lunedì 8 febbraio 2010

Il ritratto di Dorian Gray



E oggi ho finito di leggere un altro libro.  Ma questo è durato più di 3 ore come ieri. La
vera ragione per cui ho letto “Il ritratto di Dorian Gray” era per criticare il
relativo film, uscito pochi mesi fa nei cinema.

Il mio parere sul libro? Molti saranno in disaccordo con me,
ma io ho trovato il libro a tratti noioso e, in generale, mi ha deluso.

Ma, come sempre, ho trovato delle frasi o dei periodi
particolarmente belle, che voglio condividere.

“Nella lotta
selvaggia per l'esistenza, cerchiamo di avere qualcosa di durevole e perciò ci
riempiamo la mente di cose inutili e di fatti, sperando stupidamente di
mantenere la nostra posizione. L'uomo che sa tutto: ecco l'ideale moderno. E la
mente dell'uomo che sa tutto è una cosa terribile. È come un negozio di
cianfrusaglie, pieno di polvere e di mostruosità, dove ogni cosa ha un prezzo
superiore di quel che vale.”

“Lo scopo della vita
è lo sviluppo di noi stessi. La perfetta realizzazione della nostra natura:
questa è la ragione della nostra esistenza. Oggi l'uomo ha paura di sé. Ha
dimenticato il più elevato di tutti i doveri, il dovere che ciascuno di noi ha
nei confronti di se stesso.”

“Così aveva cominciato a vivisezionare se stesso, ed era
finito col vivisezionare gli altri. La vita umana – questa gli pareva l’unica
cosa che valesse la pena investigare. Paragonato ad essa il resto non aveva
valore. Vero, guardare la vita nel suo curioso crogiolo di dolore e piacere
significava non proteggere il volto con una maschera di vetro, né impedire che i
vapori sulfurei turbassero la mente e intorbidissero l’immaginazione con
fantasie mostruose e sogni deformi. Vi erano veleni così sottili che per
conoscerne le proprietà bisognava intossicarsene, malattie così strane che per
comprenderne la natura era necessario soffrirne. Eppure, che grande ricompensa
se ne riceveva! Come divenatava meraviglioso il mondo intero! Osservare la
bizzarra, dura logica delle passioni, la screziata vita emotiva dell’intelletto
– seguire dove si incontravano e si allontanavano, cogliere il momento dell’unisono
e quello della dissonanza – questo era il vero piacere. Non importava a qauale
prezzo. Non si pagava mai troppo per le sensazioni.”

“Mondi interi dovranno soffrire perché il fiore più umile
potesse sbocciare.”

“L’esperienza non ha alcun valore etico, è solo il nome che
gli uomini danno ai propri errori.”

“Curare l’anima coi sensi, e i sensi con l’anima.”

“[L’insincerità] è semplicemente un metodo grazie aol quale
possiamo moltiplicare le nostre personalità.”

“«Tu cosa sei?» «Definire è limitare»”

Non penso che queste frasi siano molto da commentare anche perché
magari le mie impressioni possono essere diverse da altri che hanno letto il
libro.

Umore del giorno: in attesa del prossimo libro da “divorare”

E il tempo va…

Nessun commento:

Posta un commento