Oggi finalmente scrivo potendo aggiungere un nuovo testo tra i miei interventi. Devo dire che questi ultimi due giorni mi sono rimasti impressi per l'entusiasmo che mi ritrovo nello studiare... E' come se avessi ritrovato la voglia di studiare... E ciò, naturalmente, è estremamente positivo.
Meno positivo è, invece, il testo che voglio farvi leggere oggi: "A pessimist is never dissapointed". Un pessimista non rimane mai deluso.
"Non è di moda, penso, / Mettere in discussione il successo. / Viene esaltato e benedetto, / La gente ne è affascinata. / Questo è conformismo. / Ricorda ciò che ti dico, per piacere, / Quando ci dirigiamo verso la vetta / Mostriamo la parte peggiore di noi. / Eppure dobbiamo essere ugualmente amabili, come quando veniamo lodati. / Come i bambini, diventiamo grandi quando siamo criticati. / E’ da pazzi, / Penso a te / So che ce la farai anche tu / Ehi, raggio di sole, / Non ti colpirò nell’orgoglio; sei ciò di cui ho bisogno, / Sei il prescelto. / Questo è l’apice della tua misera vita. / Un pessimista non resta mai deluso. / C’è qualcuno che ci crede, sono sotto osservazione / O sono promossa? / Capirai ciò che intendo da ciò che lascerò. / E devo essere così umile quando mi lodano / Come se avessi raggiunto il gradino più alto, sono diventata grande. / Sono pazza / Penso a te / So che ce la farai anche tu. / E, come in un karaoke, / Cantiamo tutti le stesse fottute canzoni."
Insomma, è una canzone che parla della realtà, che riassume un po' ciò che penso. E' inconfutabile, ad esempio, che il potere dà alla testa: quando ci sentiamo troppo sicuri di noi stessi, è in quel momento che ci siamo lasciati sfuggire i più gravi errori.
Difficile, invece, è crescere con le critiche che ci vengono mosse. Spesso, tendiamo a contrattaccare chi ci muove critiche e diciamo "Tu pensa ai fatti tuoi!" (se quel giorno abbiamo fatto il voto di non essere assai scortesi!). Non ci costerebbe niente, eppure è come se ci feriscono nell'orgoglio, perchè pensiamo "Vedi chi si sta parlando!".
E ancora, quando ci lodano noi siamo felici, possiamo conquistare il mondo... No, dobbiamo cercare da quel piccolo passo di mantenere la "posizione acquisita" e andare avanti, perchè, come detto prima, il potere dà alla testa.
Infine, "come in un karaoke, cantiamo tutti le stessee fottute canzoni": chissà perchè dagli errori non riusciamo mai a imparare.
E, c'è da dire, tra l'altro, che tutti oggi ci stiamo uniformando, spinti dalle mode e dalla voglia di apparire: ma perchè non può contare l'essere?
Mi fermo perchè so che tante volte sono arrivato a questo punto e non sono mai riuscito a darmi una risposta... Però il testo era interessante, o sbaglio?
Sapete cosa mi ha interessato? La parola pessimista nel titolo!
A risentirci.
Meno positivo è, invece, il testo che voglio farvi leggere oggi: "A pessimist is never dissapointed". Un pessimista non rimane mai deluso.
"Non è di moda, penso, / Mettere in discussione il successo. / Viene esaltato e benedetto, / La gente ne è affascinata. / Questo è conformismo. / Ricorda ciò che ti dico, per piacere, / Quando ci dirigiamo verso la vetta / Mostriamo la parte peggiore di noi. / Eppure dobbiamo essere ugualmente amabili, come quando veniamo lodati. / Come i bambini, diventiamo grandi quando siamo criticati. / E’ da pazzi, / Penso a te / So che ce la farai anche tu / Ehi, raggio di sole, / Non ti colpirò nell’orgoglio; sei ciò di cui ho bisogno, / Sei il prescelto. / Questo è l’apice della tua misera vita. / Un pessimista non resta mai deluso. / C’è qualcuno che ci crede, sono sotto osservazione / O sono promossa? / Capirai ciò che intendo da ciò che lascerò. / E devo essere così umile quando mi lodano / Come se avessi raggiunto il gradino più alto, sono diventata grande. / Sono pazza / Penso a te / So che ce la farai anche tu. / E, come in un karaoke, / Cantiamo tutti le stesse fottute canzoni."
Insomma, è una canzone che parla della realtà, che riassume un po' ciò che penso. E' inconfutabile, ad esempio, che il potere dà alla testa: quando ci sentiamo troppo sicuri di noi stessi, è in quel momento che ci siamo lasciati sfuggire i più gravi errori.
Difficile, invece, è crescere con le critiche che ci vengono mosse. Spesso, tendiamo a contrattaccare chi ci muove critiche e diciamo "Tu pensa ai fatti tuoi!" (se quel giorno abbiamo fatto il voto di non essere assai scortesi!). Non ci costerebbe niente, eppure è come se ci feriscono nell'orgoglio, perchè pensiamo "Vedi chi si sta parlando!".
E ancora, quando ci lodano noi siamo felici, possiamo conquistare il mondo... No, dobbiamo cercare da quel piccolo passo di mantenere la "posizione acquisita" e andare avanti, perchè, come detto prima, il potere dà alla testa.
Infine, "come in un karaoke, cantiamo tutti le stessee fottute canzoni": chissà perchè dagli errori non riusciamo mai a imparare.
E, c'è da dire, tra l'altro, che tutti oggi ci stiamo uniformando, spinti dalle mode e dalla voglia di apparire: ma perchè non può contare l'essere?
Mi fermo perchè so che tante volte sono arrivato a questo punto e non sono mai riuscito a darmi una risposta... Però il testo era interessante, o sbaglio?
Sapete cosa mi ha interessato? La parola pessimista nel titolo!
A risentirci.
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