sabato 17 gennaio 2009

Sunshine reggae

Come non avevo previsto, c’è stato un miracolo e ora il pc mi funziona tranquillamente.Stasera c’è da dire che sono molto triste.. E’ una tristezza che non proviene da niente e da nessuno… Mi sento solo triste e apatico… Non voglio uscire, non voglio parlare, alzarmi dalla sedia… Ma tanto lo so che uscirò tranquillamente, parlerò, e, naturalmente, mi alzerò anche da questa sedia.

Ieri  ho fatto il primo esame: diritto privato. Il voto (o punteggio, come volete voi lo chiamate) è stato 18. Non è tanto, né poco ma io sono comunque deluso da me steso: potevo andare meglio. Ma ormai questo è il voto verbalizzato!

Questo fatto del 18 , però, non è uno dei fattori di questa mia tristezza.

Passando alla canzone di oggi, porto un po’ di allegria almeno a voi. “Sunshine reggae” fu pubblicata nel 1983 e parla di regalare allegria… La traduzione è piccola e semplice da fare. A me non va proprio.

Il video è qui sotto.







E' una bella canzone! E con questa vi lascio e vi saluto.

A presto!

giovedì 15 gennaio 2009

Sospensione dello space

Carissimi lettori,
il mio pc mi ha abbandonato e io lo affiderò all'assistenza... Siccome già so che l'assistenza se lo terrà per un periodo interminabile, vi annuncio che da oggi sospendo la pubblicazione di interventi, salvo miracoli del pc o almenochè una mia amica ogni tanto non mi faccia allacciare i rapporti con il mondo e anche con voi.
Si sa, però che non ci saranno che interventi sporadici... E allora prima di chiudere tutto, anche se non necessariamente si interromperà tutto oggi, volevo mettere un'ultima triste canzone che va bene sia per l'appuntamento del testo che per quello del sabato: "Hey Jude" dei Beatles.
"Hey Jude, non peggiorare le cose:
/  prendi una canzone triste e rendila migliore.
/ Ricordati di riporla nel tuo cuore
/ e poi comincia a migliorarla.
/ Hey Jude, non essere dispiaciuto:
/ tu sei fatto per uscire e per stare con lei.
/ Nel momento in cui la lasci penetrare attraverso la tua pelle
/ puoi iniziare a migliorarla.
/ Ed ogni qualvolta provi dolore
/ hey Jude, fermati:
/ non portare il peso del mondo sulle tue spalle.
/ Per quanto tu ben sai che è stupido
/ e che c'è chi ne fa motivo d'orgoglio
/ rendendo il proprio mondo un pò più distaccato.
/ Hey Jude, non abbattermi:
/ tu l'hai trovata, ora vai e prendila.
/ Ricordati di riporla nel tuo cuore,
/ e poi comincia a migliorarla.
/ Quindi, lasciala uscire ed entrare, / hey Jude, incomincia:
/ tu stai aspettando qualcuno con cui esibirti.
/ E non sai che sei proprio tu,
/ hey Jude, tu lo farai:
/ la spinta di cui hai bisogno è sulle tue spalle.
/ Hey Jude, non peggiorare le cose:
/ prendi una canzone triste e rendila migliore.
/ Ricordati di lasciarla nel tuo cuore
/ e poi comincia a migliorarla."
Dopo Yesterday e Let it be, questa è la mia terza canzone preferita dei Beatles.
Ed eccovi qui il video:
http://it.youtube.com/watch?v=BD3ovfZXO5Q
Non so se è il video giusto e non posso manco controllare. Al massimo aggiungete un commento voi e mettete il link migliore.
Mi mancherà Internet e tutto ciò che comporta!
A presto (si spera)!


domenica 11 gennaio 2009

Momento di... noietà (felicità e noia)

Oggi voglio scrivere senza che abbia qualcosa in particolare da dire. Scrivo perchè mi sento felice. E non so perchè sono felice.
Magari questa può essere una felicità che cela una preoccupazione o un qualcosa di più interiore che non capisco... Fatto sta che non mi sento "normale" come gli altri giorni!
Sono passati 20 secondi ad osservare lo schermo bianco della pagina su cui dovrei lasciare qualche parola, quella parola che non mi viene.
Leggendo il libro "La solitudine dei numeri primi", ho letto come due amici passassero ore intere nei pomeriggi stando solo insieme senza il bisogno di cambiarsi qualche parola. La presenza faceva tutto. Avete mai provato?
No, sicuramente non si può fare su questo space. Non avrebbe senso. I silenzi esistono già quando non scrivo.
Eppure vedendo lo schermo mi viene di rimanere a fissarlo, sapendo che c'è una pagina che voglio riempire non so di cosa....
Mi sa proprio che ora continuerò a chattare e inizierò a sentire musica che canterò a squarciagola (se mio fratello se ne va dalla camera!).
A presto!

sabato 10 gennaio 2009

Simon says

Oggi pomeriggio mi sono proprio messo d'impegno ed ho aggiornato le canzoni di inizio schermata. Non penso vi dovrei raccomandare qualche canzone in particolare, visto che mi piacciono tutte. Lascio, dunque, a voi lettori la scelta di tutte quelle canzoni che vorrete sentire.
Ma dal nuovo passiamo all'"antico": la nostra bellissima canzone anni '80. Per la precisione, questa canzone è del 1968 di un gruppo che pochissimi proprio possono conoscere, ma la cui canzone, almeno in versione italiana, è conosciutissima. Io vi propongo oggi la versione originale: "Simon says" dei 1910 Fruitgum Co.





Avete certamente capito qual è la versione italiana: Il ballo del Simone di Simone e i Notturni. E con questa potete leggere anche la traduzione.
Piaciuta? Non mi dite che siete rimasrti delusi, perchè è una canzone molto allegra!
Al massimo consolatevi con un po' di hip-hop!
A presto!

venerdì 9 gennaio 2009

Stanza grigia



Almeno un appuntamento a settimana lo voglio scrivere per dire "ci sono anche io!". Ieri ero molto triste. Ho finito di leggere "La solitudine dei numeri primi" di Paolo Giordano. Sono stato molto male. La causa è probabilmente l'essermi calato perfettamente nei panni di Mattia e Alice, i due protagonisti. Se ho qualcosa in comune con loro? Penso di sì, ma non voglio parlarne oggi!

Piuttosto, sempre in tema di solitudine, voglio proporvi questa canzone di Damien Rice "Grey room". Eccovi la traduzione che ho trovato:

Beh, sono stato qui prima d'ora / seduto sul pavimento di questa stanza grigia / dove resto tutto il giorno / non mangio, ma gioco con questo cibo grigio, grigio. / Desolé, se qualcuno sta pregando allora potrei anche scappare / Desolé, anche se urlo non riesco ad urlare così forte. / Sono di nuovo tutto solo / di nuovo che striscio verso casa / di nuovo attaccato al telefono. / Beh sono stato qui prima d'ora / seduto sul pavimento con l'umore grigio grigio / dove resto tutta la notte / e tutto quello che scrivo è un canto grigio grigio. / Perciò prega per me bambina, solo un pochino / perchè io possa scappare / prega per me bambina / per ora basta anche un sorriso. / Perchè sono di nuovo tutto solo / di nuovo che striscio verso casa / di nuovo attaccato al telefono. / Sei ancora disposta ad essere la mia porta aperta? / Sei ancora disposta ad essere la mia spiaggia sabbiosa? / Sei ancora disposta ad attraversare il mio ponte in questa tempesta? / Sei ancora disposta a riscaldarmi? / Se spremo la mia uva e bevo il mio vino / perchè se spremo la mia uva e bevo il mio vino / o perchè nulla è perduto, è solo congelato sotto la brina / ed è ora di apertura, non c'è nessuno in linea. / Ma ci sono ancora io per diventare la tua porta aperta / Ci sono ancora io per diventare la tua spiaggia sabbiosa / Ci sono ancora io per attraversare il tuo ponte in questa tempesta / Ci sono ancora io per tenerti al caldo. / Più al caldo del caldo."

E' una canzone che parla esplicitamente di solitudine, una solitudine triste, di quelle che vengono subito dopo un litigio, di quelle che magari dopo ti ci abitui e passano, ma subito fanno un male che ti sembra che non puoi più uscirci. Sicurmaente i versi alla prima strofa sono quelli che ti immettono più immediatamente nel cuore del problema vissuto dall'autoree colpiscono tantissimo la strofa posta verso la fine: "Sei ancora disposta ad essere la mia porta aperta? / Sei ancora disposta ad essere la mia spiaggia sabbiosa? / Sei ancora disposta ad attraversare il mio ponte in questa tempesta? / Sei ancora disposta a riscaldarmi?".

Vi ritenete di essere amici di qualcuno? Bene, ponetevi quelle quattro domande. Siete la sua (dell'amico/a) porta aperta? Quando lui/lei ha bisogno vi fate subito avanti per aiutarlo e consolarlo?

Siete disposti sempre a essere la loro spiaggia sabbiosa? Siete un per lui/lei un punto di riferimento morbido e accogliente qualora egli naufraga?


Siete disposti ad attraversare il suo ponte nella tempesta? Nonostante le intemperie, i malintesi e le incomprensioni, riuscite ad amare comunque quella persona?

E siete disposti a scaldarlo/a? Sempre?

Con queste quattro domande belle impegnative, penso la chiave di volta di un'amicizia, vi lascio e rispondete tranquillamente, non per forza lasciando commenti, visto che non sembra ci sia l'abitudine su questo space...

A presto!





sabato 3 gennaio 2009

Foreign affair

Se vi dicessi Mike Oldfield cosa vi verrebbe in mente? Moonlight
shadow, Yippie (perchè quella canzone li ricoda un po')... Per ora
niente più. Ma ecco che stasera vi propongo un altro successo di questo
cantante: "Foreign affair". La traduzione non mi piaceva tantissimo,
poi voi siete liberi dio cercarla (è facile da trovare!).
E qui sotto eccovi il video:





E' anche per avere una nuova immagine di Mike Oldfield! Buon week-emd!
A presto!