martedì 30 settembre 2008

Essere Boccadoro ai giorni nostri?

Oggi non avevo intenzione di essere pesante, tuttavia la combinazione di due fattori... mi hanno portato a pensare!Innanzitutto, oggi sono passato è avvenuta la portabilità del mio numero su un nuovo gestore, potendo così usufruire di una promozione che mi permette di tenere stretto il contatto con le due persone con cui più parlo e sono affiatato in questo momento!Il secondo elemento è stata una puntata di un cartone animato "I Simpson" che, raccontando della vincita di una moto da parte del protagonista Homer e delle sue "conseguenze", mi ha fatto riflettere su un tipo di vita che oggi forse qualcuno invidierebbe.

Volendo, mi posso riallacciare all'argomento di ieri, quando dicevo del "De monarchia" e dell'idea di Dante... Ma non lo faccio. Scrivo semplicemente ciò che volevo dire, e, se qualcuno, dopo, vuole fare le sue considerazioni anche alla luce di ciò che ho scritto ieri, ben vengano queste opinioni (e non mi dispiacerebbe che ogni tanto rimanessero anche impresse su questo space!).

L'"evento" scatenante dell'intervento di oggi è la vita da girovago. Nella puntata de "I Simpson" ci sono dei bikers che partecipano a mostre e raduni e fanno una vita da "dissoluti": è questa la vita che piacerebbe fare a me. Prendere una moto e cominciare a viaggiare: Francia, Germania, Spagna, Svezia... Il giorno aiutare la gente in qualche lavoretto (magari di campagna, poi vi dico perchè) e la sera, all’aria aperta, contare le stelle e prendere sonno (visto che sono insonne e mi
piacciono le stelle… unisco l’utile al dilettevole!). La mattina svegliarsi alla buon’ora e ripartire nuovamente per il mistero! E poi, chi mi vuole seguire, mi segua!

Parte dell’ispirazione mi viene anche dalla lettura di “Narciso e Boccadoro” di Nietzsche, che racconta la storia di due ragazzi del Medioevo con caratteri completamente diversi: l’uno, Narciso, molto spirituale, orgoglioso e sicuro di sé (non troppo arrogante, però), e l’altro, Boccadoro, piuttosto interessato ai piaceri terreni, ma non meno acuto di Narciso. Questi due, che studiano in un monastero (Narciso contemporaneamente, per la sua brillantezza e acutezza d’intelletto, insegnava anche), un giorno si separano, quando Boccadoro, in una proibita uscita dal convento, rimane affascinata da una ragazza. Inizia così il viaggio di Boccadoro, figlio di un cavaliere (oggi l’equivalente di essere figlio di un ricco imprenditore), al continuo inseguimento di piaceri carnali: il giorno aiutava i contadini, la sera… aiutava le contadine insoddisfatte! Ho cercato di alleggerire un po’ il discorso, ma il concetto è quello: la sera aveva rapporti sessuali con le contadine. Solo a un certo punto, quando entra in un convento, rimanendo “abbagliato” da una scultura della Vergine Maria, decide di voler imparare l’arte della scultura. Durante il praticantato rimane “sedentario” per qualche annetto (gli era successo solo per l’inverno precedente), anche se discontinuamente, poi ricomincia a girovagare per la Germania, ove è ambientata la storia. Arriva la peste, conosce una ragazza e, volendo sfuggire alla peste, costruisce una casa con lei e con un amico che ha conosciuto nel viaggio, e vivono lì finchè… Poi se lo leggete è meglio! Non vi racconto cosa succede dopo perché al fine di ciò che voglio raccontarvi è poco influente. Se volete leggere il libro, vedrete che non ne rimanete delusi!

Ritornando al mio discorso, ecco la vita che voglio fare io: essere un Boccadoro, dal punto di vista della libertà: viaggiare, aiutare qua e là per guadagnarmi il pane e poi di nuovo in viaggio.

I limiti a ciò, comunque, esistono: chi si fiderebbe più di uno sconosciuto che un giorno viene e dice “voglio aiutarti, ma solo fino a mezzogiorno”. Capitasse a me, lo ignorerei subito questo “pazzoide”, lo scambierei per uno a cui manca qualche rotella! In tal modo nessuno darebbe una tale fiducia… magari, forse, qualche convento… Altro inconveniente sarebbe la(forse brutta) abitudine che abbiamo noi ad essere dipendenti da certe tecnologie (pc, Internet, tv, ecc). E poi c’è una caratteristica che ha determinato in meglio la vita di noi umani: la sedentarietà, l’averci, cioè, creato delle case
e aver sottomesso la natura a noi, e non più il contrario. La civiltà, in fondo, è iniziata quando l’uomo ha cominciato a coltivare e praticare l’agricoltura e ha costruito delle case. Cambiare questa “abitudine” sarebbe la cosa più difficile!

Connessi, infine, ci sarebbero altri bisogni poco alienabili: l’amore, l’affetto, l’amicizia, la famiglia, l’istruzione, la salute… Cose cui difficilmente potremmo rifiutare.

Ecco, quindi, che alla fine la mia voglia di evasione nonpuò trovare “accoglimento” nella realtà odierna. Non mi resta, quindi, che continuare a studiare o trovarmi un lavoro… Che tristezza…

Ed ecco che anche oggi ho scritto tante parole affiancate ma senza che una soluzione ne sia derivata e né abbia detto qualcosa di nuovo a chi mi legge (tranne forse la storia di “Narciso e Boccadoro”).

A risentirci.

lunedì 29 settembre 2008

Sono in vena di impegnarmi a scrivere... ma, alla fine, mi sa che...




L'altro giorno ho sfogliato un po' i titoli degli interventi più vecchi del mio space e, man mano che gli interventi si avvicinano a oggi, ho notato che questi assumono una periodicità e un contenuto sempre più rigidi, anche privi di qualche fantasia... Vorrei portare una ventata di freschezza, insomma!
... Non ho tante idee su come ricominciare, però vorrei ritornare alle origini. Riconosco che quello era un periodo piuttosto infelice (e gli interventi tristi sono circa il 90%!), però c'è anche da dire che non è che la fortuna mi abbia mai favorito tanto... Certo, a parte il fatto che fino ad ora, grazie a Dio, sono vivo e di questo non mi posso lamentare!
Tanto per cominciare, però, ora che ci penso.... Oggi, nel pullman, mentre tornavo a casa ho pensato: perchè le persone nel pullman o in treno scrivono? Che cosa scrivono? Non ci sono certo grandi fonti di ispirazione in un posto così scarno? Forse ripensano alla giornata avuta e poi riportano tutto su un diario (o sullo space). Ma che significato assume questo? Che senso ha?
Sorge, allora, la questione: tu perchè scrivi? Scrivo perchè mi va, perchè voglio scrivere, perchè c'è una vocina in me che si vuole far sentire. Da chi? Non lo so, forse da me stesso! E' questo un posto in cui io, mettendomi davanti a una tastiera e un pc, lontano da distrazioni, scrivo ciò che la vocina mi farfuglia. E poi, non mi importa se qualcuno legge (anche se dubito che quel qualcuno esista! Sì, esistono i modi per saperlo se c'è... ma non mi importa, anche perchè non so come farlo).
Perchè quindi scrivono? Per le stesse mie ragioni? O c'è qualcosa più interiormente che gli chiede di fermarsi da questi quotidiani ritmi frenetici e riprendere il contato con se stessi? Leggevo che il nostro cervello, in effetti, ancora no riesce a capacitarsi e capacitarci che, per quanto lo si possa stimolare, non può andare oltre certi limiti. Non vorrei, sicuramente, cominciare a parlare dell’inizio del linguaggio, ma ammetto che è strano come molte persone, in pullman o in treno, possano, dal nulla, iniziare a scrivere e… forse lo fanno per passare il tempo? Sì, ma perché non un Sudoku o un giochino d’enigmistica? Volete sapere io che faccio nel pullman? Niente! Penso a come vorrei vivere, a come vorrei che fosse questa (relativamente) breve esistenza che oggi è condizionata da troppe cose, quando, invece,  potremmo vivere in una sorta di Giardino dell’Eden. Dante Alighieri in una sua opera, il “De Monarchia”, disse che ci vorrebbe una monarchia con un re che possiede tutte le cose del mondo, in modo tale che il popolo non abbia cupidigia e non ci siano guerre e sia garantita, così, la pace e la giustizia. Effettivamente, oggi, viviamo in un mondo con molte più problematiche di allora: esauribilità dei combustibili, religioni in contrasto, idee politiche in contrasto, persone (troppe) che muoiono di fame e sete, ecc. E l’idea di Dante allora potrebbe rivelarsi un po’ fuori luogo, utopica, addirittura! Ma lo spunto iniziale, l’idea di separaci del superfluo, almeno, non sarebbe tanto irrealizzabile… Anche se, io stesso, “parlo bene e razzolo male, perchè sarei al primo a non voler rinunciare al pc, ad esempio, o ad Internet. Le persone del ‘300 ce la facevano… Io no! Io sono diverso (hehe)! Ed ecco, che alla fine mi rendo conto di aver scritto anche oggi una fesseria, invece di scrivere qualcosa di costruttivo E dire che ce la volevo mettere tutta! Orami ho scritto, ed è peccato cancellare, anche perchè non ledo nessuno (… a buon intenditore poche parole!).
A risentirci!


sabato 27 settembre 2008

Ballando nell'oscurità

Rieccoci (finalmente!) a sabato e non potevo dimenticarmi l'appuntamento con le canzoni anni '70 - '80.
Devo essere sincero, non ho tante idee su cosa pubblicare oggi. Avevo una canzone che mi piaceva, ma non è così "vecchia"... Ma, ora (dopo 15 minuti abbondanti) ho scelto dal mio repertorio una canzone che mi sembra carina da proporre. Non dovrei aver mai pubblicato niente di quest'autore anche perchè lo seguo poco (tranne che per una canzone che faceva parte della colonna sonora del film "Philadelhia", con Tom Hanks e Denzel Washington e si chiamava "Streets of Philadelphia"). Avrete orami capito di chi si tratta, immagino! Già, è Bruce Springsteen.
La canzone di oggi è un grande successo, forse oggi poco ricordato: "Dancing in the dark". Il video che ho trovato su Youtube mi è piciuto moltissimo (vedete come ballava!), solo che ha come inconveniente quello di non poter essere incorporato, perciò vi riporto il link:
http://it.youtube.com/watch?v=Pk8VZgJkpeg
Ne vale la pena! O sbaglio?
Dopo questo grandissimo video, non posso che augurarvi un buon fine settimana e...
A risentirci!



venerdì 26 settembre 2008

Una vera "brutta giornata"

Scommetto che dal titolo avete già capito cosa ho avuto! Non ce la faccio più! Stamattina sembrava essere sorta una buona, tranquilla giornata... Poi dalle 12:45 il baratro! Aspetto sotto l'università il pullman per 1 ora. Dopo di che, per non perdere il pullman delle 14 e 15, inizio a camminare a piedi. Il fatto è che, non essendo di Taranto, bisogna chiedere un po' in giro... Le persone sono state tutte (tranne una) gentili, ma bisogna anche capire che non possono sapere preciso alcuni dettagli. Così ho "gironzolato" per Taranto e quando sono arrivato alla fermata ho scoperto che il pullman se ne era andato 5 minuti prima! Che sfortuna!
Poi, ho cercato di chiamare mio padre, ma sulla scheda che stavo usando non aveva numeri memorizzati: ho chiamato mia zia (mi ricordavo quel numero!) e le ho detto di farmi chiamare da mia madre, che aveva il cellulare irragiungibile (era l'altro unico numero che ricordo a memoria!).
Dopo sono riuscito a parlare con mio padre e farmi dire dove andare... Insomma, alla fine si può dire che oggi ho attraversato Taranto a piedi... a vantaggio dei polmoni (no, più che altro della linea, visto che non ho mangiato che una fetta di pane solo alle 5 meno 10 in campagna!).
L'altro episodio è stato nel pullman di ritorno: per la stanchezza, visto che ritornavo a Martina con mio padre avevo deciso di abbandonarmi alla stanchezza e riposarmi per venti minuti. Non l'avessi mai fatto! Scendo dal pullman e dimentico il epsce che mio apdre aveva comprato da Taranto...
Ci sono state giornate peggiori... ma oggi questi episodi mi hanno "seccato molto"!
Ritornando, infine, in campagna mi è venuto che i Rem avevano cantato di una "brutta giornata", un "Bad day". Ora, non ricordo se ho già messo il testo su questo space, ma male che va, lo ripeto! Mi piacciono i Rem... e non è male se piacessero anche a voi!
"Un annuncio di pubblico servizio mi ha seguito fino a casa l'altro giorno, / Ho fatto finta di nulla.Se n'è andato via./ La merda è cosi' densa che potresti mescolarla con un bastone - senza Teflon / coperto con la calce della presidenza./ Siamo stufi di essere trascinati di qua e di là, / nascondila nella tua manica./ Diffondi su di me un lieto rumore col passare del tempo,Signore, / tieni conto delle tue benedizioni. / Siamo stufi di essere trascinati di qua e di là, / crolliamo tutti. / Hai mai visto in televisione i premi di San vito su ordinazione? / le danze investigative?quelle formiche nei pantaloni guardano. / Bene,guarda dietro agli occhi, / è un sacro,anestetizzato senza valore"salvami il culo,togli di torno questi ragazzi, / il fumo e lo specchio ci hanno chiuso. / Diffondi su di me un lieto rumore col passare del tempo,Signore, / tieni conto delle tue benedizioni. / I giornali non vogliono mentire! / Io sospiro.Non uno di più. / E' stata una brutta giornata, / per favore non fotografarmi, / é stata una brutta giornata, / per favore, / é stata una brutta giornata, / non fotografarmi. / Siamo molto in basso,il prezzo è eccessivo. / L'annunciatore sembra stia striscando, / la luce se n'è andata,è finito il petrolio, / abbiamo dato la colpa all'altro tipo, / di sicuro tutti gli uomini sono stati creati uguali, / qui c'è la chiesa,qui il campanile, / per favore restate sintonizzati,non abbiamo strascico, / ceneri ceneri,crolliamo tutti. / Diffondi su di me un lieto rumore col passare del tempo,Signore, / tieni conto delle tue benedizioni. / ignora la paure minori, / uh,questo significa guerra. / Diffondi su di me un lieto rumore col passare del tempo,Signore, / tieni conto delle tue benedizioni. / Siamo stufi di essere trascinati di qua e di là, / crolliamo tutti."
Stanco, come da una settimana a questa aprte, vi saluto!
A risentirci!

lunedì 22 settembre 2008

Poche, piccole riflessioni sul primo giorno di università



Primo giorno di università… L Questa faccina può
spigare molto? Beh, credo può già rendere l’idea!

Ok, i prof non mi sono piaciuti assai…

La struttura non sembra neanche uno splendore. Certo, non ci
insegnano in una catapecchia!

E poi l’uso dei mezzi in città e la fortuna di riuscire a
trovare la coincidenza dei pullman…

Insomma, ho mal di testa, mi sono arrivato in campagna verso
le 5 e 20 e ho fame, visto che non mangio dalle 6 e 30 di stamattina. Ma non è
fame, neanche… forse! Bo!

… O è sonno o è piccio! Hehe.

A risentirci

sabato 20 settembre 2008

Parti Jack... che tra un po' parto io per l'università (a Taranto)

La settimana scorsa giustamente non ho pubblicato una canzone e credo che questa settimana si dovrebbe ritornare a una canzone non dance...Tuttavia, per non rendere troppo traumatico il passaggio, per questa settimana pubblico una canzone molto movimentata, che non so di che anno è, ma può essere anche anni '60!
"Hit the road Jack!", sì è famosa ed è cantata dal grande Ray Charles!
La traduzione è questa: "(Parti Jack e non tornare più, più, più, più) / (Parti Jack
e non tornare più) / Che hai detto? / (Parti Jack e non tornare più, più, più,
più) / (Parti Jack e non tornare più) / Woah donna o donna non trattarmi così
male / sei la più cattiva tardona (ndt: tardona non è dispregiativo) / che io abbia mai visto / suppongo
che, se tu dici così / dovrò impacchettare le mie cose ed andare. (Esatto) / Ora
piccola, ascolta piccola, non trattarmi in questo modo / perché un giorno sarò
di nuovo in piedi sulle mie gambe / (non mi importa se lo fai perché è palese)
/ (che non hai soldi perché sei un buono a nulla) / beh suppongo che, se tu
dici così / dovrò impacchettare le mie cose ed andare. (Esatto) / Mi stai
prendendo in giro? / (non tornare mai più) / cosa stai cercando di farmi? / (non
tornare mai più) / io non ti ho capito / (non tornare mai più) / non puoi
pensare davvero questo / (non tornare mai più) / Oh, dai piccola, per favore / (non
tornare mai più) / cosa stai cercando di farmi? / (non tornare mai più) / Oh,
non trattarmi così /(non tornare mai più)".
Ok, non è un granchè, ma l'ho pubblicato... giusto per farlo!
Per quanto riguarda il video, eccolo qui (naturalmente non c'è un videdo originale!):




http://it.youtube.com/watch?v=Q8Tiz6INF7I
Piaciuta? Per quanto riguarda me, è da assai che la cercavo... e, epr informazione, non è vedendo "Titanic" che l'ho scoperta!
A risentirci!



mercoledì 17 settembre 2008

Sono tornato.



Sono tornato. Cosa
era successo? E' morto il mio bisnonno. Ora, sicuramente, sta meglio: soffriva
troppo su questa Terra!
Va bene, sembrano toni troppo idilliaci...
Per ciò che riguarda oggi, volevo semplicemente riportare tre poesie (non da
morto!).

"Rosso e azzurro"
Ho atteso che vi alzaste,
colori dell'amore,
e ora svelate un'infanzia di cielo.
Porge la rosa più bella sognata.


"Ombra"
Uomo che speri senza pace,
stanca ombra nella luce polverosa,
l'ultimo caldo se ne andrà a momenti
e vagherai indistinto.

"Comunque,
ti amerò"



Potessi
dirti indiscriminatamente


Ciò
che davvero sento e provo


Per
te, incurante del conseguente


Tuo
stupore, ma consapevole che quel che covo


Può
essere finalmente da te ricambiato


Dopo
che queste parole t’ho dedicato.



Il
peso da tempo nei miei aggrovigliati pensieri


Ingombrava
la mia mente e interi pomeriggi


Scuotevo
la testa e tentavo con forestieri


Brogli
e trucchi che tutto pareggi


Le mie
fantasie con la dura realtà,


Che
tutto ammazza, anche la tua beltà.



E
scrivendo oggi queste amare frasi


E
spero e m’auguro che la mia pace possa trovare


Ma,
soprattutto, che nel peggior dei casi,


Dalla
tua amicizia non mi debba separare


Perché
non sopporterebbe la anima mia


Di
perdere quest’amicizia che m’ha portato alla pazzia.



Che ve ne pare?
Spero vi siano piaciute… No, non ve lo dirò chi le ha scritte!

A risentirci!




venerdì 12 settembre 2008

mercoledì 10 settembre 2008

Un giorno in più verso... dove?



Poteva essere oggi la fine del mondo e la fine della nostra
vita… eppure (menomale!) non è stato così. Il Cern di Ginevra oggi avrebbe
voluto ricreare il primo istante dopo il Big Bang. Il rischio era creare un
buco nero, che per quanto ne sappiamo noi fino ad ora, avrebbe potuto
risucchiare la Terra e postarla chissà dove! Roba da fantascienza? Oggi può
sembrare, in futuro al scienza non si fermerà.

Oggi si è fermata, non mi sono informato bene perché, ma gli
scienziati alo Cern hanno comunque proseguito con altri esperimenti. La fine
può essere vicina! … Ok, ora stavo scherzando!

Comunque, ieri si sono celebrati i 10 anni dalla scomparsa
di Lucio Battisti, mentre oggi agbgiungo un anno in più io verso la fine: compio
19 anni (e non è un caso che abbia pubblicato l’intervento oggi).

Proprio in occasione del decimo anniversario della morte di
Battisti, non posso che fare una cosa piuttosto banale: postare un testo suo
(non è affatto banale!). La riconoscete?

In un mondo che / non ci vuole più / il mio canto libero sei
tu / E l'immensità / si apre intorno a noi / al di là del limite degli occhi
tuoi / Nasce il sentimento / nasce in mezzo al pianto / e s'innalza / altissimo
e va / e vola sulle accuse della gente / a tutti i suoi retaggi indifferente / sorretto
da un anelito d'amore / di vero amore / In un mondo che / prigioniero è / respiriamo
liberi / io e te / (Pietre un giorno case / ricoperte dalle rose selvatiche / rivivono
/ ci chiamano / Boschi abbandonati / e perciò sopravvissuti vergini / si aprono
/ ci abbracciano) / E la verità / si offre nuda a noi / e limpida è l'immagine /
ormai / Nuove sensazioni / giovani emozioni / si esprimono purissime / in noi.
/ La veste dei fantasmi del passato / cadendo lascia il quadro immacolato / e
s'alza un vento tiepido d'amore / di vero amore / E riscopro te / dolce
compagna che / non sai domandare ma sai / che ovunque andrai / al fianco tuo mi
avrai / se tu lo vuoi / Nuove sensazioni / giovani emozioni / si esprimono
purissime / in noi.

Era “Il mio canto libero”, una canzone d’amore… Va be’, per
lui, per oggi, mi sono sacrificato. C’è da dire, in effetti, che questa canzone
viene anche usata durante manifestazioni religiose, sapete cose tipo la
libertà, la pace…

Il testo rimane, però, sempre bellissimo.

Per oggi, non ho più molto da dire (non è che ultimamente in
generale abbia di più da dire!). E quindi…

A risentirci!

sabato 6 settembre 2008

L'amore corrotto (non mio, dei Soft Cell!)



Prima di tutto, consiglierei di leggere l’intervento di ieri
che si trova alla fine di questo intervento… Mi era scaduto l’abbonamento a Internet
ieri e non l’ho rinnovato.

Bene, fatto? Ok, passiamo a oggi! Un altro sabato all’insegna
della disco anni ’70 – ’80… Ora decido cosa postare… Per la cronaca (nel
frattempo che mi decido), ieri sera non ho preso il sonnifero ma abbiamo
trovato una soluzione “comoda” per noi…

Va bene, dai, ci sono. Propongo per oggi “Tainted love”, che
in origine fu proposta da una certa Gloria Jones (1964!), ma che fu portata al
successo negli anni ’80 dal duo britannico Soft Cell.

La traduzione di questa canzone non è un granchè (o almeno a
me non piace perché parla d’amore, e più precisamente di un “amore corrotto”).

Il video che vi propongo ora è appunto dei Soft Cell:

http://it.youtube.com/watch?v=MCS73XQxy80


Spero vi sia piaciuta…

A risentirci!

venerdì 5 settembre


Avevo già detto che non avrei più sempre pubblicato un testo
“intelligente”. Ed ecco che per questa settimana non lo faccio. Però volevo un
po’ dire tutti gli eventi che mi sono accaduti questa settimana.

È stata una settimana abbastanza piena. Iniziamo da sabato
sera quando c’era l’occasione di andare in discoteca: mia madre non voleva
tanto sia perché era lontano sia perché l’orario di rientro (le 5) era
eccessivo. Alla fine l’ho spuntata, aiutato anche dai cugini di mia madre che
si trovavano lì quella sera. Quella sera, però, non siamo andati più in
discoteca.

Domenica sera, invece, è stato bello perché siamo usciti
fuori Martina: è stata una bella serata. Ci siamo ritirati alle 3 e mezza!

Lunedì mattina (alle 6) mio padre voleva che andassi con lui
a Taranto per finire l’iscrizione all’Università. Ho detto che avevo troppo
sonno, lui si è arrabbiato ma almeno ho potuto dormire quella mattina. Ah, non
so se l’avevo già scritto, comunque ho deciso che per quest’anno andrò a
studiare a Taranto Economia Aziendale. Già, quante congetture da gennaio e alla
fine eccomi a Taranto…

Lunedì pomeriggio, poi, mio padre mi ha portato in campagna
per scoprire i grappoli dell’uva per migliorarne la maturazione.

Martedì mattina (alzato alle 6!) sono partito per Taranto.
Sì, lo so, non è lontanissima Taranto, ma mi sono alzato presto perché mio
padre va a lavorare presto e io mi dovevo adeguare (ed è meglio adeguarsi
perché se noi lui inizia a parlare e parlare e in questo periodo l’ultima cosa
che voglio sentire è sentirmi qualcuno sempre nelle orecchie). La cosa più
sconcertante della giornata è stata apprendere che il 22 o 23 c’è il primo
incontro all’Università! Che p***e! Ah, e poi martedì pomeriggio ha grandinato
e piovuto e l’uva si è rovinata. Io (malignamente) sono felice perché mio nonno
no era d’accordo a scoprire i grappoli, ma mio padre ci ha portati lì perché
non sopporta l’idea che io e mio fratello stiamo senza far niente.

Mercoledì, invece, è stata giornata nera perché il bisnonno
ha iniziato a dare di matto dalla notte e io ho iniziato a dormire malissimo.

Ieri, sempre il bisnonno, è stato tutta la notte a gridare e
la mattina per disperazione ho fatto un po’ di corsa nel cortile di campagna
pur di non sentirlo (ma si sentiva comunque… Chissà cosa pensano i vicini,
visto che la loro campagna è attaccata alla nostra!).

Stanotte è stata davvero insonne: ieri sera c’erano i miei
zii a mangiare e la sera è passata piacevolmente, la stanchezza c’era, però ho
deciso che, visto che il bisnonno avrebbe chiamato tutta la notte, di ritardare
l’ora di “cercare” di dormire, vedendomi la Tv (proprio come avevo fatto
mercoledì notte, vedendo Matrix, che amarezza!). A mezzanotte e 15 ho staccato
la Tv ma all’una, ancora in dormiveglia, sono stato svegliato di sobbalzo! Un’impresa
cercare di riprendere sonno, dopo molto ci sono riuscito ma è stato un sonno
molto leggero è spesso (ogni mezz’ora circa) interrotto.

Stamattina mi sono alzato tutto schizzato. Noi gli diamo i
sonniferi, ma non gli fanno effetto! Stanotte ho deciso che me lo prenderò io,
e non scherzo!

Che mondo capovolto!

A risentirci.