domenica 11 ottobre 2009

Padre e figlio



Ieri ero troppo stanco anche per scrivere. Cosa ho fatto? Nel
pomeriggio, ho aiutato mio padre a trasportare delle pietre che in campagna
erano inutili. La mattina sono stato a studiare un po’ di francese. Già, perché
a differenza dell’anno scorso, per ora, ho molta voglia di studiare e togliermi
le centinaia di pagine che devo fare . E, quindi, la mattina a studiare e il
pomeriggio in campagna, mi sono ritirato a pezzi e non avevo forze per niente. Non
sono neanche uscito!

Oggi pomeriggio, invece, ho aiutato mio padre a buttare giù
un albero che dava fastidio a mia madre perché sporcava troppo. Si può dire che
stia iniziando una piccola attività da contadino, ma niente di troppo impegnativo.

E non posso dire che mi dispiaccia, tranne per il fatto che praticamente
mi uccide, in termini di forze. Ma non vorrei che fosse il mio futuro!

E per stasera ecco una canzone anni ’70 (precisamente,
giusto del 1970) con il rapporto padre-figlio. Il mio, notoriamente, non è dei più
felici e anche in questa canzone c’è il dialogo tra padre figlio, dove quest’ultimo
sente il bisogno di andarsene per conquistare indipendenza, mentre il padre
vuole trattenerlo, perché ci sarà il tempo per quello.

La canzone si chiama “Father and son”, cantata da Cat
Stevens. Partiamo dalla traduzione.

“Padre: Non è tempo di cambiare / Rilassati, prendila
con calma / sei ancora giovane, questa è la tua colpa / Hai ancora molte cose
da conoscere / trovare una ragazza, sistemarti, / se vuoi puoi sposarti / Guarda
me, sono vecchio, / ma sono felice. Una volta ero come sei tu ora, / e so che
non è facile / Rimanere calmi quando hai trovato / qualcosa che va / ma prendi
il tuo tempo, pensa a lungo / Perché, pensa a tutto quello che hai avuto. / Per
te sarà ancora qui il domani, / ma forse non i tuoi sogni. / Figlio: / Come posso provare a
spiegare, / quando lo faccio, si volge altrove di nuovo / È sempre la stessa
vecchia storia / Dal momento in cui potevo parlare, / mi fu ordinato di
ascoltare / Ora c'è una strada e so / che devo andarmene / So che devo andare /
Figlio: / tutte le volte che piansi, / tenendo tutto dentro di me / È
dura, ma è anche dura / ignorare tutto / Se avevano ragione, ero d'accordo, / ma
sono loro che tu conosci, non me / Ora c'è una strada e io so / che devo
andarmene / So che devo andare.”

La frase che più rispecchia me è “tutte le volte che piansi,
tenendo tutto dentro di me. È dura, ma è anche dura  ignorare tutto. Se avevano ragione, ero
d'accordo. Ma sono loro [i sogni] che tu conosci, non me.” È il mio difetto
tenermi tutto dentro…. Ma sentite la canzone:







Quella chitarra, e quella voce così espressiva quando Cat fa la aprte del figlio. E' molto sentita!

E voi divertitevi stasera perchè poco più di dodeci ore e inizia una nuova settimana!

A presto

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