venerdì 27 agosto 2010

Un altro modo di morire



Avete mai sentito parlare di “overshot day”? Non ricordo se ve ne ho già parlato, ma per questa espressione si intende il giorno in cui la Terra è stata sfruttata al massimo delle sue risorse, in rapporto alla sua popolazione, in base alle stime per quell’anno per uno sviluppo sostenibile. Potete dire roba da ambientalisti, ma è una questione, a mio parere, seria! Fatto sta che mentre l’anno scorso l’overshoot day cadde verso al fine di settembre (se non erro), quest’anno è caduto la settimana scorsa. E non c’è molto di che andare fieri.

Il caso ha voluto che lunedì mi imbattessi nella nuova canzone dei Disturbed, un gruppo rock / metal americano. Il titolo è “Another way to die” e sia il testo che il video parlano appunto della “malattia” della nostra Madre Terra. La traduzione l’ho fatta io.

“L’appagamento delle nostre vite / ha gettato un’ombra sul nostro mondo. / L’attaccamento alle nostre avidità / ci ha traditi tutti. / Una condizione apocalittica / rivelerà maggiori distruzioni. / La Madre Terra ci mostrerà il suo aspetto più oscuro / e farà una strage. / E’ solo un altro modo di morire. / C’è un’altra motivo. /  Sai, dovremmo accorgercene che sta arrivando. / Non possiamo negare che le conseguenze ci saranno rivelate in tempo. / I ghiacciai si sciolgono mentre inquiniamo il cielo. / Un segno di devastazione sta arrivando. / Non abbiamo bisogno di un altro modo di morire. / Possiamo cambiare idea (pentirci) in tempo? / La bomba a orologeria sta ticchettando e nessuno la sta sentendo. / Il nostro futuro sta scomparendo. / C’è qualche possibilità di salvarci? /  Inoltre, distruggiamo il mondo che amiamo / e milioni di persone grida per essere salvata. / La nostra infinità maniacale avidità / ci lascia senza altro modo di morire. / Possiamo cambiare idea (pentirci) in tempo? / L’ingordigia e la fame ci porteranno alla morte / Un
sentiero che non penso seguiremo. / L’agenda nera è radicata nelle bugie. / Possiamo cambiare idea (pentirci) in tempo? / Le specie si estinguono proprio davanti ai nostri occhi / in un mondo dove loro non riescono a sopravvivere / lasciati con un altro modo di morire.  / Siamo morti dentro?”

Apocalittica? Eccessivamente catastrofista? Secondo me, piuttosto realistica nel giro di pochi anni! Presto per sopravvivere dovremo essere diffidenti gli uni degli altri e iniziare a farci guerra per un minimo pretesto, solo per garantire ai nostri figli un tozzo di pane per quel giorno e sperare di sopravvivere il giorno dopo. No, questa non è un’assurdità, sarà il futuro se questo mondo non si dà una calmata e non inizia a collaborare e ragionare su tutto.

In questi giorni si parla di eticità nella politica, mentre tra fine del 2009 e l’inizio del 2010 si è parlata di economia etica. Ma quando si inizierà a parlare di etica nei rapporti e nelle relazioni. Non solo quella professionale,
che finisce dopo le otto ore di lavoro, ma un’etica che porti al rispetto dell’uomo, del prossimo e della natura.

Che io sia sognatore me lo dico spesso, ma se partiamo dal nostro piccolo da ora e trasmettiamo questo “senso civico” agli altri, piccoli effetti benefici potremmo vederli. Il passaparola non è uno scherzo e anche vederci sentiti solo da due persone potremmo cambiare molto!

Umore del giorno: ancora estasiato dalla nuova canzone di Robbie Williams, la settimana prossima su questo space!

E il tempo va…

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