lunedì 29 settembre 2008

Sono in vena di impegnarmi a scrivere... ma, alla fine, mi sa che...




L'altro giorno ho sfogliato un po' i titoli degli interventi più vecchi del mio space e, man mano che gli interventi si avvicinano a oggi, ho notato che questi assumono una periodicità e un contenuto sempre più rigidi, anche privi di qualche fantasia... Vorrei portare una ventata di freschezza, insomma!
... Non ho tante idee su come ricominciare, però vorrei ritornare alle origini. Riconosco che quello era un periodo piuttosto infelice (e gli interventi tristi sono circa il 90%!), però c'è anche da dire che non è che la fortuna mi abbia mai favorito tanto... Certo, a parte il fatto che fino ad ora, grazie a Dio, sono vivo e di questo non mi posso lamentare!
Tanto per cominciare, però, ora che ci penso.... Oggi, nel pullman, mentre tornavo a casa ho pensato: perchè le persone nel pullman o in treno scrivono? Che cosa scrivono? Non ci sono certo grandi fonti di ispirazione in un posto così scarno? Forse ripensano alla giornata avuta e poi riportano tutto su un diario (o sullo space). Ma che significato assume questo? Che senso ha?
Sorge, allora, la questione: tu perchè scrivi? Scrivo perchè mi va, perchè voglio scrivere, perchè c'è una vocina in me che si vuole far sentire. Da chi? Non lo so, forse da me stesso! E' questo un posto in cui io, mettendomi davanti a una tastiera e un pc, lontano da distrazioni, scrivo ciò che la vocina mi farfuglia. E poi, non mi importa se qualcuno legge (anche se dubito che quel qualcuno esista! Sì, esistono i modi per saperlo se c'è... ma non mi importa, anche perchè non so come farlo).
Perchè quindi scrivono? Per le stesse mie ragioni? O c'è qualcosa più interiormente che gli chiede di fermarsi da questi quotidiani ritmi frenetici e riprendere il contato con se stessi? Leggevo che il nostro cervello, in effetti, ancora no riesce a capacitarsi e capacitarci che, per quanto lo si possa stimolare, non può andare oltre certi limiti. Non vorrei, sicuramente, cominciare a parlare dell’inizio del linguaggio, ma ammetto che è strano come molte persone, in pullman o in treno, possano, dal nulla, iniziare a scrivere e… forse lo fanno per passare il tempo? Sì, ma perché non un Sudoku o un giochino d’enigmistica? Volete sapere io che faccio nel pullman? Niente! Penso a come vorrei vivere, a come vorrei che fosse questa (relativamente) breve esistenza che oggi è condizionata da troppe cose, quando, invece,  potremmo vivere in una sorta di Giardino dell’Eden. Dante Alighieri in una sua opera, il “De Monarchia”, disse che ci vorrebbe una monarchia con un re che possiede tutte le cose del mondo, in modo tale che il popolo non abbia cupidigia e non ci siano guerre e sia garantita, così, la pace e la giustizia. Effettivamente, oggi, viviamo in un mondo con molte più problematiche di allora: esauribilità dei combustibili, religioni in contrasto, idee politiche in contrasto, persone (troppe) che muoiono di fame e sete, ecc. E l’idea di Dante allora potrebbe rivelarsi un po’ fuori luogo, utopica, addirittura! Ma lo spunto iniziale, l’idea di separaci del superfluo, almeno, non sarebbe tanto irrealizzabile… Anche se, io stesso, “parlo bene e razzolo male, perchè sarei al primo a non voler rinunciare al pc, ad esempio, o ad Internet. Le persone del ‘300 ce la facevano… Io no! Io sono diverso (hehe)! Ed ecco, che alla fine mi rendo conto di aver scritto anche oggi una fesseria, invece di scrivere qualcosa di costruttivo E dire che ce la volevo mettere tutta! Orami ho scritto, ed è peccato cancellare, anche perchè non ledo nessuno (… a buon intenditore poche parole!).
A risentirci!


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