martedì 29 aprile 2008

Recensione veloce di uno degli ultimi 4 libri del mese: "Il profesisonista."

Avrei tante cose da scrivere... Ma il tempo è poco, visto che tra un po' danno le nuove puntate di Dr House.
Le cose più importanti comunque... Allora, innanzitutto, stasera ho finito di leggere "Il professionista" di John Grisham. Solitamente Grisham scrive romanzi di tribunali, cause e cose del genere. Questo è uno di quei pochi romanzi che non sono di quel genere. La storia narra di un quarterback di football americano che fallisce miseramente il Super Bowl (finale di questo sport famosissimo in Usa), viene licenziato e nessuna squadra Usa lo vuole. In Italia, una squadra è disposta a ingaggiarlo per pochi soldi (in Italia questo sport esiste, ma i giocatori non vengono pagati) pur di vincere il campionato. Mal volentieri, Rick (il protagonista) accetta. E' in un mondo nuovo: non conosce la lingua e l'unico sostegno è il suo coach che è americano ma allena da tanto in Italia da sapere bene la lingua. Il campionato inizia e dopo tante fatiche, si riesce a raggiungere la finale. Nel frattempo Rick ha ricevuto un'offerta alettante dal Canada per molti soldi...
Naturalmente c'è un finale. Ma io non voglio svelarlo... Come lettura è un po' difficile, comunque, perchè bisogna avere un po' di basi diu conoscenza di questo sport per noi sconosciuto.
Va bene, voglio essere buono. Lui rifiuta il Canada, conosce una ragazza, vince il Super Bowl italiano ma non sa se continuare a giocare, visti alcuni problemi fisici, ma comunque gli va bene di dover stare con una persona che ha conosciuto e che ama.
Fine della storia.
Il romanzo è bello. Un po' deluso dal finale sono rimasto, perchè mi aspettavo la risposta definitiva sul rinnovo dell'anno successivo...
Ecco, non ce l'ho fatta. Sta per iniziare il telefilm.
Domani continuo a dire un altro po' di cose.
A risentirci.

sabato 26 aprile 2008

Bambini del mondo

Anche oggi sono stato un'altra giornata con la testa spiaccicata sui libir, e l'abbronzatura diu ieri ha lasciato il posto il bianco dei libri! No, scherzo.
Ma anche oberato dal lavoro, non posso tralsciare i problemi che mi passano ogni giorno davanti e mi trafiggono ogni secondo che scorre. E oggi le mi e riflessioni si sono soffermate sulla sparata che ho fatto la penultima volta che ho scritto.
Purtoppo ho capito che, per quanto possa essere fittizio e poco naturale, l'amicizia è un qualcosa ormai connaturato all'uomo e inscindibile da lui stesso, anche perchè ormai ovunque tutti ti insegnano ad essere amico di quello e di quello, anche per semplici scopi di sfruttamento.
Il problema mio è, forse, che io pretendo da chi è mio amico di darmi la stessa percentuale di energie e entusiasmo che ci metto io e un minimo sgarro e sei fuori. Il fatto è che siamo tutti umani e tutti sbagliamo e quindi...
Ma una domanda ancora mi perseguita: Riccardo Cocciante che ha scritto che per un amico andrebbe a piedi anche a Bologna (e si sa che lui abita a San Lazzaro di Savena... no, scherzo anche questa volta), ma ne è valsa la pena? E ora con questo ci parla ancora? E se non ci parla, cosa fa per dimenticare tutto ciò che ha scritto a quel suo amico? Rinnega il suo nome? Lo cambia?
Se trovo la sua casella e-mail, gli scrivo quattro parole...
Pensando a cose serie, questo sabato lo dedico ai Bee Gees, che mi danno tante emozioni ogni volta che sento i loro pezzi. I pezzi più conosciuti loro, si sa, sono: Stayin Alive, How deep is your love, Night fever, Too much heaven, You should be dancing... E va beh, mi sa che ne ho detti troppi!
Comunque volevo far riscoprire per stasera, per chi non la conoascesse, questa dolcissima "Children of the world", di cui ho trovato anche la traduzione.
"Siamo i bambini del mondo – che guardano ogni giorno che ci passa accanto / Che cambia la mia e la tua vita – tiene tutti noi sulla corda / Siamo i ricercatori della verità, ogni uomo nel profondo è un ragazzo / Devo dirtelo in modo che tu capisca – non c’è un modo facile. / Come un uccello nel vento, come un albero nella tempesta / Come il respiro di un bambino dal momento in cui è nato / Fino al giorno estremo quando le tende saranno tirate / Siamo i bambini del mondo – domandando ogni perché / Dall’arrivo per la sopravvivenza – solo per dare valore all’attesa / Siamo facce nella notte – che guardano ogni giorno che ci passa accanto / Che cambia la mia e la tua vita – non c’è un modo facile. / Nel remoto della tua mente c’è sempre un segno / C’è un assolo delirante da solo nel buio / Puoi tenerlo per sempre o spezzarlo / Siamo i bambini del mondo – che guardano ogni giorno che ci passa accanto / Che cambia la mia e la tua vita – tiene tutti noi sulla corda."
Tipico dei Bee Gees, come avrete notato, spero, è che il testo non è tanto lungo... Ma ha la sua intensità!
Basta con le attese, ora, e andiamo alla canzone, di cui non ho trovato il video ufficiale.





Spero che vi sia piaciuta. Buon week-end!
A risentirci

venerdì 25 aprile 2008

25 aprile: Giorno della Liberazione dal Fascismo

Anche se ieri avevo detto che non avrei lasciato interventi oggi, varie riflessioni mi hanno portato a voler imprimere queste sul mio space.
Sicuramente molti oggi avreanno fatto delle scampagnate o delle gite chissà dove... io sono andato in campagna a pulire! Ma sempre aria più "pulita" ho respirato.
Non potevo farmi mancare, comunque, dei libri: lo studio mi assila, ultimamente... Ma, coraggio, si avvicina il forcing finale! E la materia su cui mi sono concentrato è stata casualmente storia: avevo un bell'arretrato! Ma la coincidenza più grande è stata quella di dover studiare la Resistenza italiana.
Studiare una cosa del genere mi ha colpito profondamente. Mentre noi al Sud eravamo liberi dal fascismo e sotto il controllo di Badoglio / truppe anglo-americane, al Nord si lottava per cacciare Mussolini e le truppe di Hitler. E' questa la Resistenza, un movimento in cui sono morte migliaia di persone che credono nella libertà e che volevano il massimo per i loro figli. Per questo bisogna esercitare il diritto di voto, sebbene ingiusto e un po' anticostituzionale (per ciò che riguarda le ultime elezioni. Da notare che in tutta la campagna elettorale mi sono astenuto da interventi di sorta, e anche ora avrei voluto starne alla larga, ma è stato molto facile cogliere la palla al balzo). Migliaia di persone hanno lottato sulle colline del Nord, e si sono sacrificate perchè volevano l'Italia libera e unita e i cittadini dovevano essere liberi! Liberi di ogni libertà!
Questa è l'Italia, libertà. E chiudo questo piccolo intervento dicendo: augurandoci di essere per sempre fuori da ogni totalitarismo, VIVA L'ITALIA E VIVA LA COSTITUZIONE.
A risentirci.

giovedì 24 aprile 2008

E sempre l'amicizia al centro dell'attenzione



Sono sempre più incasinato sul fronte di quel sentimento che
alcuni chiamano “amicizia”. L’”amicizia” si basa su un concetto forse ormai
molto astratto che è denominato “fiducia”. La “fiducia” è un rapporto che si
instaura in molto tempo e che per perderlo ci impiega un istante. Basta
sentirsi “girati”, e cade la fiducia… e cade l’amicizia!

Come ho altre volte scritto (spero, ora proprio non ricordo),
ho da tempo deciso di staccarmi dall’”amicizia” e di abbracciare il vile mondo
che ogni giorno dobbiamo vivere: individualismo, vendette personali, successo
professionale a discapito di tutto e tutti… Se il mondo va così…

Sono amareggiato da me stesso e da come mi sono ridotto… Ma
ormai che tutti abbiamo bisogno più che altro di oggetti, ma non semplici oggetti,
quelli ormai sono noiosi!, ma oggetti che parlano e pensano… Mmm fammi pensare…
altri “umani”!

La formula diventa semplice: ho bisogno di uno per sfogarmi,
chiamo un “umano”, ho bisogno di aiuto, chiamo un “umano”, ho bisogno di farmi
servire, chiamo un “umano”! Che bella questa faccenda! Anche perché dopo non mi
serve più, chiamo l’“umano”-oggetto  e gli
dico “sei un c******e, basta!”.

Da sottolineare che questa cosa è davvero disgustosa eppure…
è la verità. Possibile, quindi, la vita sia così bassa?

Non ci voglio credere, ma tutti insegnano che una faccenda ripetuta
tante volte non è una casualità, ma è la realtà!

Su Internet ho trovato questa soria, che, se fosse per me,
censurerei.

“C'era una volta un giovane in mezzo a una piazza
gremita di persone: diceva di avere il cuore più bello del mondo, o quantomeno
della vallata.

Tutti quanti gliel'ammiravano: era davvero perfetto,
senza il minimo difetto.
Erano tutti concordi nell'ammettere che quello era proprio il cuore più bello
che avessero mai visto in vita loro, e più lo dicevano, più il giovane
s'insuperbiva e si vantava di quel suo cuore meraviglioso.
All'improvviso spuntò fuori dal nulla un vecchio, che emergendo dalla folla
disse: "Beh, a dire il vero.. il tuo cuore è molto meno bello del
mio."
Quando lo mostrò, aveva puntati addosso gli occhi di tutti: della folla, e del
ragazzo.
Certo, quel cuore batteva forte, ma era ricoperto di cicatrici.
C'erano zone dalle quali erano stati asportati dei pezzi e rimpiazzati con
altri, ma non combaciavano,così il cuore risultava tutto bitorzoluto. Per
giunta, era pieno di grossi buchi dove mancavano interi pezzi.
Così tutti quanti osservavano il vecchio, colmi di perplessità, domandandosi
come potesse affermare che il suo cuore fosse bello.
Il giovane guardò com'era ridotto quel vecchio e scoppiò a ridere: "Starai
scherzando!",disse. "Confronta il tuo cuore col mio: il mio è
perfetto, mentre il tuo è un rattoppo di ferite e lacrime.".
Vero.", ammise il vecchio. "Il tuo ha un aspetto assolutamente
perfetto, ma non farei mai cambio col mio. Vedi, ciascuna ferita rappresenta
una persona alla quale ho donato il mio affetto:
ho staccato un pezzo del mio cuore e gliel'ho dato, e spesso ne ho ricevuto in
cambio un pezzo del loro cuore, a colmare il vuoto lasciato nel mio cuore.
Ma, certo, ciò che dai non è mai esattamente uguale a ciò che ricevi così ho
qualche bitorzolo, a cui sono affezionato, però: ciascuno mi ricorda l'affetto
che ho condiviso. Altre volte invece ho dato via pezzi del mio cuore a persone
che non mi hanno corrisposto:
questo ti spiega le voragini. Amare è rischioso, certo, ma per quanto dolorose
siano queste voragini che rimangono aperte nel mio cuore, mi ricordano sempre
l'amore che provo anche per queste persone... e chissà?
Forse un giorno ritorneranno, e magari colmeranno lo spazio che ho riservato
per loro. Comprendi, adesso, che cosa sia la VERA bellezza?".
Il giovane era rimasto senza parole, e lacrime copiose gli rigavano il volto.
Prese un pezzo del proprio cuore, andò incontro al vecchio, e gliel' offrì con
le mani che tremavano.
Il vecchio lo accettò, lo mise nel suo cuore, poi prese un pezzo del suo
vecchio cuore rattoppato e con esso colmò la ferita rimasta aperta nel cuore
del giovane. Ci entrava, ma non combaciava perfettamente, faceva un piccolo
bitorzolo.
Il giovane guardò il suo cuore, che non era più "il cuore più bello del
mondo", eppure lo trovava più meraviglioso che mai: perchè l'amore del
vecchio ora scorreva dentro di lui.
In questa storiella c'è racchiusa un pò di vita di tutte le persone..., ognuna
con il suo cuore..., con i suoi bitorzoli, con i suoi vuoti..., e con tutto ciò
che nel corso degli anni si è donato e si è ricevuto...
Alla fine ognuno di noi ha un qualcosa di importante... un qualcosa che resterà
per sempre dentro e che lo accompagnerà per tutta la vita.”

Fino a poco tempo fa anch’io avrei fatto come il
giovane e avrei colmato il buco di quel vecchio, sacrificando il mio “bellissimo”
cuore (che è una metafora e non mia superbia, perché tutti sbagliamo!). Ma ormai
credo che se nessuno lo sacrificherebbe per me, e allora perché io come un
fesso (e questa concedetemela) dovrei donare il mio cuore? Alla fine, chi ci ha
guadagnato è lui, che si potrà vantare di aver avuto tanti pezzi di cuore!

Questa cosa è davvero scandalosa!

Cambiando discorso, domani è il 25 aprile, giorno
della Liberazione del Fascismo, e io, a differenza dell’anno scorso (ove venni
censurato), non dirò niente su questa festa nazionale. E’ giusta così com’è.

A risentirci.

mercoledì 23 aprile 2008

La forza della vita... che mi solleverà?



Volevo continuare la mia idea dei testi sulla vita, e lo
farò.
Ma prima... Non so... Sono un po' combattuto dentro oggi... e ci andrebbe
meglio una canzone triste oggi per come mi sento. Sicuramente una di Cocciante.
Ora mi viene in mente "Un buco nel cuore". Che dice questo. "Io
senza di te / Io senza di te / Uno scherzo non è / Mi ritrovo così / Con un
buco nel cuore / Senza voglia di andare / E nemmeno di stare / Con l'odore del
mare / Dentro il naso / E più in giù / Nelle pieghe dell'anima / Che ricorda e
fa male / Dio, com'era amaro il sale. / Mi ritrovo così / Senza ali né mani /
Però ancora non vinto / Aspettando domani / Qualcosa, un evento, /Un incontro,
qualcuno. / No, non si può vivere / Senza mai nessuno che / Ti prenda in giro
dolcemente / La padrona prepotente / Nella mente che si siede / Dentro al cuore
e dirige / Un'orchestra sempre in festa / Sempre in festa / Una festa con te /
Con le luci e la gente / Io felice di niente / Il ricordo fa male / Dio,
com'era amaro il sapore del sale per me. / Io senza di te / Io senza di te /
Uno scherzo non è / E mi ritrovo così / Con un buco nel cuore / Senza ali né
mani / Però ancora non vinto / Dio, com'era amaro il sale senza di te / Io
senza di te / Uno scherzo non è / Io senza di te / Dio, com'era amaro il sapore
del sale per me."
Spiegare cosa mi è successo non so se può aiutare, visto che l'ultima volta che
scrissi un fatto, ho dovuto cancellarlo... La cosa che posso dire è che sono
profondamente dispiaciuto e mi dispiace di come stiano andando le cose,
soprattutto se si pensa che rimane un mese di scuola...
Ecco che ora si fa più difficile collegare il tutto con la canzone che avrei
voluto proporre oggi, se tutto fosse andato bene... ma credo che proprio in
questi momenti serva una canzone del genere... Sentire e leggere questa canzone
mi solleva sempre il morale... e spero che sia così anche oggi. La canzone è
"La forza della vita" di Paolo Vallesi. "Anche quando ci
buttiamo via / per rabbia o per vigliaccheria / per un amore inconsolabile /
anche quando in casa il posto è più invivibile / e piangi e non lo sai che cosa
vuoi / credi c'è una forza in noi amore mio / più forte dello scintillio / di
questo mondo pazzo e inutile / è più forte di una morte incomprensibile / e di
questa nostalgia che non ci lascia mai. / Quando toccherai il fondo con le dita
/ a un tratto sentirai la forza della vita / che ti trascinerà con se / amore
non lo sai / vedrai una via d'uscita c'è. / Anche quando mangi per dolore / e
nel silenzio senti il cuore / come un rumore insopportabile / e non vuoi più
alzarti / e il mondo è irraggiungibile / e anche quando la speranza / oramai
non basterà. / C'è una volontà che questa morte sfida / è la nostra dignità la
forza della vita / che non si chiede mai cos'è l'eternità / anche se c'è chi la
offende / o chi le vende l'aldilà. / Quando sentirai che afferra le tue dita /
la riconoscerai la forza della vita / che ti trascinerà con se / non lasciarti
andare mai / non lasciarmi senza te. / Anche dentro alle prigioni / della
nostra ipocrisia / anche in fondo agli ospedali / della nuova malattia / c'è una
forza che ti guarda / e che riconoscerai / è la forza più testarda che c'è in
noi / che sogna e non si arrende mai. / (E' la volontà / più fragile e infinita
/ la nostra dignità) / Amore mio è la forza della vita  / che non si
chiede mai / cos'è l'eternità / ma che lotta tutti i giorni insieme a noi /
finché non finirà / (Quando sentirai / che afferra le tue dita / la
riconoscerai / la forza della vita.) / La forza è dentro di noi / amore mio
prima o poi la sentirai / la forza della vita / che ti trascinerà con se / che
sussurra intenerita: / "guarda ancora quanta vita c'è!"
Beh... Per ora non mi è cambiato niente, ma spero che voi leggendo
vi sentiate meglio... Almeno voi!
A risentirci.

sabato 19 aprile 2008

Lei è fredda... ma io sono in ritardo!

Rieccoci oggi con un nuovo sabato... Stasera vado di fretta. E' colpa mia se mi sono limitato all'ultimo momento a scrivere...
Volevo comunque proporre per questo sabato un po' di sano rock dei Rolling Stones, percè anche loro meritano di entrare in questa "rubrica". La canzone è "She's so cold". Il testo è sicuramente banale. Non l'ho cercato vermaente, ma a sentirla e leggere il testo, questo non mi è sembrato molto "espressivo".





Mi scuso, comunque, per come è andata stasera e me ne pento anch'io, ma preferivo lo stesso pubblicare stasera l'intervento.
A risentirci.

venerdì 18 aprile 2008

Canto alla vita!

Mi sono accorto che spesso, ultimamente, i miei commenti si sono concentrati in due momenti della settimana: il sabato e il giorno che proprongo un testo "intelligente". Questo può essere segno che tutto mi sta andando bene... Eppure non è così!
Semplicemente mi sto aprendo di più a parlare con altri e farmi consigliare su come agire.
Cosa c'è che non va, sono sempre le stesse cose, ordinaria vita: amici, voglia di fuga, futuro...
Sul primo punto, le idee non sono molto chiare ancora. Non so... tante cose strane succedono, e sento il bisogno di avere un amico... La svolta è stato un tema a scuola in cui bisognava parlare della solitudine. Io non sono solo, questo l'ho capito. Eppure non sono neanche troppo attorniato da amici.
Questo non fa che aumentare la voglia in me di scappare il più presto da Martina. Ma vengono poi in mente tante domande: voglio davvero questo? Saprò cavarmela ovunque andrò? E se una persona che io conto potrebbe stare vicino all'Università dove vorrei studiare io, questa persona non si trasferisce lì vicino? Probabilmente, io voglio andare lì perchè so che vicino starà lei.
Ecco, quindi, alla fine, l'ultimo grande interrogativo: dove andrò? E sono sicuro di voler andare a studiare per altri 3 anni? E se la mia vera vocazione sia nelle forze armate? Oppure questa vocazione  è solo  il "capriccio", visto che quando sono stato l'ultima volta a Roma ho visto lì due ragazzi amici e sono anch'io, magari, alla ricerca di amici? E che certezza avrò lì di trovare davvero qualche amico?
Il bello della vita è certamente quello di scoprirla giorno dopo giorno, attimo dopo attimo... Ma, ora come ora, vorrei avere il potere di superare questa "bellezza", e capire subito cosa mi aspetta...
Quanto è incasinata la vita! E, scusate il gioco di parole, il "brutto" di ciò è che proprio per questo la vita è bella! Perchè è imprevedibile, misteriosa, gioiosa, preoccupante, affascinante... Insomma la vita!
A questo proposito mi viene una canzone in particolare... La canta il grande Josh Groban (anche se, forse, pochi lo conoscono) con i Corrs: "Canto alla vita". Ecco il testo.

Dedicato
a chi colpevole o innocente / perso in questo mare / si e arreso alla corrente /
chi non e mai stato vincente? / Dedicato a chi ha sempre una speranza / davanti
ad un dolore / nel freddo di una stanza / Dedicato a chi cerca la sua libertà /
Canto alla vita / alla sua bellezza / ad ogni sua ferita / ogni sua carezza /

I sing to life and to it's tragic beauty (Canto alla vita ed alla sua tragica
bellezza) / To pain and to strife, but all that dances through me (al dolore e
alle liti, ma tutto scorre dentro me) / The rise and the fall; I've lived
through it all (Gli alti e i bassi; io vissuto con quelli) / Dedicato a chi l'ha
sempre inaridita / come impossessato, uscita fra le dita / era sempre già
finita / Canto alla vita / negli occhi tuoi riflessa / facile e infinita / terra
a noi promessa. / Canto alla vita / canto a dolce e fiera / a questo nostro
viaggio / che ancora ci incatena /
Ci chiama / Non dubitare mai / Non
dubitare mai / Non lasciarla mai da sola / da sola / ... ancora ... / Canto
alla vita / alla sua bellezza / Canto alla vita / canto a dolce e fiera / a
questo nostro viaggio / che ancora ci incatena /
Ci chiama...


Questo testo prende spunto da una poesia, che ora non mi sovviene. Lo dirò rpesto quale era la poesia...
Ma se vogliamo citare testi di canzone, ce ne sarebbero almeno altri due da citare su questo argomento. Ma non lo faccio oggi per non appesantire e allungare assai il "brodo".
Non posso che dire quindi...
A risentirci.

martedì 15 aprile 2008

Ultimi coloqui. Allegria!



Ultimo colloquio coi professori: terminato alle 7:50.
Yahoo! E se tutto va bene, questo è stato l'ultimo.
Come è andato? La solita tiritera: va bene, può fare di più, parla troppo... Il
solito insomma... Note stonate sono state solo due: una professoressa che mi ha
detto che un rendimento altalenante e io so eprchè, glielo avrei voluto dire,
ma 'era mia madre e non mi andava di dire cos'era; e poi un professore che ha
detto che siccome parlo troppo se non mi calmo mi mette sette in condotta e non
mi ammette! Scherza! Spero...
In generale comunque tutto ok, diciamo. Ora stano i miei che
"complottano"... cioè parlano di com'è andato e tra un po', appena
arriva l'ora di sedersi a tavola, la cena sarà sicuramente un po' amara.
Oltre questo comunque niente. Avrei solo voluto dire ai professori che il mio
rendimento è calato per problemi miei: il futuro e gli amici e che di sicuro da
domani mi impegnerò al massimo farò finalmente questo esame, prenderò 90
(speriamo bene!) e finalmente manderò tutti, a uno a uno, a quel paese,
gridando a squarciagola la mia canzone preferita (per quel tipo di persone):
"Te c'hanno mai mannato a quel paese"" di Alberto Sordi! Sarà
uno sfogo, una liberazione! Pregusto quel momento!
Visto che l'ho citata, vi metto anche il testo. Niente di speciale, ma mi sento
davvero distrutto stasera. E poi qualche testo leggero non potrà di certo
dispiacere!
"Me sarò chiesto cento, mille volte / io che nun so né re né imperatore /
che ho fatto pe’ trovamme ’sta regina ner letto, / fra le braccia in fonno ar
core / e datosi che sei così  preziosa stasera io te vojo di’ ‘na cosa… / Te
c’hanno mai mandato a quer paese? / Sapessi quanto gente che ce sta’… / er
Primo Cittadino è amico mio tu dije che te c’ho mannato io…/ E va…. e va
avanti tu che adesso c’ho da fa’ / sarai la mia metà ma si nun parti diventi
n’artro po’ la mia tre quarti / E  va…e va… nun poi sape’ er piacere che
me fa’ / magari quarche amico te consola /così tu fai la scarpa e lui te sola /
io te ce manno sola io te ce manno sola senza de me. /
Già che ce so’ me
levo st’artro peso co’ te, / che fai er capoccia e stai più su te sei allargato
troppo... / senti…’a coso… mica t’offenni se te do’ der tu? / Te c’hanno mai
mannato a quer paese? / Sapessi quanta gente che ce sta’ /  a te te danno
la medaja d’oro e noi te ce mannamo tutti in coro. / E  va… e va….. chi
va co’ la corente è ‘n’baccala’ /
io so’ salmone e nun me mporta
gnente a me me piace anna’ contro corente…. / E  va….. e va….. che
più sei grosso e più  ce devi anna’ / e t’aritroverai ner posto
giusto e prima o poi vedrai ce provi gusto…. /
Solo scherzando,
sto solo cantando, Sto solo a scherzà,
Pardon, pardon, pardon. 'n mpar de... / Ma quanno la matina sto allo specchio / c’è un fatto che me butta giù
er morale / io m’aritrovo sempre ar gabbinetto e ma ricanto addosso ’sto
finale…/ Te c’hanno mai mandato a quer paese? /Sapessi quanto gente che ce
sta’… / Sapessi quanto gente che ce sta’… / così  che m’encoraggio e me
consolo cor fatto de mannammece da solo… / E  va… e va… che si ce devi
anna’, ce devi anna’…. /tanto si t’annisconni dietro a ‘n’vetro ‘na mano c’hai
davanti e n’artra dietro / e va… e va….. è  inutile che stamo a litiga’,
tenemose abbracciati stretti stretti, / che tanto prima o poi c’annamo tutti, a
quer paese tutti, / a quer paese tutti,  a quer paese tutti. /


Si sa che non posso fare nomi su questo space... ma
vorrei proprio dedicarla anche ora...
Basta sognare. Da domani massimo impegno, gambe in spalla, e forcing finale
fino alla fine degli esami di maturità! Poi quel che accade, accade. Ora
pensiamo solo a oggi!
Carichissimo, non posso che dirvi...
A risentirci!

sabato 12 aprile 2008

Upside down di Diana Ross: viva la disco!

Rieccoci qui, un altro sabato tutto da ballare con la musica anni '70 - '80. Oggi voglio proporre una canzone che sicuramente significato non avrà (non hocercato sinceramente...), ma che è tutta da ballare. E' il mio genere preferito per quegli anni: è la disco. Moilti probabilmente non la gradiranno... La canzone si chiama "Upside down", cantata da Diana Ross, una grande del passato! Il video non so se è quello originale, e comunque la canzone che ho io sul pc dura un minuto in più circa...





Che ve ne è parso?
A risentirci.

mercoledì 9 aprile 2008

"Costruisci-il-mondo-che-vorresti ". Com'è il vostro?

Oggi è successa una cosa in classe che ha riguardato me e pochi altri miei compagni e ho scoperto che in effetti anch'io ho un carattere di m***a... Non ho litigato con nessuno, ma a riflettere quando litigai con uno che ritenevo mio amico e poi oggi quando mi trovavo in una situazione... Beh, sono arrivato al risultato che non è facile in effetti "trattare" con me. Ecco perchè probabilmente io dovrei stare solo: è la selezione naturale, il più forte e il migliore cresce, il debole soccombe!
Vita di m****a, eppure!
Vorrei, comunque, passare ora al testo della settimana.
Di questa canzone non ho trovato una traduzione, ma siccome mi piace, sono disposto a tradurla io questa canzone! Si chiama "World" ed è cantata dai Five for fighting.
"Hai una scatola piena di speranza / una macchina del tempo, una bacchetta magica / un pianeta fatto d'oro. / Niente istruzioni o Comandamenti / leggi di gravità o / indecisioni da cui uscire. / Stampato su una scatola, vedo / Costruisci-il-mondo-che-vorresti della A.C.M.E. / Corri il rischio - Prendi un pezzo / Aiutami a crederci / Che tipo di mondo vuoi? / Pensa a qualunque cosa / Comincia dall'inizio / Costruisci un capolavoro / stai attento a ciò che desideri / La storia incomincia ora... / Dovrebbero esserci persone, / soldi, divertimenti d'ogni genere per pazzi che non si fermano mai / Getta le armi - Fai l'amore / non essere timido, i satelliti non possono guardare ovunque. / Lascia perdere i disastri - Tieni gli errori / Riempi gli oceani senza il sale / lascia che ogni uomo possegga la propria mano. / La luce del sole è sul ponte / La luce del sole è sulla strada / qui è il domani / C'è molto altro oltre questo e l'amore."
Se riuscite a farla meglio, ditemelo, sono felice di rendere questa traduzione semrpe più bella!
Ma già quella che ho fatto ora, credo renda l'idea della bellezza di questa canzone. E voi, se aveste  questa scatola "Costruisci il tuo mondo", come lo fareste? Sono davvero curioso di saperlo.
Il mio? Beh, credo la bacchetta magica si consumerebbe a metà dell'opera, credo la stessa cosa che sia successa a questo mondo. Ma lo vorrei fiorito, colorato, con persone spensierate, che si muovono liberamente, si divertono, esenti da cupidigia, cattivi sentimenti: solo amicizia, affetto e amore.... E ancora, creerei un mondo dove tutti conoscono i propri limiti, sanno di non poercela fare da soli e chiedono aiuto, fieri di farsi aiutare da chi può.... E farei un mondo dove conta essere, dove il sapere trionfa e poeti, pittori, cantanti celebrino la meraviglia di questo mondo...
Ah (sospiro)! Basta fantasticare! Si consumerebbe subito la bacchetta magica, vero? Già, ci credo proprio!
E voi? Sono davvero curioso di saperlo! Postate, postate, postate!
A risentirci.

sabato 5 aprile 2008

La canzone logica dei Supertramp

Siamo arrivati a un altro sabato! E' passata davvero lentamente questa settimana per me. E anche se penso che ogni giorno che passa, è un giorno di inferno in meno che mi allontana da questa brutta scuola, mi vengono alcune preoccupazioni a pensare a cosa farò dopo questa brutta scuola.
Un po' a riguardo, ho trovato per caso questa canzone dei Supertramp che sicuramente pochi conoscono, ma se chiedete ai vostri genitori sicuramente vi cantichieranno qualcosa di questo grandissimo gruppo, che si posiziona coronologicamente tra il 1970 e la fine degli anni '80.
La canzone si chiama "The logical song" ed è del 1979. Ecco cosa dice: "Quand'ero giovane, la vita mi
sembrava così meravigliosa, / un miracolo, oh era così bella, magica / e tutti gli uccelli sugli alberi, ebbene cantavano così / felicemente, gioiosamente, scherzosamente mi guardavano /Poi loro mi mandarono via per insegnarmi come essere / sensibile, logico, responsabile, pratico /E mi mostrarono un mondo in cui potevo essere così / affidabile, obiettivo, intellettuale, cinico. / Ci sono volte in cui tutto il mondo è addormentato / le domande corrono troppo in profondità / per un uomo così semplice / Vi dispiacerebbe, per favore, / dirmi cosa abbiamo imparato? / So che può sembrare strano / Ma per favore ditemi chi sono. / Ora sta' attento a quello che dici o ti chiameranno / radicale, liberale, fanatico, criminale /Potresti scrivere il tuo nome? ci piacerebbe sapere se sei /accettabile, rispettabile, presentabile, un vegetale! / Di notte, quando tutto il mondo è addormentato / le domande corrono in profondità / per un uomo così semplice / Vi dispiacerebbe, per favore, dirmi cosa abbiamo imparato? / So che può sembrare assurdo / ma per favore ditemi chi sono."
Credo che alla fine della scuola noi usciremo così: inesperti e con il mondo che è totalmente diverso da ciò che abbiamo visto noi sui libri e stropicceremo gli occhi per l'incredulità nei confronti del mondo uscendo dal caldo nido familiare in cui si abita.
Mi rendo conto che questa canzone parla, in effetti, di un'altra cosa, ma ci sono punti che si adattano a questo discorso. Nella canzone, gli uccelli allontanano l'autore dalla giovinezza per farlo entrrare nella maturità piena degli adulti. Noi, ancora per poco, stiamo con questi uccelli che lentamente, però, iniziano ad allantonarsi. E qui sorgono tutti i problemi... A voi non angoscia pensare che presto la vostra vita cambierà e le vostre abitudini dovranno cambiare e bisognaerà adattarsi ad un nuovo "mondo"?
Non volevo angosciarvi... Mi rendo conto che è sabato. Andiamo al video (che non so se è l'originale, ma si sa quanto sia difficile trovare un video di quegli anni):





Non c'è tanto da dire, è proprio bella questa canzone.
A risentirci.


venerdì 4 aprile 2008

Poesia nelle parole di Jovanotti

Neanche tempo di nascere, ed ecco che la mia idea di lanciare il blog è tramontato.
Non so cosa mi sia successo, ma era come se non ci credessi... Eppure all'inizio ci ho creduto tanto in questo progetto... E c'è naturalmente un po' di rammarico.
Ma va bene così...
Piuttosto oggi vorrei concentrarmi su un testo che ho letto ieri e mi è subito piaciuto.
Quando ieri ho sentito la canzone senza leggere il testo, sembrava che questa canzone la potessi dedicare ad una mia cara amica. E leggendo il testo, mi sono accorto che ci va a pennello! La canzone è l'ultima di Jovanotti: "A te". Ecco cosa dice il testo."A te che sei l’unica al mondo
/ L’unica ragione per arrivare fino in fondo /Ad ogni mio respiro / Quando ti guardo / Dopo un giorno pieno di parole / Senza che tu mi dica niente / Tutto si fa chiaro. / A te che mi hai trovato / All’angolo coi pugni chiusi / Con le mie spalle contro il muro / Pronto a difendermi / Con gli occhi bassi / Stavo in fila / Con i disillusi / Tu mi hai raccolto come un gatto /E mi hai portato con te. / A te io canto una canzone / Perché non ho altro /Niente di meglio da offrirti / Di tutto quello che ho / Prendi il mio tempo / E la magia / Che con un solo salto / Ci fa volare dentro all’aria / Come bollicine. /
A te che sei / Semplicemente sei / Sostanza dei giorni miei / Sostanza dei giorni miei. / A te che sei il mio grande
amore / Ed il mio amore grande / A te che hai preso la mia vita / E ne hai fatto molto di più / A te che hai dato senso al tempo / Senza misurarlo / A te che sei il mio amore grande / Ed il mio grande amore. /
A te che io /Ti ho visto piangere nella mia mano /Fragile che potevo ucciderti / Stringendoti un po’ / E poi ti ho visto / Con la forza di un aeroplano / Prendere in mano la tua vita / E trascinarla in salvo. / A te che mi hai insegnato i
sogni / E l’arte dell’avventura / A te che credi nel coraggio / E anche nella paura / A te che sei la miglior cosa / Che mi sia successa / A te che cambi tutti i giorni / E resti sempre la stessa. / A te che sei / Semplicemente sei / Sostanza dei giorni miei / Sostanza dei sogni miei / A te che sei / Essenzialmente sei / Sostanza dei sogni miei / Sostanza dei giorni miei. /
A te che non ti piaci mai / E sei una meraviglia / Le forze della natura si concentrano in te / Che sei una roccia sei una pianta sei un uragano / Sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano / A te che sei l’unica amica / Che io posso avere / L’unico amore che vorrei / Se io non ti avessi con me /
A te che hai reso la mia vita
bella da morire, che riesci a render la fatica un immenso piacere, / a te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande, / a te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più, / a te che hai dato senso al tempo senza misurarlo, / a te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore."
Per me, questa è pura poesia! E anche qui, sul mio space, non posso che continuare a dedicare questa canzone che a una persona... ****** ti voglio troppissimo bene. Tu sei stata il raggio di sole nella mia vita buia!
A risentierci.
P.S. Ho aggiornato i video nella home: gettateci un'occhiata!