sabato 12 novembre 2011

Time

Stamattina sono molto assonnato e la colpa non è che mia, dato che stanotte ero troppo agitato per dormire. E anche quest'agitazione è nata da me, che mi perdo nelle mie insensate paure e nell'incapacità di assumermi le mie responsabilità e affrontare una situazione che è comune per tutte le persone: una relazione.
Mi spaventa iniziare, forse mi spaventa dare una parte di me a un'altra persona che potrebbe distruggerla (insensato pessimismo), mi spaventa affrontare una situazione nuova e che non posso "controllare dall'alto" perchè non ci sono solo io nel nuovo "gioco" (deformazione della visione della vita, che vedo come una partita a scacchi). Eppure è una cosa del tutto stupida! Non si può dire che non mi piace una pietanza se prima non la assaggio, così non posso avere paura di qualcosa che è sicuramente stupenda e a cui voglio dare me stesso, ma con un blocco che inizia nel momento pratico.
Voglio razionalizzare tutto, anche le cose più astratte, e voglio prevederle in anticipo, tenerle sotto controllo perchè se mi trovo improvvisamente in una situazione e sono impreparato so che potrei sentirmi debole e farmi male. Probabilmente, ora anche voi che state leggendo mi starete per dire quello che mi dicono già altri: "tu ti fai troppi problemi"! E sono in momenti come questi che mi sento inadatto a tutto e con l'autostima sotto ogni minimo umanamente possibile.
E a questa piccola analisi a cui mi sto sottoponendo, ho una meravigliosa risposta che devo solamente fare mia. Dei Pink Floyd mi piacciono solo due canzoni e "Time" è la risposta che ho sempre avuto, ma a cui non ho mai dato retta. La conoscevate già? In caso contrario, partiamo col leggere la traduzione.

"Scorrono via i momenti che costituiscono un giorno noioso / Sperperi e sprechi le ore in maniera affrettata / girovagando su un pezzo di terreno / nella tua città natale / aspettando qualcuno o qualcosa / che ti indichi la via. / Stanco di giacere alla luce del sole, di stare a casa a guardare la pioggia / Tu sei giovane e la vita è lunga e c'è ancora tempo da sprecare oggi / Ma poi un giorno scopri che dieci anni sono trascorsi / Nessuno ti aveva detto quando muoverti, hai perso lo sparo del via. / E corri e corri per raggiungere il sole ma sta tramontando / Correndo in circolo per emergere nuovamente dietro di te / Il sole è lo stesso in maniera relativa, ma tu sei più vecchio / fai respiri più brevi / e sei un giorno più vicino alla morte. / Ogni anno sta diventando più breve, sembra di non trovare mai il tempo / progetti che l'un l'altro si risolvono in nulla o in una mezza pagina / di righe scribacchiate / Aspettare in una quieta disperazione è alla maniera inglese / Il tempo se n'è andato, la canzone è finita, pensavo di avere qualcosa ancora da dire..."
E' così che sto facendo io. Passo le giornate e spreco le ore e imparo cose nuove ma, adesso che posso realizzare qualcosa, mi tiro indietro. Mi sto accorgendo di questo a 22 anni e, magari, non ho ancora "perso lo sparo della vita", ma "il sole è relativamente lo stesso" e presto potrei trovarmi anch'io alla fine della vita senza che me ne sia accorto, nella vana credenza o illusione di essere ancora giovane, ma la realtà sarà che non avrò riempito pagine, solo scribacchiate alcune righe e senza nulla di importante da aver detto.
Mentre mi decido a non aver paura, ecco la canzone in questione. Il video non è l'originale dei Pink Floyd, ma mi ha colpito l'inizio.


Vi è piaciuta? Insieme alle tre parti di "Another brick in the wall", questa è l'altra canzone dei Pink Floyd che mi piace. Ma forse perchè non ne ho sentite molte altre...
Umore del giorno: in conflitto con me stesso
Restate in linea!

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