venerdì 11 gennaio 2008

Si può dare di più... ma fino a che punto?


La guerra che vi avevo accennato alcuni giorni fa non sembra voler finire.
E per questo devo annunziare il fatto che per un bel po' di tempo non avrò Internet, ma questo non significa certo che lo space rimarrà incolto... Solo però che i giorni che usavo io per alcuni appuntamenti potrebbero subire modifiche....
Le guerre sono così: spesso rifornimenti devono fare tragitti più lunghi per arrivare a destinazione...
Oggi, comunque, ho scelto il testo della settimana da analizzare, una canzone di Sanremo di molti anni fa: "Si può dare di più" di Morandi, Tozzi e Ruggeri.
Qui il testo. "In questa notte di venerdì / perché non dormi perché sei qui / perché non parti per un week-end / che ti riporti dentro di te. / Cosa ti manca cosa non hai / cos'é che insegui se non lo sai / se la tua corsa finisse qui / forse sarebbe meglio così. / Ma se afferri un'idea / che ti apre una via / e la tieni con te o ne segui la scia / risalendo vedrai quanti cadono giù / e per loro tu poi fare di più. / In questa barca persa nel blu / noi siamo solo dei marinai / tutti sommersi non solo tu / nelle bufere dei nostri guai. / Perché la guerra, la carestia / non sono scene viste in TV / e non puoi dire lascia che sia / perché ne avresti un po’ colpa anche tu. / Si può dare di più perché é dentro di noi / si può osare di più senza essere eroi / come fare non so non lo sai neanche tu / ma di certo si può... dare di più. / Perché il tempo va sulle nostre vite / rubando i minuti di un’eternità /E se parlo con te e ti chiedo di più / È perché te sono io non solo tu."
Io adoro questa canzone. Da' a tutti lo stimolo a dare sempre il 1000 per cento di noi stessi, di impegnarci in tutto, di fare in modo che questo mondo non cada su stesso a causa degli egoismi e delle prepotenze, ma che grazie al nostro aiuto niente è impossible e il mondo può migliorare.
Sembra strana detta da me una cosa del genere, ma... E' vero, io sono uno di quelli "idealisti" che vogliono un mondo migliore e vogliono di tutto perchè ciò sia.
E ora forse capirete perchè sono "pessimista": vedere che ciò che più ardentemente desidero e per cui combatto non può realizzarsi, perdo la fiducia e mi rassegno al fatto che comunque il male sarà sempre più forte ed è quindi inutile illudersi di qualunque cosa che nasce bene, perchè alla fine mai andrà come noi avremmo pensato, voluto e lottato...
Ma guai a voi a chiamarmi pessimista! Io sono "realista", proprio per quello che vi ho detto prima!
A risentirci!

Nessun commento:

Posta un commento