giovedì 12 febbraio 2009

Tecnicamente in una ditattura!



In questi giorni sono stato molto preso da Facebook, tanto
da passare gli interi pomeriggi su di esso.

Ora ancora non sono le 5 e, quindi, non sono collegato e non
ho alcuna distrazione.

Però è anche vero che oggi sento proprio il bisogno di
parlare. Il tutto nasce dal tg. Mentre lo ascoltavo, sentivo parlare di
cambiare la Costituzione
e leggi personali e poi un’affermazione “non siamo in una dittatura”. Al che ho
iniziato a pensare: effettivamente, il fatto che Berlusconi abbia la
maggioranza in Parlamento (nessun pensiero di cospirazione a riguardo) gli sta
permettendo di fare tante leggi che vadano bene a lui e il fatto che non ci sia
una ferma opposizione solida e compatta non fa che accrescere il suo potere.

Ma proviamo a vederla da un altro punto di vista: se oggi al
potere ci fosse Veltroni del PD al governo le sue scelte sarebbero state
fortemente criticate da quella che oggi è la maggioranza e avrebbero fatto
parlare di incapacità del governo a far fronte alle esigenze degli italiani e
di vera e propria incompetenza.

Bene, torniamo alla realtà. Cosa sta facendo il governo
Berlusconi per far fronte alla crisi economica? Un bonus per la  rottamazione delle auto e per la
ristrutturazione completa della casa. Non un granchè. E, a ben pensarci, chi in
un momento abbastanza grigio decide di cambiarsi la macchina se non riesce a
tirare avanti per sé e la sua famiglia? Come si può vedere neanche il governo
attuale è capace di rispondere alle esigenze del popolo italiano. Ma sapete
quale è la differenza tra la situazione attuale e l’ipotesi che ci sia stato
Veltroni al governo? Nessuna! Si dimostrano entrambi inefficaci a sostenerci.

Ma a favore di Berlusconi gioca il fatto che l’opposizione
non è abbastanza compatta per scendere in piazza e così il nostro “caro”
premier può fare ciò che vuole, nascondendo ciò che fa di utile per lui e di
dannoso per noi e lasciandoci in una situazione tecnica dittatura! Mascherata,
comunque, dalla presenza di tutte le figure istituzionali che “hanno i propri
pieni poteri”.

Ecco in cosa viviamo noi cari lettori: in una dittatura che
ancora non è arrivata alla piena censura e allo spiegamento delle bande di
squadristi… Ma può essere che ci arriveremo presto! Presto, appena un po’ tutti
ci rendiamo conto che il periodo della Repubblica è terminato e il futuro
nostro è… nero!

Non ho quasi mai voluto schierarmi politicamente sul mio
space e non lo farò neanche oggi. Chi mi conosce di persona sa quale è la mia
corrente di pensiero. Ma qui ho solo voluto dire che è arrivata l’ora di
svegliarsi e vedere in faccia la realtà.

Un piccolo pensiero volevo rivolgerlo anche al caso di
Eluana Englaro: che senso ha lasciare una persona con un cuore che batte e dei
polmoni che pompano se il cervello non potrà mia più funzionare? Lei non è cosciente
di niente né lo sarà mai più, perché si ostinano a lasciare che la carne debba
lentamente disintegrarsi giorno dopo giorno perché la tecnologia permette di
far pompare i polmoni e permette al circolo sanguigno di fare il suo giro ? Una
volta non esistevano di tali tecnologie e la gente moriva. Era un grande
dolore, ma il cervello non funzionava più e una volta che lui non dà più
comandi, chi vuoi che gli dica al corpo di funzionare? Dio! Ok, c’è Dio ma se
il cervello non funziona, non funziona e basta.

Per carità, è sempre una vita che scompare e non è facile
decidere e accettarlo, ma se la volontà di quella ragazza fu espressa tempo
addietro e lei stessa disse che se fosse caduta in coma avrebbe voluto che le
staccassero la spina, perché non accettare le cose?! E’ una specie di forma di
suicidio voluto (dal paziente) e omicidio procurato (da chi “stacca la spina”)
e l’omicidio è un reato.

Ma non ha senso una vita di cui non si è coscienti!

Domenica scorsa, durante l’omelia, il sacerdote dice che non
è ammissibile dire “che senso ha una vita così”, ma, secondo me, quella è una
vita non-vita!

Se mi trovo io in quelle situazioni staccate la spina!!!

Eheh (non scherzavo comunque in quella frase di sopra). Sono
cosciente di ciò che dico e voglio davvero che se in futuro non sarò capace di
poter più vivere mi venga tagliato tutto.

Non so fino a che punto varrà una tale dichiarazione se
intanto passerà una legge che non darà valore alla mia scelta personale di come
vivere. Ma, detto tra noi, io voglio che così sia di me.

Mi sto accorgendo di scrivere molto e sono davvero indeciso
se scrivere altro…

No, va bene, per oggi basta. Domani aggiungerò un intervento
con un testo di canzone che ho scoperto pochi giorni prima che si rompesse il
pc.

A presto!

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