martedì 27 maggio 2008

Min**** se è difficile mantenere la fiducia! PS Voglio scappare di qui!

Oggi sono un po' triste: da poco stavo iniziando a considerare amico un mio compagno di classe (ed è un grande passo per me), quando oggi commetto un grave errore e lui si arrabbia con me.
Alla base di tutto c'è stato probabilmente un malinteso: il fatto è che io penso che le ragazze del paese in cui abito (Martina Franca) badano ai ragazzi solo se hanno vestiti firmati. Lui avrà capito chissà cosa... Va bè, domani chiarirò, ma so che ho compromesso seriamente la sua fiducia.
Il fatto è in realtà un pochino più complicato di come lo ho descritto io, ma è il succo che importa...
E per questo ora sono triste...
Vorrei scrivere qualcosa in più, aggiungere un testo che mi sovviene ma non so... Non vorrei che tutto si sdrammatizzasse in "nulla".
Anche se la canzone che mi viene ora non è affatto nulla: "La donna cannone" di Francesco de Gregori.
"Butterò questo
mio enorme cuore tra le stelle un giorno, / giuro che lo farò, / e oltre l'azzurro della tenda nell'azzurro io volerò. / Quando la donna cannone d'oro e d'argento diventerà, / senza passare dalla stazione l'ultimo treno prenderà. / E in faccia ai maligni e ai superbi il mio nome scintillerà, / dalle porte della notte il giorno si bloccherà, / un applauso del pubblico pagante lo sottolineerà / e dalla bocca del cannone una canzone suonerà. / E con le mani amore, per le mani ti prenderò / e senza dire parole nel mio cuore ti porterò / e non aver paura se non sarò come bella come dici tu / ma voleremo in cielo in carne ed ossa, non torneremo più, / E senza fame e senza sete / e senza aria e senza rete voleremo via. / Così la donna cannone, quell'enorme mistero volò, / sola verso un cielo nero s'incamminò. / Tutti chiusero gli occhi nell'attimo esatto in cui sparì, / altri giurarono e spergiurarono che non erano rimasti lì."
Il senso è quello...
Sconsolato, vi rimando al prossimo intervento.
A risentirci.

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