giovedì 23 dicembre 2010

Nato libero

Questo periodo continuo a viverlo stranamente. Non so a cosa imputarlo precisamente... Lo vivo in una sorta di confusione interiore, una guerra dentro me, dove non so precisamente a cosa punto nel mio futuro.

Per quest'anno non voglio fare bilanci, né  miei, né del mondo, né della musica. Piuttosto, mi piacerebbe davvero fare come Kid Rock canta nella sua canzone "Born free". Ecco la traduzione

"Veloce, su una strada irregolare, correndo / Verso l’alto, attraverso le montagne, arrampicandosi, / Torcendosi, allontanandosi ancora di più da casa / Giovane, come una luna nuova che sorge / Fiero, sotto la pioggia e i fulmini / Vagando in questo grande ignoto. / E non voglio che qualcuno pianga, ma dite loro / Se non sopravvivo…. / Sono nato libero! / Sono nato libero / Sono nato libero, nato libero. / Libero, come un fiume che imperversa / Forte, se sto affrontando il vento / Inseguendo sogni e correndo oltre il tempo. / Profondo come il più grande canyon, / Selvaggio come uno stallone indomato. / Se non riuscite a vedere il mio cuore, allora dovete essere ciechi. / Potete stendermi a terra e vedermi sanguinare / Ma non riuscirete a mettermi delle catene. / E non sono bravo con i lunghi addii ma guarda / Nel profondo dei miei occhi. / Sono nato libero! / Calmo nell'affrontare il pericolo / Perso, come un estraneo sconosciuto / Grato per il tempo senza alcun rimpianto. / Vicino alla mia meta / Stanco, fragile e dolorante / Pazientemente in attesa dell’alba. / E quando sarà fatto, credici, che urlerò dall’alto della montagna! / E giurerò sui mari splendenti e celebrerò la grazia di Dio su di me."

Già prima del Cristianesimo in Asia esisteva la figura dell'eremita. Questa figura fu poi ripresa dai cristiani che ne fecero un vero e proprio stile di vita. Be', io non so se farei la vita dell'eremita cristiano, ma so che ora mi piacerebbe proprio avere un contatto con me stesso, lontano dalle cose e dalle persone di ogni giorno. Non sono stufo di loro. Assolutamente.

Riprendendo, però, un po' il discorso di qualche settimana fa, io mi nascondo dietro alle faccende quotidiane (soprattutto studiare, vedere qualche puntata di telefilm su Internet e mandare sms ai miei amici) pur di non confrontarmi con me stesso e capirmi. E questo, penso, sia più che altro fuggire da me stesso, e non tanto dai miei problemi, che sono anche all'esterno di me. Non so se riesco a rendere il concetto...

In ogni caso, non credo che il nuovo anno mi possa dare la possibilità di avere quel confronto con me stesso. Non basta volerlo perché so di potermi distrarre facilmente, mi servirebbe la possibilità di restare davvero da solo e nella natura assoluta. Può essere folle, ma a rendere ancora più impossibile questa scelta sarebbe la mia assenza di indipendenza economica.

Quando scelsi di voler continuare a studiare sapevo che avrebbe significato anche questo, ma non avevo fatto i conti col fatto che mi sarei sentito ancora più prigioniero di me stesso e con una non-vita finché non fossi riuscito a guadagnare la mia prima lira (o euro, i modi dire sono duri ad aggiornarsi). Può essere questo a rendermi irrequieto....

Magari, quindi, il nuovo anno potrebbe portarmi quella tranquillità interiore che cerco. E non voglio bilanci per quest'anno passato perché il nuovo anno voglio farlo coincidere con la mia vera rinascita, col vero botto, la vera esplosione di vitalità in me.

Umore del giorno: in attesa dell’illuminazione, magari del Natale….

E il tempo va…

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