lunedì 27 ottobre 2008

Senza aria (non è claustrofobia!)



Che brutto lunedì… Non per il tempo meteorologico, ma per quello…
cronologico! Domenica mattina abbiamo cambiato gli orologi e stamattina che mi
sono alzato già c’era tanta luce. Ora che sono le 5 e 25 (di pomeriggio
naturalmente), invece, è già buio! Non mi piace assai.

Comunque, degno di nota è stato ieri sera quando siamo
andati al Palaghiaccio di Bari. Un’esperienza bellissima che è durata poco solo
perchè eravamo arrivati lì vicini all’orario di chiusura. Ma mi sono divertito assai
proprio.

Inoltre, sebbene sommerso da libri che aspettano di essere
sottolineati da me (e un giorno quei libri necessiteranno anche di essere
studiati!), voglio postare subito un testo che parla d’amore. Ma si avvicina
molto a quell’amore “astratto” cui mi riferivo io qualche settimana fa.

“Dimmi come si suppone che io possa respirare senza aria. /Se
io dovessi morire prima di svegliarmi / è perché tu mi hai lasciato senza fiato
/ Perderti è come vivere in un mondo senza aria. / Sono qui da solo e non voglio
partire /  il mio cuore non si muoverà, è
incompleto / Se solo ci fosse un modo per farti capire. / Ma come ti aspetti
che io viva / solo con me stesso / perché il mio mondo si evolve attorno a te /
è così difficile per me respirare. / Dimmi come si suppone che io possa
respirare senza aria / Non posso vivere, non posso respirare senza aria / così
è come mi sento quando tu non ci sei / senza aria, senza aria / Sono fuori,
dentro l'acqua profonda / dimmi come sarai senza di me / se tu non ci sei qui,
io non posso respirare / senza aria, senza aria... /
Ho camminato, ho
corso, ho saltato, ho volato / dalla terra per flottare verso te / Non c'è
gravità che mi tenga con i piedi per terra veramente. / Ma in qualche modo sono
ancora vivo dentro / Mi hai tolto il fiato, ma sono sopravvissuto / non so
come, e non mi interessa. / Quindi come ti aspetti che io viva
solo con me stesso / perché il mio mondo si evolve attorno a te / è così
difficile per me respirare.

Se avessi postato un testo del genere solo due mesi fa mi sarei
andato a ricoverare di mia spontanea volontà… Ma è dolcissimo!

Sì, non ho detto chi canta: Jordin Sparks e Chris Brown
nella loro “No air”, canzone che è arrivata in Italia. Lei ha una voce stupenda
e lui è un mostro a cantare… Solo che le canzoni di lui non arrivano in Italia.

Un’altra informazione su Jordin: ha fatto uscire una canzone
negli U.s.a. con la sua splendida voce: dubito che arriverà in Italia, ma se lo
dovesse fare mi auguro sia un successo. La canzone si chiama “One step at a
time”. Ascoltatela su Youtube o scaricatela… come più vi piace!

A risentirci!

sabato 25 ottobre 2008

Bloccato nel mezzo da te



Ero convinto oggi di voler proporre una canzone di Bob Dylan, ma siccome l’unica che mi piace ho scoperto è una cover… Vi propongo la cover!

Devo essere sincero, credo di averlo già detto, delle canzoni che ho sentito io di Dylan, nessuna mi ha colpito più di tanto. Tranne appunto questa: “Stuck in the middle with you”.

La canzone originale è del 1972 e fu cantata dai Stealer’s Wheel. La traduzione l’ho cercata ma non mi è piaciuta o perché sono ottuso io o perché non è un granchè. Passo quindi direttamente al video:







Cantata da Bob questa canzone è la stessa, solo (poco) meno movimentata.

Buon fine settimana e ricordatevi di cambiare l’orologio stanotte... La notte potrebbe non essere così “piccola”.

A risentirci!

venerdì 24 ottobre 2008

Specchio delle mie brame e se sapessi cosa gli frulla nella testolina?



Recentemente ho messo come messaggio personale su Messenger
la frase “Se avessimo il potere di sapere ciò che gli altri pensano di noi,
soli saremmo su questo mondo! (Io)”, che può essere assimilato a un aforisma.

Il motivo non me la ricordo bene, ma mi ricordo il momento:
una notte quando, invece di dormire, ho “preferito” pensare (il fenomeno dell’insonnia).

Capire cosa significa non è certo difficile: chi di noi non
ha mai detto: “Vorrei proprio sapere cosa gli passa dalla mente a quello!”. Be’,
io direi che tutti facciamo pensieri e se davvero potessimo leggere la mente rimarremmo
feriti da tutti o perché hanno noi stessi, o degli amici o dei parenti…

La conclusione sarebbe appunto che se proprio dovessimo
avere deipoteri quello di leggere il pensiero dovrebbe essere l’ultimo.

Sempre su questo argomento molti si chiedono (soprattutto
ragazze) cosa pensiamo noi ragazzi… Bene, questo video  è la risposta a tutto:







Ehehe un po' di sana ironia non fa mai male! Non ve lo dirò mai cosa
pensiamo (e fidatevi che pensiamo!).

A risentirci!

giovedì 23 ottobre 2008

Pupo si conferma un grande!

La traduzione che avevo detto è in fase di costruzione... Sbuf, non è facile!
Il testo che, invece, voglio portare alla vostra"conoscenza" è quello di un brano che Pupo canta nel suo show in Tv con un ragazzino di nome Ernestino (se non sbaglio... lo confondo sempre il suo nome!). La canzone si chiama "Volami nel cuore". Ecco il testo.
"Vivo e mi difendo nelle mille difficoltà / e se mi vedi stanco e soltanto colpa dell'età / Nel mio lungo viaggio ho sfiorato le stelle e Dio / ma il mio cuore non è stanco e sta cercando ancora il posto suo. / Non ho più niente da nascondere o da dimostrare / e ho solo voglia di serenità. / Io mi affaccio al mondo e chissà cosa mi accadrà / ma in tutto ciò che faccio io ci metto il cuore e l'anima. / Resterò me stesso proprio come mi hai detto tu / che alla fine paga sempre e la musica mi salverà. / Nei giorni tristi in cui la vita sembrerà / più dura le tue parole mi ricorderò. / Lo sai che non è facile / non c’è niente al mondo che sia facile
ma se ci credi veramente / se ti giochi tutto o niente sai che non ti fermi mai. / Vedrai, non sarà facile fare i conti con la solitudine / ma quando incontrerai l'amore / tu digli volami nel cuore / lui non ti abbandonerà. / Lo sai che non è facile / non c’è niente al mondo che sia facile / ma se ci credi veramente se ti giochi tutto o niente / sai che non ti pentirai. / Vedrai non sarà facile fare i conti con la solitudine / ma quando incontrerai l'amore / tu digli volami nel cuore / lui non ti abbandonerà…/ Rido e mi difendo anche se non è facile / io mi affaccio al mondo e ci credo anche se non è facile."
Il testo è molto significativo. Una sola frase in particolare volevo riscrivere qui: "Vedrai non sarà facile fare i conti con la solitudine. Ma quando incontrerai l'amore tu digli volami nel cuore. Lui non ti abbandonerà". Mi piace particolarmente questa frase! Ricordate quando riportai la canzone dei Pooh "Uomini soli", che diceva: "Al mondo ci sono uomini soli..."? Be' è vero si è soli delle volte, ma...
"A buon intenditore poche parole".
A risentirci!

martedì 21 ottobre 2008

Dall'Inghilterra.. senza pudore!

Parlo oggi di un fatto di cronaca che ho sentito "di sfuggita" venerdì mattina scorso. La notizia viene dall'Inghilterra, Paese molto legato alla propria tradizione, fino a meritarsi l'appellativo di "strano" (vedi il sistema metrico usato dagli inglesi). Da venerdì, in Inghilterra e Galles, è possibile fare sesso in luoghi pubblici senza venire arrestati! Unica "condizione" è che i due (non necessariamente uomo e donna) siano consenzienti.
Cosa c'è di strano? Be', per me c'è di strano che una cosa così privata sia fatta in pubblico sotto gli occhi di tutti. In realtà, questa novità è conseguenza di un vecchio processo contro una coppia che faceva sesso in un parco.
Ma il fatto resta lo stesso: come si può fare una tale cosa sotto gli occhi di tutti? Se pure non ci si vergogna, perchè "dimostrare" l'amore in pubblico? Ci sono bambini che guardano: sì, una volta lo dovranno sapere, oppure ornai siamo tutti immersi in un mondo di violenza, ma quel tanto invocato "senso del pudore" che fine ha fatto?
L'altro giorno parlavo con un'amica e ricordavo quando ancora un bacio in pubblico e lo scambio di effusioni fosse censurato!
Non bisogna, comunque, scordarsi del fatto di cronaca successo pochi mesi fa, quando una coppia di omosessuali che si scambiavano effusioni (o un bacio, non ricordo proprio bene) davanti al Colosseo fu arrestata. Qui rientriamo in un caso un po' differente, in effetti, perchè si parla di omosessualità, un argomento di cui tutti si spaventano a raccontare...
Visto che mi sto accorgendo di divagare troppo, ritorno alla notizia principale. E direi che non c'è molto più da dire. Se iniziassi a dire che è colpa dei reality o della tv sarei il solito "elemento" che non sa a chi dare la colpa! Se, invece, dicessi che i tempi sono abbastanza maturi per poter vedere cose del genere, sarei quello che non capisce niente, che non vede quanto è degenerata la società in cui si vive e che io contribuisco a renderla peggiore!
Siccome, comunque, non mi interessano i giudizi degli altri (ma non per presunzione o orgoglio) posso dire che rientro nella primo stereotipo: la tv ha degradato il senso del pudore, che può anche essere soggettivo, ma che ormai si è quasi annullato.
Probabilmente avrò perso qualche lettore stasera, ma poco interessa (sempre senza alcuna presunzione) perchè ciò che scrivo qui ha più carattere privato che lo scopo di divulgare notizie a tutti.
A risentirci.

sabato 18 ottobre 2008

You better you bet!


Oggi il pc mi sta facendo arrabbiare tantissimo... E ancora devo postare la canzone di oggi.

Mi sento stanchissimo, ma allo stesso tempo anche felicissimo perchè mi sono state dette parole bellissime da un mia amica (si sa che non posso fare nomi).
Di scrivere non ho la testa, quindi passo subito alla canzone di oggi: se dicessi il grupo reso famoso dal gesto di spaccare gli strumenti sul palco durante le performance, voi a chi pensate? Ebbene sì, giusto, ai Who!
La canzone non è magari una hit che può piacere a chi è abituato ai suoni di oggi, ma per gli appasionati di musica degli anni '80 è sicuramente una delle più belle canzoni anche perchè fu una delle ultime prima dello scioglimento. Il nome è "You better you bet" e la versione di questo video (tratta da un concerto del 1981 a Essen , in Germania) è un po più "rockeggiante della versone che ho io salvata):





Piaciuta? Ah, va bene, vi perdono se avete detto no.
A risentirci.

giovedì 16 ottobre 2008

Un pessimista... finitela di chiamare così: sono realisti!!!

Oggi finalmente scrivo potendo aggiungere un nuovo testo tra i miei interventi. Devo dire che questi ultimi due giorni mi sono rimasti impressi per l'entusiasmo che mi ritrovo nello studiare... E' come se avessi ritrovato la voglia di studiare... E ciò, naturalmente, è estremamente positivo.
Meno positivo è, invece, il testo che voglio farvi leggere oggi: "A pessimist is never dissapointed". Un pessimista non rimane mai deluso.
"Non è di moda, penso, / Mettere in discussione il successo. / Viene esaltato e benedetto, / La gente ne è affascinata. / Questo è conformismo. / Ricorda ciò che ti dico, per piacere, / Quando ci dirigiamo verso la vetta / Mostriamo la parte peggiore di noi. / Eppure dobbiamo essere ugualmente amabili, come quando veniamo lodati. / Come i bambini, diventiamo grandi quando siamo criticati. / E’ da pazzi, / Penso a te / So che ce la farai anche tu / Ehi, raggio di sole, / Non ti colpirò nell’orgoglio; sei ciò di cui ho bisogno, / Sei il prescelto. / Questo è l’apice della tua misera vita. / Un pessimista non resta mai deluso. / C’è qualcuno che ci crede, sono sotto osservazione / O sono promossa? / Capirai ciò che intendo da ciò che lascerò. / E devo essere così umile quando mi lodano / Come se avessi raggiunto il gradino più alto, sono diventata grande. / Sono pazza / Penso a te / So che ce la farai anche tu. / E, come in un karaoke, / Cantiamo tutti le stesse fottute canzoni."
Insomma, è una canzone che parla della realtà, che riassume un po' ciò che penso. E' inconfutabile, ad esempio, che il potere dà alla testa: quando ci sentiamo troppo sicuri di noi stessi, è in quel momento che ci siamo lasciati sfuggire i più gravi errori.
Difficile, invece, è crescere con le critiche che ci vengono mosse. Spesso, tendiamo a contrattaccare chi ci muove critiche e diciamo "Tu pensa ai fatti tuoi!" (se quel giorno abbiamo fatto il voto di non essere assai scortesi!). Non ci costerebbe niente, eppure è come se ci feriscono nell'orgoglio, perchè pensiamo "Vedi chi si sta parlando!".
E ancora, quando ci lodano noi siamo felici, possiamo conquistare il mondo... No, dobbiamo cercare da quel piccolo passo di mantenere la "posizione acquisita" e andare avanti, perchè, come detto prima, il potere dà alla testa.
Infine, "come in un karaoke, cantiamo tutti le stessee fottute canzoni": chissà perchè dagli errori non riusciamo mai a imparare.
E, c'è da dire, tra l'altro, che tutti oggi ci stiamo uniformando, spinti dalle mode e dalla voglia di apparire: ma perchè non può contare l'essere?
Mi fermo perchè so che tante volte sono arrivato a questo punto e non sono mai riuscito a darmi una risposta... Però il testo era interessante, o sbaglio?
Sapete cosa mi ha interessato? La parola pessimista nel titolo!
A risentirci.

mercoledì 15 ottobre 2008

Matematica sta a cinese

Oggi mi sono svegliato psicologicamente felice e determinato, come non mi accadeva da molto tempo. Ho finalmente capito che devo studiare, sì, ce la farò!
Il problema è per me la matematica, assimilabile al cinese... Ma mi impegnerò! Tuttavia, proprio oggi durante la lezione di matematica, qualche balordo ha iniziato a parlare e ridere senza pudore, tanto da far innervosire la professoressa che, per rabbia, ha assegnato una funzione dicendoci che questa è sempre stata presente nell'esonero della sua materia.
La funzione è una cosa piuttosto impossibile perfino da scrivere. Ho provato a risolverla, ma è come se un bambino dovesse di 3 mesi volesse iniziare a camminare: ha l'idea, ma non sa da dove iniziare. Ho scritto la funzione su Yahoo answer (http://it.answers.yahoo.com/question/index;_ylt=AsB3VKrTdWHG39qrgTR70PM4EAx.;_ylv=3?qid=20081015093015AAYxeN2&show=1#yan-answers  per chi fosse così "pazzo" o genialoide da riuscire a capirla) e nessun risultato utile finora... :(
Diciamo almeno che sono fiducioso!
Oggi ho anche letto un testo in inglese di una canzone hip-hop... Devo trovare il tempo di tradurla e per la prossima settimana riuscirò a mettere la traduzione su un intervento.
Ho stasera anche il pc che non gli va di fare niente... e ha avuto un po' di bestemmie anche lui!
Siccome non posso neanche cercare qualche traduzione su Internet per stasera, non posso che salutarvi.
A risentirci!

sabato 11 ottobre 2008

Non è che vi vizio con questa canzone?

E arrivato piuttosto in fretta questo sabato. Stasera mi sento abbastanza stanco per scrivere, però è vero che il lavoro fa sentire meglio!
Per questo scoppiettante sabato propongo una canzone che ascoltai ieri sera ad un programma di cui non so affatto il nome: vi porto "Nothing's gonna stop me" della cantante Samantha Fox!

Piaciuta? Dai, che è una meraviglia!
A risentirci!

giovedì 9 ottobre 2008

Questi sono e resteranno per sempre...

E' da ieri che stavo iniziando a scrivere, ma il pc mi ha voluto male. In verità, già domenica volevo scrivere,  ma ero stanco. Tra lunedì e martedì la volontà mi è mancata, visto che mi sono ritirato stanco morto dalle lezioni (e mi sono anche appisolato durante la lezione!). Ed eccomi qui oggi a scrivere (se il pc non si inventa un nuovo errore che mi impedisce di scrivere!).
Il fatto è che domenica sfogliai gli album di quando ero piccolo e mi sentii come più responsabile: la realtà è che mi sono reso conto di essere cresciuto è che ormai i tempi belli dei giochi (non che ancora gioco con le macchinine!) sono passati ed è ora di cominciare a farsi una vita... Le idee, però, che ho circa quest'ultima parola sono piuttosto confuse: da una parte sento un bisogno irrazionale di amore, l'amore puro, magari folle, quello che ti basta avere la ragazza affianco e può crollare il mondo e tu e lei sarete sempre insieme; e dall'altra parte ci sono in mille dubbi su cosa fare (studiare o lavorare), la stanchezza di fare avanti e dietro e sopportare questa esistenza che sembra un inferno già qui, mentre sarebbe bello goderseli questi attimi!
E' una guerra dentro di me... Mi è venuta anche ora la (stupida) idea di sentire musica zen mentre scrivevo e posso dimostrarvi che sono pronto ad allattare! No, scherzavo... Comunque, se anche c'è una guerra in me, voelvo riportare questo testo oggi, che può anceh stonare... ma in fondo sono o non sono questi "I migliori anni della nostra vita"?!
"Penso che ogni giorno sia come una pesca miracolosa / e che bello pescare sospesi su di una soffice nuvola rosa / tu come un gentiluomo / ed io come una sposa / mentre fuori dalla finestra / si alza in volo soltanto la polvere, / c'è aria di tempesta. / Sarà che noi due / siamo di un altro lontanissimo pianeta / ma il mondo da qui sembra soltanto una botola segreta / tutti vogliono tutto per poi accorgersi / che è niente, / noi non faremo come l'altra gente / questi sono e resteranno per sempre / i migliori anni della nostra vita / i migliori anni della nostra vita, / stringimi forte che nessuna notte è infinita, / i migliori anni della nostra vita / Penso che è stupendo restare al buio abbracciati e nudi / come pugili dopo un incontro / come gli ultimi sopravvissuti, / forse un giorno scopriremo / che non ci siamo mai perduti / e che tutta quella tristezza / in realtà non è mai esistita."
Per quanto sia una canzone d'amore, è un bellissimo testo! C'è una mia amica che ogni volta che dico che questa è una bella canzone pensa che io sia  depresso! Non lo pensate anche voi vero? Doh!
A risentirci!

sabato 4 ottobre 2008

L'amore della gente comune

Rieccoci con il sabato all'insegna dalla musica anni '80. Scrivo a quest'ora dopo essere stato dalle 11 di stamattina a pensare che canzone mettere. Alla fine stasera mi sono deciso con questa canzone di Paul Young : "Love of the common people".
Partiamo dalla traduzione.
"Vivendo di buoni-pasto
/ acqua nel latte, cadeva da un buco nel tetto
/ da cui entra la pioggia
/ che cosa puoi fare?
/ Le lacrime della sorellina
/ che piange perchè non ha un vestito
/ senza una toppa per andare alla festa
/ ma, sai, le passerà. / Perchè lei vive nell’amore delle persone comuni
/ sorrisi dal cuore di un uomo di casa
/ il papà ti comprerà un sogno a cui aggrapparti
/ la mamma ti amerà quanto può, e lei può. / E' bene che tu non abbia il biglietto per l’autobus
/ cadrebbe dal buco nella tua tasca
/ e lo perderesti nella neve per terra
/ devi andare fino in città per trovare un lavoro,
/ cosa c'è adesso? prova a riscaldarti le mani, fa così freddo
/ mentre il buco nella tua scarpa lascia entrare la neve
/ e ti fa avere brividi fino alle ossa
/ in qualche modo faresti meglio
/ ad andare a casa dove c'è un po' di calore. / Non è facile vivere di sogni
/ ma maggiori sono le difficoltà, meglio se ne esce fuori
/ e i brividi stanno lontani

semplicemente continuando ad essere l'orgoglio della famiglia
/ sai che la fede è la tua base
/ un bel pò di amore, di chiacchiere affettuose
/ senza dimenticare di pregare
/ ti renderanno forte, è a questo che tu appartieni."
Insomma, racconta una situazione abbastanza difficile questa canzone...
E molto difficile, tra l'altro, è stato trovare il video di questa canzone:

Piaciuta? Non si capisce molto, in effetti. E consiglierei di scaricarla. Inoltre, non ero tanto convinto neanche io, in realtà... Può essere che scomparirà anche questo appuntamento? Spero di no... Al massimo proponete voi!
A risentirci.

venerdì 3 ottobre 2008

E se Dio fosse uno di noi

In questi giorni, sarà perchè ho questi sms gratis o perchè aspetto per molto tempo i pullman, mi vengono tante idee per la testa, tante riflessioni... E questo upò essere uno dei famosi motivi per cui chi sta sul pullman (o treno) poi scrive tutto.
Ma quello che volevo dire è che già da ieri volevo scrivere altre cose, che però non ho scritto per essere troppo "assiduo" nello scrivere.
Oggi voglio lasciare un commento molto leggero perchè mi sento abbastanza stanco...
Da tempo mi ha colpito una canzone di un cantante poco conosciuto da noi giovani: Eugenio Finardi. Quando lui ebbe un figlio con la sondrome di Down (se ricordo bene), dedicò questa canzone al figlio appena nato: "Uno di noi".
"E se Dio fosse uno di noi /Solo e perso come noi. / E se Lui fosse qui / Seduto in fronte a te / Diresti sempre sì / O chiederesti: / "Perché mai ci hai messo qui / Con tutte queste illusioni / E tentazioni e delusioni. / E, e, poi perché / E, se, se Dio c'é / E, se, e se c'é. / E se Dio fosse uno di noi /Solo e perso come noi /Anche Lui con i Suoi guai / Nessuno che Lo chiama mai... / Io so cosa farei / Lo guarderei dritto negli occhi / E chiederei / Se c'era almeno una ragione / O se é una punizione / Oppure é stato solo un caso / O una disattenzione. / E dai, se ci sei / E dai, come mai / E dai, se lo sai. / E se Dio fosse Uno di noi / Solo e perso come noi / Anche Lui con i Suoi guai /
Nessuno che Lo chiama mai / Solo per dire:"Come stai?" / E invece chiedono attenzioni / Di far miracoli e perdoni
Oppure dare assoluzioni / Nessuno che Lo chiama mai / Solo per dire:"Come stai?" ".

Di bello è bello, il testo! C'è da dire, inoltre, che la canzone originaria dovrebbe essere quella di Joan Osbourne, di cui però non conosco la canzone, ma solo le parole (queste circa!).

A domani con l'appuntamento con la musica anni '70 - '80...

A risentirci!