giovedì 1 luglio 2010

L’Italia allo specchio



Ieri sera, in attesa di prendere sonno, mi ricordai che avevo detto che il 29 avrei pubblicato che assumeva particolare importanza in quel giorno. Bene, me ne ero completamente scordato mercoledì! E non voglio posticiparlo a oggi, perché ieri pomeriggio trovai un bellissimo intervento sul blog di Beppe Grillo che voglio riportare qui. La poesia prevista per il 29 la spostiamo alla settimana prossima.

Titolo del brano che riporto è “L’Italia allo specchio”.

“Dell'Utri è stato condannato a 7 anni in appello, è da tempo senatore per non finire in galera (nominato dallo psiconano e non eletto dai cittadini). Il prossimo grado di giudizio (la Cassazione) non deciderà nel merito, ma solo nella forma. Quindi, nel merito, Dell'Utri è colpevole secondo la Giustizia italiana. Se Dell'Utri rimane in libertà e percepisce lo stipendio e i benefit da parlamentare e il popolo italiano non fa una piega, allora ha ragione Marcello, fondatore, allenatore e suggeritore di Forza Italia, a definire eroe il pluriomicida Mangano. E ha ragione anche Berlusconi a definirci coglioni, e Minchiolini a fare telegiornali sull'assoluzione di Dell'Utri. Per una questione di equità, tutti i carcerati che stanno scontando una pena per condanne fino a 7 anni devono essere rilasciati. Pdl e Pdmenoelle potrebbero organizzare un indulto
estivo
ad hoc come nel 2006, un'altra legge bipartisan ad delinquentes. Alle prossime elezioni si potrà organizzare una riffa con tutti i nomi dei farabutti rimessi in libertà. Gli estratti diventeranno deputati e senatori della Repubblica. Un Parlamento di ex galeotti, un partito trasversale Gratta e Vinci delle Libertà. Una ideale continuazione del Parlamento attuale ripieno di condannati in via definitiva, in primo o secondo grado o indagati. Qual è il grado di sopportazione di questo Paese? C'è un Paese? Qualcuno è rimasto in casa? Un Paese in cui i giornali parlano di legge bavaglio da mesi quando si sono imbavagliati da soli da anni con interviste in ginocchio al "bibliofilo" Dell'Utri, all'"onorevole"
Dell'Utri. Vorrei mandare un messaggio di
solidarietà alla Federazione Nazionale Stampa Italiana: "Restituiteci i soldi delle nostre tasse con cui stampate le balle quotidiane e vergognatevi, pentitevi, mettete un cappello a punta con sopra scritto: "Venduti"". Qualche volta ti domandi se ha senso opporsi al degrado di un popolo (Dell'Utri è solo un sintomo, lo è anche Berlusconi) e cosa fare per risvegliarlo. Ti guardi allo specchio, più vecchio, più incazzato, più disilluso. Pensi a lasciare tutto e andare via. In un Paese civile nel quale un condannato per concorso esterno alla mafia sarebbe allontanato da qualunque carica pubblica. Sarebbe in galera, evitato da tutti. Ricordi Borsellino, che sapeva di essere stato condannato a morte, e ti chiedi chi glielo ha fatto fare. Pensieri così, di chi vede crescere l'indifferenza e l'ignavia degli italiani di fronte a qualunque stupro della democrazia. Gli italiani sono i colpevoli, non tutti, ma la maggioranza assoluta certamente sì. Meritano quello che hanno e forse anche di più.”

La parte che più mi piace di questo intervento di Grillo è l’ultimo paragrafo. Si combatte, ma per cosa? E se si combatte, i cambiamenti sono visibili? Noi abbiamo il diritto al voto, ma ci sono davvero politici che ci rappresentano e che meritano la nostra scelta per rappresentarci all’interno del Paese e a livello internazionale? È per questo che ieri dicevo che se fossi milionario andrei a vivere negli U.S.A.. La situazione lì potrebbe non essere migliore per vari fattori (economici, occupazionali, ecc…), ma può essere peggio di qui?

Questi erano piccole riflessioni che volevo condividere.

Umore del giorno: distrutto dal caldo di Taranto, dove sono andato solo per verbalizzare

E il tempo va…

 

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