sabato 24 dicembre 2011

Little drummer boy

Sabato e vigilia di Natale, una bellissima canzone di Natale oggi non stona affatto. E la mia canzone per stasera è una delle mie preferite di questo periodo: "The little drummer boy". La versione che vi faccio sentire è quella di Boney M, ma naturalmente tantissimi altri artisti l'hanno cantata!
"Andiamo, mi hanno detto, parum pum pum pum, / a vedere un nuovo Re appena nato, parum pum pum pum, / abbiamo preso il nostri doni migliori, parum pum pum pum, / da presentare al Re,rum pum pum pum / parum pum pum pum, così da onorarlo / quando arriviamo. / Piccolo bambino, parum pum pum pum, / sono anch'io un bambino povero, parum pum pum pum, / non ho doni da portare, parum pum pum pum, / Questo è adatto da dare al nostro Re, rum pum pum pum. / parum pum pum pum, posso suonare per te / sul mio tamburo? / Maria annuì, parum pum pum pum, / il bue e l'agnelllo battevano il tempo, parum pum pum pum, / ho suonato il mio tamburo per Lui, parum pum pum pum, / ho suonato nel modo migliore per Lui, parum pum pum pum, / Rum pum pum pum, rum pum pum pum / Dopo mi ha sorriso, parum pum pum pum, / a me e al mio tamburo."
E' bellissimo il testo, perchè prova la semplicità del bambino che, seppur non avendo doni materiali, allietò la visita al Bambin Gesù con il suo tamburello. 
Ed ecco qui il video che accompagna la canzone:



Trovo bellissimo la simulazione del tamburo con il "parum pum pum pum" e quelle voci sono molto soavi!
Buon Natale a tutti!!!
Umore del giorno: mmm boh, non mi sento ancora interamente entrato nello spirito natalizio!
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mercoledì 21 dicembre 2011

You da one

Per questa settimana voglio abbandonare qualunque testo bellissimo o qualunque evento terrificante o degno di nota solo per lasciare nella mia memoria questo buon periodo che sto vivendo. E, per pura casualità, ho trovato nel nuovo singolo di Rihanna "You da one" le giuste parole (magari non tutte).

"Tu sei quello di cui sogno tutto il giorno / Tu sei quello a cui penso quasi sempre / Tu sei quello giusto, perciò devo assicurarmi di comportarmi bene! / Il mio amore è il tuo amore, il tuo amore è il mio amore. / Piccolo, ti amo, ho bisogno che tu sia qui / Dammi tutto il tempo / Piccolo, siamo destinati a stare insieme / Tu mi possiedi, sorridendo in ogni momento / Perché sai come darmelo / Sai come trattenermi / Quando fuggo, fuggo / Cercando di allontanarmi dal tuo amore / Tu sai come amarmi fino in fondo / Non ti mentirò, mi sto innamorando sul serio / Mi sto innamorando di te ma non c’è niente di sbagliato in questo. / Piccolo, vieni, distruggimi, stringimi / Fammi sentire viva / Hai il tocco più dolce che ci sia / Sono così felice che tu sia entrato nella mia vita / Perché sai come darmelo / Sai come trattenermi / Quando fuggo, fuggo / Cercando di allontanarmi dal tuo amore / Tu sai come amarmi fino in fondo / Non ti mentirò, mi sto innamorando sul serio / Mi sto innamorando di te ma non c’è niente di sbagliato in questo. / E si, sono piuttosto pazza / Questo è quello che succede, piccolo / Quando lo metti giù / Dovresti darmelo / Buona così / Dovresti colpirlo così / Mi fai urlare così / Non sapevo che mi avresti fatto tornare indietro / Tu sei quello per cui provo qualcosa / Tu sei quello che amo / Non c’è nessun altro che sia come te / No, ce n’è solo uno, uno, uno / No, piccolo, solo uno, uno / Scommetto che vuoi saperlo."
Non mi dilungherò su questo oggi, ma spero che un giorno rileggendo questo post possa ricordare come mi sento in questo periodo!
Umore del giorno: felice!
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sabato 17 dicembre 2011

Aiutami, Rhonda

Ho sempre apprezzato i Beach Boys. Hanno fatto un bel rock e reato il "surf rock" e i loro successi sono memorabili. Addirittura, leggevo che nel 2012 hanno annunciato un tour di 50 tappe per festeggiare i loro 50 anni di attività.
Io, in realtà, li associo al mio primo bacio (non chiedetemi come, ma vi assicuro che è stata una pura casualità!) e, non sono sicuro, ma la canzone precisa dovrebbe essere "Help me Rhonda", che condivido stasera:




Che ne pensate di questo surf rock? Fa venire anche un po' voglia di tornare a mare  :)
Umore del giorno: felice!
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mercoledì 14 dicembre 2011

Giorni di stra-ordinaria follia

L'ultimo post pubblicato sabato (il 500°!) era stato così spensierato, celebrativo di 40 anni di Storia recentissima. 40 anni che hanno visto alti e bassi, indubbiamente, ma erano stati messi in risalto più che altro aspetti positivi. Mentre oggi ci ritroviamo confusi su questi ultimi giorni di straordinaria follia umana.
Iniziamo proprio da sabato scorso, quando una ragazza 16enne della periferia di Torino (poteva anche essere del centro di Torino, la sostanza non cambia!), dopo aver fatto l'amore per la prima volta col suo ragazzo, torna a casa dalla madre dicendo di essere stata violentata da due extracomunitari di origine rom. Subito parte un corteo e una parte di esso si stacca per dare fuoco al vicino campo di nomadi, distruggendo baracche, camper e auto, ma senza uccidere nessuno (per fortuna!). Alla fine la ragazza ha confessato di essersi inventata tutto, che chiede scusa alle persone interessate e che la sua bugia era "motivata" dal fatto che per lei e la sua famiglia la verginità ha ancora un valore molto importante. "Dagli all'untore!" diceva Manzoni ne "I promessi sposi".
Insomma, dei violenti hanno deciso che la migliore giustizia è quella della distruzione di persone che appartengono a un'etnia diversa e che fa del nomadismo una propria base. "Ma sì, ammazziamo quegli zingari. Una volta che li distruggi tutti, imparano e non tornano più!" è il pensiero predominante. Una volta tanto, invece, bisognerebbe fare autocritica e pensarci più che bene prima di agire.
Chi restituirà un riparo a quelle persone? Probabilmente, si sono procurati quello che avevano rubando. Ma questo è spesso un luogo comune. Leggevo delle statistiche stamattina, secondo cui su 5,4 milioni di stranieri in Italia, 2,1 milioni lavorano regolarmente, mentre sono "solo" 274 mila quelli denunciati per reati (violenze, delitti, rapine...). Bastano davvero delle semplici scuse? Quelle persone non hanno perso solamente un riparo, ma anche la dignità, perchè si è rafforzato il luogo comune che i rom sono solo violenti. E si sa che è più facile rimuovere presto un pregio a una persona che non un pregiudizio.
E mettiamoci un attimo da un altro punto di vista. Se degli italiani avessero davvero violentato una rom o una straniera o addirittura un'italiana, quale sarebbe stata la reazione? Avrebbe prevalso il silenzio, finanche dei giornali e dei telegiornali, e nella peggiore delle ipotesi nel primo caso si sarebbe detto "eh no, ma se lo sono meritati. E poi a quante ragazze italiane stuprano loro...", mentre nel secondo si sarebbe potuti arrivare persino a giustificarli: "era partito tutto da uno scherzo" o "no, ma lei era consenziente all'inizio" o i surreali "l'hanno fatto perchè si annoiavano" e "ma sono ragazzi, ancora non hanno capito il significato del loro gesto". E tutto sarebbe passato in una spalluccia generale.
Andiamo ai fatti di ieri. A Firenze, un ragioniere e scrittore di 50 anni, legato ad ambienti richiamanti il fascismo e il nazionalismo (il centro sociale Casa Pound) è sceso su una prima piazza del capoluogo toscano e ha sparato a 3 commercianti senegalesi, uccidendone 2 e ferendo gravemente un terzo. Fortunatamente, il buonsenso dei cittadini ha prevalso e subito molti fiorentini hanno scattato foto al killer e alla sua auto e si sono recati alla polizia. Intanto, non ancora completamente soddisfatto, Gianluca Casseri, questo il nome, si dirige verso una piazza più centrale (piazza San Lorenzo, vicino al Duomo) e ne ferisce altri due. Infine, trovato dalla polizia, decide di spararsi.
Oltre alla sconvolgente brutalità e stupidità del gesto, alcuni siti ed alcuni "esaltati" hanno accolto con favore  l'opera di Casseri. E' una cosa assolutamente spregevole e non so se si possono trovare ulteriori parole per descrivere questa follia.
Infine, arriviamo a Liegi, in Belgio, dove sempre ieri un 33enne belga, già condannato e in prigione per spaccio di droga, possesso di armi e altri reati e libero sulla parola, ha iniziato a lanciare granate sulla piazza principale della città e a sparare all'impazzata, senza obiettivi prestabiliti. Risultato: 4 morti e più di un centinaio di feriti. Sembra esclusa la pista del terrorismo, sebbene non sia stato trovato un motivo sensato.
Dopo queste tre notizie, possiamo trovare un unico filo conduttore che è "esploso": la follia! E' stata spinta da motivi che per i primi due casi erano quasi razionali, mentre nel secondo caso non si sa per certo cosa abbia acceso quella scintilla.
Diceva Shakespeare "La pazzia, mio signore, se ne va a spasso per il mondo come il sole, e non c'è luogo in cui non risplenda". Speriamo solo che questa pazzia non si manifesti per esaltazione come in questi assurdi casi, ma che sia sempre quella costruttiva, quella che ha portato a grandi invenzioni. Ma forse nessuno può oscurare quel sole!
Umore del giorno: in attesa di studiare
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sabato 10 dicembre 2011

We didn't start the fire

Da un po' di tempo mi è venuta la fissa di scaricare tutti i singoli ufficiali di cantanti tra gli anni '60 e '80 che mi piacciono particolarmente e la maggior parte delle canzoni mi piacciono ma non tutti mi colpiscono.
Quando, quest'estate, scaricai tutti i singoli di Billy Joel mi innamorai di una canzone in particolare. Si chiama "We didn't start the fire" ed è particolare in quanto percorre la storia dal 1949 (anno di nascita di Joel) al 1989.
Non ho trovato la traduzione, ma credo che ci sia poco da tradurre. Alla lista aggiungerei anche: i Queen e Freddie Mercury, Charles Bukowski, Frank Sinatra, Eugenio Montale. Voi cosa aggiungereste?



Se volessimo fare una lista dal 1989 a oggi, cosa mettereste che meritino di essere ricordati? Sbizzaritevi nei commenti!
Umore del giorno: stanco, ma devo resistere fino a stasera!
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venerdì 9 dicembre 2011

Giardino vuoto

Ieri era la festa dell'Immacolata Concezione di Maria, ma anche l'anniversario della morte di John Lennon. E, sì, è vero che ormai è morto da 31 anni e la vita continua e probabilmente pochissimi ci pensano più, ma è stata un'icona del rock'n roll mondiale.
Proprio l'8 dicembre 1980, John Lennon fu sparato sotto casa sua da Mark Chapman. Inutile ripercorrere la vita e i "miracoli" dell'ex Beatle. Piuttosto voglio ricordarlo come fece Elton John, grandissimo amico di Lennon, padrino di uno dei suoi figli, con la canzone: "Empty garden (Hey Hey Johnny)".
"Cos'è successo qui / Mentre calava il tramonto su New York / Ho trovato un giardino vuoto / Fra le lastre di pietra laggiù / Chi ha vissuto qua / Deve esser stato un giardiniere / Che ci teneva molto / Che sradicava le lacrime / E coltivava un buon raccolto / Ed ora tutto sembra strano / E' buffo come un insetto / Possa danneggiare così tanto grano. / Che senso ha / Questo piccolo giardino vuoto / Dalla porta in arenaria / E nelle crepe lungo il marciapiede / Non cresce più niente / Chi ha vissuto qui / Deve esser stato un giardiniere / Che amava molto / Che sradicava le lacrime / E coltivava un buon raccolto / E siamo così sbalorditi / Paralizzati e storditi / Un giardiniere come quello / Non lo può rimpiazzare nessuno. / Ed ho bussato / Ma nessuno risponde / Ed ho bussato quasi tutto il giorno / Oh e ho chiamato / Oh hey hey Johnny / Non riesci ad uscire a giocare. / E attraverso le lacrime / Qualcuno dice che abbia coltivato al meglio / Quando era giovane / Ma avrebbe detto che quelle radici / Crescono più forti se solo avesse sentito  / Chi ha vissuto qui  / Deve esser stato un giardiniere / Che amava molto / Che sradicava le lacrime / E coltivava un buon raccolto / Ora noi preghiamo per la pioggia / Ed in ogni goccia che cade / Sentiamo, sentiamo il tuo nome. /   Ed ho bussato / Ma nessuno risponde / Ed ho bussato quasi tutto il giorno / Oh e ho chiamato / Oh hey hey Johnny / Non riesci ad uscire a giocare. / Johnny non riesci ad uscire a giocare / Nel tuo giardino vuoto."
La figura di John Lennon - giardiniere è originale, stupenda! Lui che "sradicava le lacrime e coltivava un buon raccolto". Personalmente, non mi piacciono tutte le canzoni di John Lennon e dei Beatles, ma è innegabile che abbiano fatto la storia della Musica e che hanno fatto emozionare varie generazioni e ancora lo faranno. E, probabilmente, davvero "un giardiniere come quello non lo può rimpiazzare nessuno" perchè le sue canzoni spesso erano anche poesie!
Umore del giorno: seccato di dover andare fino a Taranto per chiedere alla professoressa un'informazione che richiede solo pochissimi minuti
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sabato 3 dicembre 2011

Non lasciarmi così

Per questo sabato abbandono testi "impegnati" e vi propongo una canzone che probabilmente già tutti conoscete perchè era il motivo di una pubblicità. Sto parlando di "Don't leave me this way" dei Communards.
In realtà, la canzone originale è del 1975, cantata da Kenneth Gamble, Leon Huff e Cary Gilbert, ma sentendola ho preferito la versione di Sommervile e Cole.



Eh già, vi avevo detto che la conoscevate di sicuro! Non si può vivere senza gli anni '80!
Umore del giorno: deluso dal film "L'uomo nell'ombra", probabilmente mi rifarò oggi pomeriggio con qualche altro film
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venerdì 2 dicembre 2011

Paradiso

Quello che io reputo il "pop scontato" di oggi, a volte dà lampi di genialità e riesce ancora a coinvolgere. Mi riferisco alla canzone "Paradise" dei Coldplay, che dal punto di vista del messaggio mi ha proprio colpito.
La maggior parte delle canzoni che sento oggi (mio parere!) sono belle più che altro dal punto di vista della musicalità, mentre i testi sono scarsi o scontati. Questa, invece, non parla di un amore finito o di fama, successo, soldi e, casualmente, si lega anche alla canzone di sabato.

"Quand’era una ragazzina / si aspettava il mondo / Ma quello volò via dalla sua portata / e allora lei si rifugiò nel sogno / sognava il paradiso / ogni volta che chiudeva gli occhi. / Quand’era una ragazzina / si aspettava il mondo / Ma quello volò via dalla sua portata / mentre le arrivavano tra i denti le pallottole. / La vita va avanti e diventa pesante / La ruota schiaccia la farfalla / E ogni lacrima è una cascata / Una notte, notte di tempesta chiuse gli occhi / Una notte, notte di tempesta volò via / sognando del paradiso. / Giace dietro i cieli in burrasca, / disse, so che il sole risorgerà / e sarà il paradiso."
Mi piace il testo perchè parla dei sogni, ed essi sono la manifestazione più bella e limpida che abbiamo di noi e di come vorremmo il futuro. Ad essi chiediamo di illuminarci, di darci la spinta che ci serve per affrontare qualcosa, di sollevarci il morale, di chiarirci a cosa aspiriamo.
E' negativo vivere solo in un mondo fatto dei nostri sogni, perchè in quei casi la realtà ci schiaccerebbe miseramente, e noi ce la prenderemmo con "la vita". E sbaglieremmo, perchè in quel cosa saremmo noi a dover mettere per un istante i piedi per terra. Diceva Jack Kerouac "Gli esseri umani seminano il proprio terreno con guai e inciampano nei macigni della loro stessa falsa erronea immaginazione, e la vita è dura".
Ma coi sogni possiamo fissarci degli obiettivi, che non saranno mai troppo alti se si avrà il coraggio e la forza di realizzarli. Potremmo cadere, farci male, scoraggiarci, ma se crediamo in noi stessi nulla è impossibile... E sarà il paradiso!
Umore del giorno: sereno...
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