mercoledì 26 maggio 2010

Sorriso



Posso all’incirca dire che le lezioni all’università sono finite (me ne mancano altre 4-5 sporadiche). E con queste finisce lo stress di alzarmi presto la mattina per fare avanti e indietro. Per contro, inizia quell’orribile periodo chiamato “sessione d’esami”. Prima di tutto, quel famoso esonero di storia per cui mi preoccupavo molto non l’ho passato. In parte sarà stata anche colpa mia, ma penso che molto abbia condizionato la lunaticità del professore, caratteristica per cui è noto. Sapevo che mette i voti in base all’umore del giorno, ma non mi aspettavo di aver sbagliato così tanto (tra l’altro non ho ancora visto il compito, ma lo voglio fare).

Risultato? Che i miei esami sono: 17 giugno di ragioneria applicata (10 cfu), 18 giugno la famosa storia economica, ora solo come orale (7 cfu), 23 giugno economia degli intermediari finanziari (8 cfu). E, ciliegina sulla torta, il 24 giugno devo essere a Foggia per la prova scritta del concorso all’Istituto zooprofilattico di Puglia e Basilicata. Naturalmente, anche per quest’ultima prova dovrei studiare, quando non lo so!

Abbandoniamo ora questo triste argomento e leggiamo una traduzione interessante. Mi sono imbattutto
casualmente nel testo, mentre la canzone non mi piace. Essa si chiama “Smile” ed è cantata da Ben Dj.


“Se non abbiamo nemmeno il tempo di vivere / allora dove vogliamo andare? / Aspettiamo sempre il domani ma non abbiamo tempo per amare / c'è molto di più di quanto possiamo fare qui / per cambiare il nostro mondo e la nostra vita / se solo ci fermassimo ad ascoltare /come ci sentiamo dentro. / Tutto
ciò di cui abbiamo bisogno oggi è un sorriso / per splendere ancora / perchè abbiamo perso tutto / Penso che noi possiamo trovare un modo / per crescere ancora / così da scambiarci il nostro amore. / E poi non abbiamo il tempo di respirare / in un mondo di bugie / se la gente pensa solo al denaro / chi sa cosa è giusto e cosa è sbagliato / e sembra che non ci sia niente in cui credere / sotto questo cielo nuvoloso / se solo imparassimo a dire mi dispiace / potremo aprire le nostre ali e volare”


Questo è uno di quei testi che esprime i miei pensieri. Corriamo sempre, abbiamo da fare, dobbiamo andare qui e fare così. E ci dimentichiamo delle persone attorno, degli amici, dei parenti e di rivolger loro un sorriso, un semplice sorriso che non costa niente ma significa molto.

In affanno di raggiungere il nostro scopo, perdiamo ogni contatto con la realtà e quando ci fermiamo (se succede), ci sentiamo smarriti e non sappiamo come possiamo essreci ridotti in quello stato. In quel momento, magari, abbiamo bisogno di contatto umano, ma è proprio quel contatto che abbiamo, però, a causa del nostro egoismo.

Ci nascondiamo dietro bugie per sembrare migliori degli altri o per coprire i nostri difetti, ma queste non fanno bene a nessuno. A parte il fatto che prima o poi vengono a galla (o almeno così sembra valere per la
maggior parte), l’autore rileva che creano sfiduacia attorno e ci allontanano ancora di più da questo mondo e dalla realtà. E solo liberandoci di tutta la malignità di questo mondo potremmo davvero “aprire le nostre ali e volare”. Se è possibile? Partiamo da noi, un granello di sabbia nel deserto, ma se quel
granello brilla non potranno non notarlo!


Umore del giorno: non vuole pensare a cosa gli riserva giugno. E per oggi relax quasi totale

E il tempo va....

 

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