giovedì 27 ottobre 2011

Dinosauria, noi

Non è un momento semplice per la Grecia, per l'Italia (e gli italiani) nè in generale per l'Europa che sta cercando di salvarsi. E in questi giorni è usuale sentire accuse alle banche ingorde o alla classe politica elevatasi a "casta" o al sistema capitalista troppo interessato al profitto. Ma alla fine non sentiamo altro che parole, mentre chi ha seri problemi per poter sopravvivere (dire degnamente per alcuni sarebbe un lusso) è lì con la pancia vuota è gli occhi iniettati di sangue per la rabbia.
Da un po' di tempo mi sto avvicinando a un poeta e scrittore contemporaneo, Charles Bukowski, in cui ho trovato molti spunti riflessivi, e nel cui pensiero mi sono spesso ritrovato. E tra le varie poesie che ho letto, c'è ne una che mi ha subito colpito perchè è estremamente attuale e, perchè no, come "Morte all'orechio di van Gogh" di Ginsberg, potrebbe avere qualcosa di profetico! Prima di andare avanti, vorrei precisare che, nonostante Bukowski fosse stato contemporaneo a Ginsberg e Kerouac e ai Beats, non si è mai identificato in uno di essi, preferendo rimanere sempre in disparte. Addirittura, in uno scritto rimasto censurato per molto tempo (spesso al nome di Bukowski viene associata la parola "volgarità"), "Svastica" egli definisce così i beat: "Se ne stanno al parco col talismano del Che a fare ooooooommmm ooooooommm guidati da Burroughs, Genet e Ginsberg. Questi scrittori sono diventati dei mollaccioni, dei becchi, dei fighetti... Lo scrittore di starda si fa spompinare l'anima dagli idioti, uno scrittore che ha bisogno di andare in strada è uno scrittore che non conosce la strada, per parte mia ho visto tanti di quei bar, fabbriche, bordelli, ...".
Bene, senza indugio, leggiamo "Dinosauria, we".

"Nati così
in mezzo a tutto questo
tra facce di gesso che ghignano
e la signora morte che se la ride
mentre gli ascensori si rompono
mentre gli orizzonti politici si dissolvono
mentre il ragazzo della spesa del supermercato ha una laurea
mentre i pesci sporchi di petrolio sputano la loro preda oleosa
e il sole è mascherato
siamo nati così
in mezzo a tutto questo
tra queste guerre attentamente matte
tra la vista di finestre di fabbrica rotte di vuoto
in mezzo a bar dove le persone non  si parlano più
nelle risse che finiscono tra sparatorie e coltellate

siamo nati così
in mezzo a tutto questo
tra ospedali così costosi che conviene lasciarsi morire
tra avvocati talmente esosi che è meglio dichiararsi colpevoli
in un Paese dove le galere sono piene e i manicomi chiusi
in un posto dove le masse trasformano i cretini in eroi di successo
nati in mezzo a tutto questo

ci muoviamo e viviamo in tutto ciò
a causa di tutto questo moriamo
castrati
corrotti
diseredati
per tutto questo
ingannati da questo
usati da questo
pisciati addosso da questo
resi pazzi e malati da questo
resi violenti
resi inumani
da questo

il cuore è annerito
le dita cercano la gola
la pistola
il coltello
la bomba
le dita vanno in cerca di un dio insensibile
le dita cercano la bottiglia
le pillole
qualcosa da sniffare

siamo nati in questo essere letale triste
siamo nati in un governo in debito di 60 anni
che presto non potrà nemmeno pagare gli interessi su quel debito
e le banche bruceranno
il denaro sarà inutile
ammazzarsi per strada in pieno giorno non sarà più un crimine
resteranno solo pistole e folle di sbandati
la terra sarà inutile
il cibo diventerà un rendimento decrescente
l'energia nucleare finirà in mano alle masse
il pianeta sarà scosso da un'esplosione dopo l'altra
uomini robot radioattivi si inseguiranno l'un l'altro

il ricco e lo scelto staranno a guardare da piattaforme spaziali
l'inferno di Dante sarà fatto per somigliare a un parco giochi per bambini
il sole sarà invisibile e sarà la notte eterna
gli alberi moriranno
e tutta la vegetazione morirà
uomini radioattivi si nutriranno della carne di uomini radioattivi
il mare sarà avvelenato
laghi e fiumi spariranno
la pioggia sarà il nuovo oro
la puzza delle carcasse di uomini e animali si propagherà nel vento oscuro
gli ultimi pochi superstiti saranno oppressi da malattie nuove ed orrende
e le piattaforme spaziali saranno distrutte dalla collisione
il progressivo esaurimento di provviste
l'effetto naturale della decadenza generale
e il più bel silenzio mai ascoltato
nascerà da tutto questo
il sole nascosto
attenderà il capitolo successivo."
Finchè non parla dell'energia nucleare in mano alle masse per l'autodistruzione, la poesia è riuscita a spiegare la realtà attuale in un modo abbastanza semplice e dettagliato che probabilmente vi sarete chiesti se non l'abbia scritta in questi giorni. No, Charles è morto nel 1994! Ma credo che anche anche senza andare troppo lontano, presto faremo la guerra per la sopravvivenza e per l'ultima boccata di ossigeno... Dovremo forse iniziare da ora a preparaci l'elmetto e il rifugio anti-atomico? Di certo, per ora possiamo già sentire il rumore dei denti digrignati e delle pentole vuote che vengono agitate e percosse!
Umore del giorno: con un leggero mal di testa, ma anche quello passerà!
Restate in linea!

Nessun commento:

Posta un commento