domenica 8 maggio 2011

Maternità

Voglio riscattarmi dal post sgangherato di ieri. E non ci sono parole migliori di quelle di un premio Nobel. Oggi, 8 maggio, si festeggia la festa della mamma e tutti dobbiamo essere grati alle nostre madri perchè possiamo anche fare cose brutte, ma loro ci ameranno sempre!

Lo scrittore indiano Rabíndranáth Thákhur (Tagore) dedica alla mamma questa bellissima poesia chiamata "Maternità".

"Da dove sono venuto? Dove mi hai trovato?
Domandò il bambino a sua madre.
Ed ella pianse e rise allo stesso tempo e stringendolo al petto gli rispose:
tu eri nascosto nel mio cuore bambino mio,
tu eri il Suo desiderio.
Tu eri nelle bambole della mia infanzia,
in tutte le mie speranze,
in tutti i miei amori, nella mia vita,
nella vita di mia madre,
tu hai vissuto.
Lo Spirito immortale che presiede nella nostra casa
ti ha cullato nel Suo seno in ogni tempo,
e mentre contemplo il tuo viso, l’onda del mistero mi sommerge
perché tu che appartieni a tutti,
tu mi sei stato donato.
E per paura che tu fugga via
ti tengo stretto nel mio cuore.
Quale magia ha dunque affidato il tesoro
del mondo nelle mie esili braccia?"

Credo che ogni parola in più possa solo rovinare queste immense parole. Ci avesi pensato solo due giorni prima l'avrei imparata a memoria e, come fanno i bambini alle elementari, avreid etto queste parole alla mia mamma. Ci sarà tempo fino all'anno prossimo (almeno spero)!

Umore del giorno: con un leggere mal di testa, forse colpo della stanchezza

Restate in linea!

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