio. Ma preferisco convincermi della prima. Resta però che ieri non sono riuscito a postare la canzone del sabato.
E allora, seppure in ritardo, la canzone di ieri  / oggi è presa dal 1986 ed è cantata dai Cameo: "Word up!". A tutto funk!



Lo so, il video è abbastanza penoso. Ma la canzone è molto carina. Io l'avevo sottovalutata per molto tempo.
Umore del giorno: il pranzo della domenica è sempre qualcosa di distruttivo!
Al prossimo post!

giovedì 7 giugno 2012

Guardiamo in faccia la realtà

Già un'altra volta ho scritto un post partendo da un''immagine. La prima volta fu una denuncia contro le baby-modelle, adesso tirate un respiro molto profondo perché l'immagine che segue può avere conseguenze davvero devastanti sulla vostra sensibilità. Pronti?


Lo so, mi dispiace. Non avrei mai voluto mostrare una foto del genere, ma è la realtà. Nessuna campagna pubblicitaria scottante o shockante, ma è una foto scattata dopo la strage di Hula in Siria. Il 26 maggio le truppe del regime siriano hanno fatto una strage nel paesino rurale di Hula, uccidendo circa 50 persone inermi, di cui 23 bambini.
Bambini. Loro chiedevano di vivere la loro infanzia come l'hanno sempre vissuta, senza un colore politico. Non avevano ancora capito la differenza tra come si vive in una democrazia e come si vive in una dittatura. Il loro mondo era quello della spensieratezza, del gioco, dell'ingenuità e volevano solo vivere in quello per ora. Più in là magari avrebbero capito quale sarebbe stata la scelta migliore e avrebbero lottato per quella. Ma adesso i loro felici sorrisi per un gioco o la loro meraviglia anche solo per aver visto una bella farfalla volare non può più esistere.
La guerra è stupida, l'ho sempre affermato. E' avvilente perchè spinge a uccidere un tuo "fratello" solo perché si hanno idee diverse. Molte persone in Siria lottano da più di un anno contro il regime per avere un minimo di democrazia in più e sistematicamente queste persone vengono uccise dall'esercito dello Stato. La cosa peggiore e più straziante, però, è vedere immagini come quella di sopra. E non ne arrivano molte così perchè la maggior parte di esse viene intercettata e distrutta preventivamente.
Questo è un bene solo per i nostri occhi, perchè le nostre coscienze dovrebbero solo piangere!
Ma qual è la soluzione? Al Assad continua a prendersi gioco della comunità internazionale fingendo collaborazione e il cessate il fuoco, ma in realtà continua queste stragi. La semplice incriminazione per crimini di guerra o contro l'umanità (pochi giorni fa è stato condannato a 50 anni di prigione Chrles Taylor, ex presidente della Liberia per le stesse motivazioni, in seguito alle stragi in Sierra Leone) non basta perchè, finchè egli non viene arrestato, le stragi continueranno. Allora si pone il problema: se il dialogo non basta, può essere l'invio di militari, magari dei Caschi Blu dell'ONU, la soluzione? Respingere l'offesa con un'altra offesa? Eppure, probabilmente questo sembra il male minore.
Uccidere ulteriori persone (militari che hanno ucciso persone indifese, ma capiterà di uccidere ancora civili) per mettere fine alle altre stragi ha un che di perverso! Violenze genera violenza. Quelli che vedranno l'intervento esterno come un'imposizione saranno insoddisfatti e uccideranno. E questi verranno a loro volta uccisi... E via ancora così.
Lo scopo del post di oggi non era di cercare una soluzione a questo dilemma, ma mostrare il volto orribile di ciò che succede in Siria e di cui nessuno parla. I telegiornali dicono "ancora morti in Siria, di cui tot bambini e tot donne". Ma ormai ci siamo assuefatti a queste parole. Sentiamo di morti come se sentiamo di come si ammassano le verdure sul camion.
Lo ammetto, finchè in tv ho solo sentito di bambini e donne morte ho scosso la testa e pensato "bastardi!". E ho continuato a mangiare (di solito vedo il tg quando è l'ora di mangiare). Solo quando ho aperto il giornale e visto quella foto ho capito e preso coscienza di cosa sia davvero la morte di cui si parlava e quale atroce morte hanno vissuto quei bambini!
E'  triste ammetterlo, ma bisogna restare sconvolti per capire davvero qualcosa. E magari dopo averla capita preghiamo di dimenticare e ci biasimiamo per non aver mai voluto conoscere.
Adesso, vedendo e leggendo avete conosciuto: potete restare ancora indifferenti? Volete ancora strapparvi gli occhi dalla faccia per non poter più vedere quella foto o altre foto simili che usciranno nel futuro? Benvenuti nell'amara realtà!
Umore del giorno: disgustato e amareggiato per quella foto. Non riesco a sopportare la mia impotenza davanti a fatti che si sono ripetuti anche oggi
Al prossimo post!

sabato 2 giugno 2012

Perchè no?

Anche questa settimana il tempo è stato poco. Ma spero di avere più tempo dalla prossima settimana, dato che coi concorsi per ora ho finito (devo aspettare i risultati della prova) e la tesi mi occupa circa mezza giornata ogni giorno.
Per oggi, Festa della Repubblica, la canzone anni '80 che scelgo è italiana. Niente che celebri la Repubblica (no perchè non c'è niente da festeggiare, non mi permetterei mai!), solo una bella canzone italiana. Chiamo quindi in causa Lucio Battisti e questa è "Perchè no" :)




Come vedete dalla copertina nel video, il brano è tratto dall'album "Una donna per amico". Una scelta buona, eh? In fondo, è difficile sbagliare con Battisti!
Umore del giorno: un po' più rilassato, ma stanco dal viaggio ancora
Al prossimo post!

domenica 27 maggio 2012

Words

Ieri pomeriggio avevo un mal di testa troppo forte per alzarmi e scrivere. Stamattina provo a recuperare, quantomeno con una canzone bella.
Nel post della settimana scorsa ho accennato alla morte di un membro dei Bee Gees, Robin Gibb, e scontatezza vuole che il post di oggi sia dedicato a questo fantastico gruppo. Per quanto riguarda i testi delle loro canzoni, è difficile non trovare una canzone che non sia d'amore. Perciò mi conformo anche a questo: la canzone di oggi è "Words", una ballata molto delicata e dolce. Ecco la traduzione.

“Sorridi con un sorriso senza fine, / un sorriso può portarti vicino a me / non farti mai trovare triste, / perché mi porterebbe una lacrima / questo mondo ha perso il suo splendore, / iniziamo una nuova storia, amore mio / adesso non ci sarà un’altra possibilità / ed io posso mostrarti come, amore mio. / Parla con parole senza fine, e dedicale solo a me / e ti darò tutta la mia vita, / sono qui se tu vuoi chiamarmi / tu pensi ch’io non intenda veramente / ogni singola parola che dico / Sono solo parole, e le parole sono tutto ciò che ho / per portare via il tuo cuore”.
Mi piace quando dice "non farti mai trovare triste, perché mi porterebbe una lacrima" e "parla con parole senza fine, e dedicale solo a me e ti darò tutta la mia vita". Sono estremamente romantiche (già, lo sto dicendo davvero!).



Una bellissima canzone, senza dubbio! E non c'è cover di Rita Coolidge, Elvis Presley o Boyzone che possa ad  arrivare all'originale!
Umore del giorno: finito il post, ora devo iniziare a studiare... Tocca pure quello, anche se ora come ora mi va solo di sentire le canzone dei Bee Gees!
Al prossimo post!

martedì 22 maggio 2012

Cinque cose a cui rinunciare per essere felici

In questi giorni si succedono varie notizie di morti e tragedie. A partire dalle bombe davanti la scuola di Brindisi, atto assolutamente spregevole e da canaglia perché colpire dei giovani, senza colpe, merita la più assoluta e ferma condanna. Oltre alla morte di Melissa, ci sono i morti nell’Emilia Romagna a causa del terremoto. Sono morte persone schiacciate dai detriti e sono morti operai che lavoravano in fabbrica. Un altro attentato c'è stato in Siria, dove il regime ha colpito un gruppo di rivoltosi per avere un minimo di democrazia. Da ultimo, è morto anche Robin Gibb, cantante dei Bee Gees, ucciso da un tumore.
Ma, finiti i necrologi, oggi provo ad avventurarmi nella traduzione di un articolo apparso sull'Huffington Post e scritto da Amy Chan, dirigente di marketing e giornalista. Il titolo del suo articolo è quello che leggete anche nel titolo di questo post, "Cinque cose a cui rinunciare per essere felici". Chi fosse interessato a leggere l'articolo originale ed eventualmente a correggermi errori di traduzione, il link è questo: http://www.huffingtonpost.com/amy-chan/happiness-tips_b_1523289.html?ir=Style
"Quando pensiamo come creare più felicità, tipicamente cerchiamo cose per realizzare e da aggiungere alle nostre vite. Tuttavia, a volte la chiave della felicità è in realtà la rinuncia a certe prospettive e desideri. Ecco alcune cose a cui rinunciare allo scopo di essere individui più felici.
Abbandonare l’abitudine di incolpare. Incolpare è un capro espiatorio per  non prenderci le proprie responsabilità. È molto più facile puntare il dito contro qualcun altro o qualche altra cosa invece di guardarsi dentro. Incolpare non è costruttivo. Esso non aiuta te e non aiuta le altre persone – nessuno vince nel gioco degli incolpamenti. La quantità di energia e stress che spendi per incolpare prende di più che andare oltre e trovare una soluzione.
Abbandonare il tuo bisogno di impressionare. Quando ti accetti per ciò che sei, e abbracci i tuoi capricci, difetti, forze e vulnerabilità, ti sentirai molto più a tuo agio con te stesso. E quando hai fiducia in te, smetti di interessarti così tanto a quello che gli altri pensano di te. La smetti di preoccuparti se qualcuno ti dirà che gli piaci o no, perché dentro di te sai che le persone che falsamente ti giudicano non contano nella tua vita.
Rinuncia ad essere la vittima. La prospettiva che tu sei solo il risultato di tutte le variabili esterne devia le responsabilità per prendere il controllo sulla tua vita. È una sfortuna che a volte le cose brutte capitino alle persone migliori. La vita può essere sleale, crudele e ingiusta. Tuttavia, rimanere in una mentalità da vittima non nutre la tua abilità ad andare avanti e oltre.
Rinuncia a sentirti autorizzato. Nessuno deve a te niente. Nessuno. Quando affronti la vita con la previsione che a te spettino delle cose, è in quel caso che ti sentirai deluso per molto tempo. Quando sei riconoscente per ciò che hai e vedi le cose positive come premi contro ciò che tu ti aspettavi, ti sentirai sorprendentemente appagato.
Rinuncia a pretendere. In una società dove siamo premiati per la perfezioni, noi giochiamo sempre un ruolo. Cerchiamo di mostrare al mondo che siamo esseri umani perfetti sperando che saremo voluti e accettati. Ma il bello di noi sta nella nostra vulnerabilità, nel nostro amore, nelle nostre profonde e complesse emozioni… insomma, nella nostra umanità. Quando abbracciamo chi siamo e decidiamo di essere autentici anziché perfetti, noi apriamo noi stessi ad avere vere connessioni con gli altri. Non c’è bisogno di mettere su uno spettacolo. Non c’è bisogno di pretendere di essere qualcosa o qualcuno che non siamo. Tu sei perfetto come sei."
Umore del giorno: vorrei provare a scrivere la tesi ma mio fratello in casa fa troppo rumore per permettermi di concentrarmi
Al prossimo post!

sabato 19 maggio 2012

Last dance

Avevo deciso già per il sabato precedente di proporre una canzone della cara vecchia disco, ma questa settimana è morta la regina della disco, Donna Summer. Perciò, un omaggio a questa fantastica artista si rende necessario!
Per non cadere nei cliché, niente "Hot stuff", sebbene sia una delle sue canzoni più conosciute. Ma un'artista del genere ha cantato anche altri successi, per cui per stasera ecco "Last dance"!



Davvero l'"ultima danza" per LaDonna Gaines!
Umore del giorno: non uno in particolare, dato che la mia mente è concentrata solo sul prossimo concorso
Al prossimo post!

domenica 13 maggio 2012

Hey mama

Oggi si festeggia la festa della mamma e ognuno la festeggia a suo modo. Google, ad esempio, ha creato un simpaticissimo doodle (quell'animazione della scritta "Google" che si vede nella homepage del motore di ricerca). Molti artisti hanno scritto per la mamma bellissime parole. Le  parole che vi farò leggere oggi sono quelle di Kanye West, scritte nella canzone "Hey mama".
Senza un padre, Kanye ha un avuto un legame fortissimo con la propria madre, Donda, e alla sua morte le ha dedicato questa canzone.
"(Hey mamma) Voglio urlare forte per te, perchè sono molto orgoglioso di te / Lascia che ti dica cosa sto per fare (Hey mamma) / Lo so che mi comporto da scemo ma, lo prometto sto tornando a scuola / Apprezzo cosa mi hai concesso di fare / Io voglio solo essere orgoglioso di te (Hey mamma). / Voglio raccontare a tutto il mondo di una mia amica / Questa mia piccola luce e io la faccio brillare / Vi riporto tutti ai vecchi tempi / Sto per parlare di mia mamma se non vi dispiace / Avevo tre anni quando io e te ci siamo trasferiti a Chicago / Fine dicembre, il freddo inverno mi fece venire l'influenza / Mi hai dato qualcosa che era buono per la mia anima / La famosa zuppa di pollo fatta in casa, posso averne un'altra ciotola? / Lavoravi fino a tarda sera solo per tenere le luci accese / Mamma mi ha messo le rotelle così potevo guidare la mia bici / E mi avresti dato tutto al mondo / Il giubotto di pelle di Micheal Jackson e un guanto ma non mi hai dato un riccio / E non hai mai messo un uomo sopra di me / E ti voglio bene per questo mamma, non lo vedi? / Sette anni, ti ho beccata con le lacrime agli occhi / Perchè un negro ti ha tradito, mentendoti, allora ho iniziato a piangere / Inginocchiati sul pavimento della cucina / Dissi Mamma io ti amerò finchè non soffrirai più / E quando sarò più grande non dovrai lavorare più / E ti darò la casa che non possiamo permetterci / Guarda, tu sei indistruttibile, inconfondibile / Molto capace, donna sei un tesoro / Anche una leggenda vivente, guarda cosa fa il Paradiso / Ci manda gli angeli e io ti ringrazio (Hey mamma). / La mamma di Forrest Gump diceva, la vita è una scatola di cioccolattini / Mia mamma diceva vai a scuola prenditi il tuo dottorato / Qualcosa che può aiutarti, che può darti profitto / Ma ha continuato a supportarmi quando ho fatto l'opposto / Ora mi sento come se ci fossero cose che devo avere / Cose che devo fare, solo per provarti / Che avevi ragione, può il coro per favore / Farmi un verso di "You are so beautiful to me"? /Non lo vedi? Sei come un libro di poesie / Maya Angelou, Nicky Giovanni, gira una pagina e c'è mia mamma / Andiamo mamma, balla con me, fai vedere a tutto il mondo i tuoi piedi da ballerina / Ora quando dico Hey voi dite Mamma, ora rispondetemi tutti (hey mamma). / Dì a lavoro che sono dei falsi / Visto che mi hai messo al mondo, lascia che ti porti fuori / In un ristorante categoria superiore / Ti darò una Jaguar o qualsiasi altra cosa tu voglia / Dimmi solo qualche tipo di S-type piace a Donda West / Dimmi il colore perfetto così lo farò giusto / Non deve essere la Festa della mamma o il tuo compleanno / Per chiamarti e dire (Hey mamma)."
Impossibile aggiungere altro a queste parole, che dimostrano un amore profondissimo!
Umore del giorno: ancora un po' sconvolto dal sonno
Al prossimo post!

sabato 12 maggio 2012

Trattala bene

Questa settimana sono stato così impegnato tra pulizie in campagna e studio che mi sono proprio scordato di scrivere sul blog. Tuttavia, oggi provo a recuperare. E lo faccio alla grande con una canzone del 1965 di un gruppo, Roy Head and the Traits, di cui oggi si sono perse le tracce, ma che effettivamente non hanno avuto molto successo, a parte per "Treat her right", canzone che vi propongo stasera.
Proprio per farmi perdonare, ho provveduto alla traduzione della canzone.
 "Voglio raccontarti una storia che ogni uomo dovrebbe conoscere / Se vuoi un po' d'amore allora devi cominciare davvero con dolcezza / Lei ti amerà stanotte se solo tu la tratterai bene. / Oh, stringila un po' con molta dolcezza, devi farla sentire bene / Dille che l'ami come sai che dovrebbe essere / Lei ti amerà stanotte se solo tu la tratterai bene. / Se usi il mio sistema quanto meglio riesci / Ti farai una reputazione di uomo affettuoso / Sì, sarai felice ogni notte in cui la tratterai bene. / Ehi, ehi, ehi. / La devi stringere a te davvero con dolcezza, la devi far sentire bene / E devi dirle che l'ami come sai che dovresti / E lei ti amerà tutta la notte se tu solo la tratterai bene."
Eh già, una canzone d'amore.


Ahahah sì, il balletto è un tantino penoso, mentre il ritmo mi fa pensare al "Geghegè" di Rita Pavone. Tuttavia, rimane sempre una bellissima canzone!
Umore del giorno: normale, senza particolari voglie o desideri...
Al prossimo post!

sabato 5 maggio 2012

Devi lottare per il tuo diritto a festeggiare

Ieri pomeriggio all'improvviso leggo della morte di Adam Yauch. Molti probabilmente si chiederanno chi è. E' uno dei fondatori del gruppo Beastie Boys. Chi sono i Beastie Boys? Beh, molti amanti dell'hip-hop li conosceranno già, tutti gli altri li conoscerete oggi.
Sono un gruppo che si è mosso inizialmente tra l'hip-hop e il rock e hanno cominciato la carriera nel1985. Io ho iniziati ad apprezzarli con l'ultimo album del 2009, ma dati i loro video divertenti, sono risalito alla loro intera discografia. E ne è valsa la pena!
Una delle loro canzone più famose è : "(You gotta) Fight for your tight (To party!)" e il video... E' tutto da vedere!



L'anno scorso, poi, i Beastie Boys hanno deciso di fare una seconda parte del video con un'altra canzone. Per chi fosse curioso di vederlo, il titolo della canzone è "Make some noise". Esistono due versioni del video. In entrambe ci sono molte star del cinema come comparse, naturalmente se ne vedono di più nella versione estesa.Se Elijah Wood non sembra troppo fuori posto, sicuramente è strano vedere Susan Sarandon in un video del genere!
Umore del giorno: soffrendo il caldo
Al prossimo post!

martedì 1 maggio 2012

Elogio dell'ozio, affaciandosi dal balcone

L'ultima volta che sono andato ad Ancona per il concorso, aspettando di prendere il treno, ho deciso di farmi un giro nella città alla ricerca di monumenti e luoghi di interesse. Mentre percorrevo il lungomare, ho trovato un ragazzo affacciato alla balconata del lungomare che vedeva il porto e ciò che si svolgeva al di sotto della balconata. Erano circa le 2:30 del pomeriggio e, sotto il caldo, mi sono chiesto cosa mai trovasse di interessante questo ragazzo nel restare affacciato a vedere cosa succedeva lì sotto.
Questo episodio mi è rimasto così impresso che oggi pomeriggio, in un momento di noia, mentre mio fratello usava il pc (serviva anche a me per studiare per il prossimo concorso, ma l'ho ceduto altrimenti non mi sarei più staccato io), ho deciso di affacciarmi anche io dal balcone di casa e vedere cosa c'è di così "emozionante" nel rimanere affacciati a guardare il resto del mondo muoversi.
Bene, in una sorta di paradosso, ma anche di continuità in un certo senso, con la giornata di oggi, Giornata Mondiale dei Lavoratori, proverò a lanciarmi in una sorta di "Elogio dell'ozio, affaciandosi dal balcone", un po' come fece Robert Stevenson nell'"Elogio dell'ozio".
Vedete, oziare in fin dei conti non è così pessimo o spregevole. Ho cercato su Wikipedia come potrei definire l'ozio (sì, questa attività va contro ogni principio di ozio) e viene descritto come un'ATTIVITA' (quasi per assurdo!) intellettuale eccetera eccetera. E non posso dare torto a questa definizione perchè stando sul balcone a guardare cosa succedeva giù impegnava comunque la mia mente in pensieri.
Innanzitutto cosa guardavo... C'erano macchine che passavano da un senso e dall'altro. Stasera c'era meno  confusione del solito poichè non è una giornata lavorativa. E poi c'erano persone che camminavano, passeggiavano, ragazzi che chiacchieravano e tutti che apparentemente si dirigevano con uno scopo da un punto all'altro. E già questo è un concetto pieno in sé perchè guardandoli ti chiedi "dove vanno tutte queste persone?", "cosa li muove?", "a cosa stanno pensando?" e "qual è il loro umore ora?". Sono cose stupide, magari, perchè sappiamo che tutti pensiamo, tutti facciamo qualcosa per qualche motivo (se avete obiezioni... beh effettivamente le ho anche io) e tutti siamo condizionati dal nostro umore nelle cose che facciamo. Ma ci avete mai fatto caso? Quante volte vedendo una persona vi siete posti tutte queste domande? Poche, al massimo una.
Bene, abbiamo trovato un aspetto dell'ozio. Un'attività ancora più estrema, più pazzesca di quanto fosse già quella precedente, mi porta a immaginare la vita di quelle minuscole persone che vedo dall'alto. Immagino che magari la madre col passeggino appresso stia pensando a dover fare le commissioni al più presto perchè a breve il figlio dovrà fare la sua poppata. Oppure il ragazzino che ride con l'amico sta pensando a quanto stupida sia stata quella battuta...
E poi ti prende immancabile quella punta di esistenzialismo finale e ti chiedi a quale fine ultimo ogni sforzo di ciascuno, ma in questo il pensiero si perde. Allora con la faccia da ebete per il troppo sforzo (forse anche perchè il sole che tramonta di fronte ha fatto il suo corso su quei pochi neuroni che cercavano di funzionare), guardi, con occhi affascinati, il mondo che sotto di te evolve (o si avviluppa).
Adesso o domani provate anche voi. Ne sarete capaci? Che pensieri vi stimola? Solo per concludere, un breve periodo di Stevenson nel suo "Elogio dell'ozio".
"L'attività frenetica, a scuola o in università, in chiesa o al mercato, è sintomo di scarsa voglia di vivere. La capacità di stare in ozio implica una disponibilità e un desiderio universale, e un forte senso d'identità personale. C'è in giro molta gente mediocre, semi-viva, che a malapena è consapevole di vivere, se non nell'esercizio di qualche occupazione convenzionale. Portate queste persone in campagna o a bordo di una nave, vedrete come rimpiangeranno la loro scrivania o il loro studio. Non hanno curiosità; non sanno abbandonarsi alle sollecitazioni del Caso; non provano piacere nell'esercizio delle loro facoltà se non hanno uno scopo. E se la necessità non girovagasse intorno a loro con un bastone, starebbero proprio immobili."
Siete di quest'ultima categoria voi? Commentate la vostra esperienza! ;)
Umore del giorno: devo ammettere che restare a guardare il mondo dal balcone mi ha anche un po' rilassato!
Al prossimo post!

sabato 28 aprile 2012

The dark end of the street

Nuovo sabato e una canzone tranquilla per stasera. Torniamo al 1967 e ad un successo di James Carr: "The dark end of the street". Purtroppo, non ho trovato neanche la traduzione, ma il solo file audio vi farà scioglierà e vi farà dimenticare la necessità di sapere cosa dice il cantante. 





Se ancora cercate la traduzione, io non l'ho fatta, ma si accetta nei commenti!  ;)
Umore del giorno: in preparazione per un compleanno
Al prossimo post!

venerdì 27 aprile 2012

"Gridi di umanità"

Non mi sono dimenticato della ricorrenza del 25 aprile, solo che quel giorno ero impegnato nelle pulizie in campagna.Oggi, però, sono indeciso se riprendere quell'argomento o se andare avanti. In ogni caso, Radio3 quel giorno ha fatto leggere ad attori teatrali le lettere che i partigiani catturati inviarono o cercarono di inviare prima di morire. Tra le tante che sentii, me ne colpii particolarmente una, letta da Ascanio Celestini.  
La lettera è scritta da Umberto Fogagnolo, un uomo che dopo la caduta del fascismo attiva azioni sindacali e di sabotaggio contro i nazisti. Tuttavia, la sua fine è immaginabile. 
Il file audio è qui:    http://www.radio.rai.it/podcast/A42447201.mp3  Capisco, tuttavia, che la lettura di Celestini è piuttosto veloce, per cui riporto qui sotto anche il testo.
"Milano, 31.7.1943 
Nadina mia, ogni movimento di popolo è un dramma che bisogna provare prima di andare in scena e nessun dramma si salva dal grottesco quando si rappresenta per prova: sa Dio se le guerre sono cose serie ma non vi è nulla di più comico di una finta battaglia. Questa sorte ebbero in passato i cosiddetti movimenti rivoluzionari: anche allora furono destituite autorità, disarmate guarnigioni, presi ostaggi, interrotte strade, ma anche allora il movimento non aveva un proposito, ne un piano. Non vi furono tragedie e mancò la farsa perché il ridicolo raggiunse la malinconia: non si può ridere se manca ai protagonisti un minimo di serietà e in quel finto duello l'impostura della plebe e la paura della borghesia non potevano divertire perché facevano pietà. Oggi non deve succedere come allora. In questi giorni ho vissuto ore febbrili ed ho giocato il tutto per il tutto. La più grande carta della mia vita è stata giocata e non è più possibile tornare indietro. Per i nostri figli e per il tuo avvenire è bene che tu sia al corrente di tutto, anche perché a te io ricorro nei momenti più tragici e più diffìcili della mia vita. Qui io ho organizzato la massa operaia che ora dirigo verso un fine che io credo santo e giusto. Abbiamo già avuto riunioni e non credevo di poter riuscire a coordinare ciò che venti anni di falso patriottismo aveva sradicato e distrutto. Sono trascorsi molti anni da quando si erano fatte le barricate ed era corso il sangue, da quando i labari più o meno rosi erano stati levati in battaglia e i nuovi capi e il popolo si erano vestiti di nobiltà per vivere un atto di dramma. Quanto lontani sono i giorni che nella nostra città si era fatto fuoco sulla folla insorta e un fremito di sollevazione aveva percorso l'Italia. Ma allora come oggi mancava il lievito dell'azione e quando si diceva fatica da schiavo e paga di fame, non erano spunti romantici ne pretesti tribunizi, erano gridi di umanità: se vi sono delle piaghe che bruciano e dei bisogni che spingono, si esce e si fa guerra. Tu, Nadina, mi perdonerai se oggi io gioco la mia vita. Di una cosa però è bene tu sia certa. Ed è che io sempre e soprattutto penso ed amo te ed i nostri figli. V'è nella vita di ogni uomo però un momento decisivo nel quale chi ha vissuto per un ideale deve decidere e abbandonare le parole. In questi giorni ho vissuto ore di dramma e la mia vita ha avuto momento di tragedia. Tu però sii come sempre calma e pensami con tutta l'anima perché ora ho tanto bisogno di sentirti vicina. Sono un po' triste e molto preoccupato perché gli eventi procedono diversamente da quanto si sperava. Baciami tanto i bambini e prega con loro
Umberto"
Non è necessario nessun ulteriore commento.
Umore del giorno: pensando alla mia scarsa voglia di mettermi sulla tesi!
Al prossimo post!

sabato 21 aprile 2012

Everybody have fun tonight

Per stasera propongo un salto indietro fino al 1986. Oggi nel Regno Unito stanno festeggiando il compleanno della regina Elisabetta II e a noi italiani non ce ne può effettivamente fregare niente, ma dato che è sabato sera, la canzone di stasera non può che essere allegra e dedicata al divertimento!
E allora, per stasera "Everybody have fun tonight"! Divertimento per tutti stasera!



Parlare del gruppo, i Wang Chung, non è il massimo. Hanno lavorato tra il 1980 e il 1989 con qualche singolo di successo e alcuni snobbati. Questa è quella che più mi piace.
Umore del giorno: stanco e assonnato
Al prossimo post!

giovedì 19 aprile 2012

Ci preoccupiamo di noi stessi

Molti considerano Bruce Springsteen un genio, un grandissimo cantautore. Ad essere sinceri non sono uno dei suoi più grandi fan, magari perchè non ho sentito tutte le sue canzoni... Ma non è di questo che voglio parlare. Sicuramente, però, bisogna riconoscere che i testi delle sue canzoni sono dense di significato (di alcuni suoi testi abbiamo già parlato in altri post). La canzone che mi ha colpito è la penultima che ha rilasciato come singolo, "We take care of our own".
Come vedremo, è una canzone di denuncia contro l'indurimento dei cuori e la minore fiducia che abbiamo negli altri. Certo, se vediamo la situazione politica italiana ci chiediamo come possiamo non essere senza fiducia nei politici, ma Bruce si riferisce alla più sana collaborazione che dovrebbe esserci tra privati cittadini nei momenti di difficoltà.
A dirla tutta, Springsteen ha scritto la canzone riferendosi al comportamento tenuto dagli americani dopo l'uragano Katrina, ma credo che l'indurimento dei cuori ci sia ovunque, non solo in questa occasione.
"Ho bussato alla porte che chiudevano il trono / Ho cercato la mappa che mi portasse a casa / Ho inciampato su cuori come fossero pietre / Quelle buone intenzioni si sono seccate come le ossa / Ci preoccupiamo per noi stessi / In qualsiasi posto la bandiera sia sventolata / Ci preoccupiamo per noi stessi. / Da Chicago a New Orleans / Dai muscoli alle ossa / Dalla baracca dei fucili ai grandi palazzi / Avevamo bisogno di aiuto ma la cavalleria è rimasta a casa / Non c’è nessuno che sente la tromba suonare. / Dove sono gli occhi, gli occhi, gli occhi con il desiderio di vedere / Dove sono i cuori, che travolgono con misericordia / Dov’è l’amore che non mi ha abbandonato / Dov’è il lavoro che libererà le mie mani, la mia anima / Dov’è lo spirito che regna, regna su di me / Dov’è la promessa dal mare al mare splendente / In qualsiasi posto la bandiera sia sventolata."
Si vedono quelle raccolte fondi appena succede un evento catastrofico, tutti che donano 1 euro, 2, 5 e ci sentiamo sollevati perché dopo la donazione la nostra coscienza è a posto. Abbiamo fatto la nostra buona azione. E' anche giusto questo, ma una buona azione non si ferma là.
Vi siete mai chiesti com'è L'Aquila adesso? Nessuno ne parla più eppure la città è ancora distrutta. Sapete come vivono ancora i terremotati dell'Irpinia? Questi sono due esempi pratici di come l'aiuto è arrivato subito, ma poi si è perso l'interesse generale. Con quell'euro donato la coscienza si è lavata.
Dove sono i cuori dei banchieri che devono respingere i prestiti a poveri dannati che vogliono far sopravvivere la propria famiglia? Burocrazia, regole imposte dai "colletti bianchi"... eppure la Banca Centrale Europea ha elargito miliardi alle banche per far riprendere l'economia. L'economia di chi è un mistero, perchè alcune delle persone che si sono viste respingere il prestito si sono dovute togliere la vita.
Solo un piccolo accenno alla politica, che sembra voglia accattivarci, facendosi figa davanti alle tv "siamo dalla parte degli operai", "niente più soldi sperperati", "restituiamo alla gente quello che gli appartiene" , ecc. E poi vedere Vendola che guadagna circa 25000 euro al mese, i soldi pubblici dati ai partiti come "rimborso elettorale" e investiti nelle più disparate faccende e che naturalmente non hanno molto a che fare col rimborso vero e proprio mentre qui il popolo si vede tagliate le spese per  la sanità pubblica e nuove imposte ovunque.
Forse una volta anche i politici e i banchieri erano umani, ma se a noi è rimasta ancora un po' della nostra umanità le parole che bisogna riscoprire sono fraternità, spirito di collaborazione, altruismo perchè la situazione è critica, ma se ci si aiuta la pressione può essere leggermente minore.
Umore del giorno: in preparazione per la partenza per l'ennesimo concorso
Al prossimo post!