sabato 27 giugno 2009

Rockin Robin... E danziamo tutti, in memoria di Michael



Non passa indifferente la notizia che è morto Michael Jackson. Quando ho saputo della sua morte la mattina sono rimasto di sasso!

Tuttavia, il mio space non può dimenticarsi di una così importante scomparsa e quindi gli renderò omaggio ricordando a tutti voi una delle canzoni iniziali della carriera da solista del grande Michael.

Esce un po’ dallo stile cui siamo abituati noi dall’album Thriller in poi, ma questa canzone è esplosiva e pienamente concordante con la musca del tempo.

Non c’è la traduzione italiana, ma sentita questa strepitosa“Rockin Robin”, sperando che la pioggia balli con lei e se ne vada!







Non vi aspettavate una certa canzone, vero? Anche io sono rimasto un po' colpito. La prima canzone da solista in assoluto, Got to be there, non mi è piaciuta tanto... Buon week-end!

A presto!

venerdì 26 giugno 2009

L'ultimo pianto (non centra M. Jackson)



Oggi è proprio stata una super giornata stressante. E non
che sia stata molto diversa per stress dalle altre giornate che si susseguono
da una settimana e mezza questa parte. Sto studiando diritto pubblico, e sto
letteralmente entrando nel libro. Dimenticando persino i miei amici. E questo
non è bene.

Oggi, diversamente dagli altri giorni, invece, sono andato a
Taranto per vedere come è l’esame di diritto pubblico e cosa chiede più che
altro il nostro professore. Insomma, l’esame mi ha fatto un bruttissima impressione
e mi sono ritirato distrutto. Non ho fatto alcun riposino perché se no mi sarei
rovinato il sonno della notte. Ma ora sono più a pezzi di oggi (possibile? Probabile).

Ora sto con un bel mal di testa ma voglio comunque
aggiungere un'altra traduzione di Brian McKnight di cui vi avevo parlato due
sabati fa.

La canzone di oggi si chiama: “One last cry”.

“I miei sogni infranti e il mio cuore spezzato / Stanno
guarendo sulla mensola / Ti ho visto stringere le mani / Stando vicino a
qualcun altro / Ora sono seduto tutto solo / Desiderando che i miei sentimenti
svaniscano / Devo passarti oltre / Non c'è niente da fare per me / Tranne
piangere per l'ultima volta. / Un ultimo pianto / Prima che mi lasci tutto alle
spalle / Devo portarti fuori della mia mente / Questa volta / Smettila di
vivere in una menzogna / Credo di aver quasi esaurito il mio ultimo pianto. / Ero
qui / Tu eri li / Credo che non potremmo mai andare d'accordo / Mentre il sole
splende su di te / Ho bisogno che l'amore piova su di me / Sono ancora
seduto da solo / Desiderando che i miei sentimenti svaniscano / Ho dato il mio
meglio per te / Non c'è niente da fare per me / Tranne piangere per l'ultima
volta. / So che devo essere forte / Ma avanti a me la vita va avanti / E
avanti, e avanti, e avanti. / Asciugherò i miei occhi / Subito dopo il mio / Ultimo
pianto.”

Leggendo si sarà capita la frase che più mi è piaciuta. Be’,
penso che l’amore sia uno dei sentimenti (o e poco descriverlo così?) più belli
e più immensi che si possano provare e descriverlo come un pioggia è un’analogia
mai sentita ma stupenda. La pioggia fa male, ma vorreste negare che neanche l’amore
non ne faccia?

A presto.

martedì 23 giugno 2009

James Dean - il film (ma anche l'attore)



Ieri sera, poiché in tv non c’era niente di interessante, ho
deciso di vedere il  film che avevo
registrato domenica notte (quasi lunedi mattina!) sulla vita di James Dean.

Di quell’attore, di cui avevo studiato qual cosina in
storia, sapevo che aveva avuto una vita abbastanza movimentata e che era
divenuto, dopo la sua morte, un eroe per tutta quella generazione che viveva di
Elvis e rock’n’roll.

Steso, quindi, quasi comodamente sul divano ho iniziato a
vedere questo film. La storia si fa subito interessante quando un ragazzino di
nove anni abbia affrontato la morte della madre e la perenne indifferenza del
padre verso di lui. Trasferitosi dalla zia in un altro Stato degli Stati Uniti,
inizia a studiare Economia, ma presto scopre che la sua vera vocazione è la
recitazione, per cui ha formidabili doti. Passando il tempo a recitare e a
vivere con leggerezza i suoi giorni, appesantito dal suo pensiero che il padre
lo odiasse, si innamora di un’altra attrice, da cui non è pienamente
ricambiato. Diventato, infine, ricco, James decide a chiarirsi col padre, che
gli spiega che probabilmente non è lui il vero padre. Recita nel film “Gioventù
bruciata” con serenità (il regista gli ricordava suo padre, ecco perché ha
voluto chiarirsi), e muore d’incidente d’auto a causa dell’alta velocità.

Insomma il film è spettacolare, con James Franco che dà
un’interpretazione magnifica al suo personaggio: timido, geniale, ma con una
vita sregolata.

Devo essere sincero, sono rimasto colpito dalla vita di
questo attore e non nascondo che anch’io vorrei passare una vita libera da
questi condizionamenti materiali che attanagliano tutti: ricerca di un lavoro,
rispetto di gerarchie e inseguimento del pensiero comune.

No, sembra che ognuno sia libera di pensare, ma tutti oggi
siamo condizionati da tv, moda e politica (non è di questo che parlo ora, ma in
generale c’è asservimento anche alla politica).

Di sicuro, non è una morte prematura quella che vorrei:
vivere libero, ma non infrangendo leggi
o cercandomi la morte in ogni occasione. Perché, se anche così è
possibile godersi la vita, provando sempre nuove emozioni, non è sfidando la
morte che si può vivere davvero.

Scrivo ora che è mezzogiorno e un quarto perché volevo
condividere con questo space il film che ho visto. Oggi pomeriggio, invece, lo
dedicherò a vedere “Gioventù bruciata”, il più famoso film di Dean.

Un altro pomeriggio, se lui mi piacerà (solo artisticamente
parlando!) potrò vedere “La valle dell’Eden”, suo film di debutto.

Ma di tutto resterete sempre aggiornati.

A presto!

domenica 21 giugno 2009

Yes I can... se mi impegno!



Oggi ripercorrevo un po’ la storia di questo space e,
pensandoci, mi sono accorto che ho lasciato la presa sulle mie osservazioni,
sui miei pensieri, sui miei problemi, per ridurmi a due sicure pubblicazioni:
una il sabato per la musica anni ’70 – ’80 e un’altra infrasettimanale per i testi
più belli in cui mi “imbatto”.

Da prendere in considerazione sono sicuramente più aspetti. Fino
all’anno scorso andavo alla scuola superiore, andavo “forzatamente” in una classe
in cui non mi trovavo tanto bene: era spaccata, c’era rivalità tra compagni e molti
litigi. Bisognava vedere come parlare e con quali parole farlo.

C’è da prendere in considerazione che, fino agli inizi di
febbraio circa, avevo una amico molto fidato, col quale poi litigai. Di lì in
poi ho sentito ancora più mio lo space.

Oggi, invece, vado all’università dove posso parlare con chi
voglio e ho una nuova amica fidata. Con lei parlo di tutto e, anche se spesso
mi secca scrivere tanti sms, rimane il miglior mezzo di comunicazione per
tenerci in contatto.

Purtroppo, sono anche aumentate le responsabilità: studiare
per l’università non è come studiare per le scuole superiori, quindi ci vuole
più impegno e più energie. Ragion per cui, non per giustificarmi, quando il
pomeriggio mi collego voglio vagare per internet e non avere impegni mentali.

E’, tuttavia, giunto il tempo di dare una scossa a questo
space. Ora non frequento più l’università (periodo d’esami), quindi la mattina avrei
il tempo per studiare, e il pomeriggio di riflettere e scrivere.

L’ispirazione di questa svolta? Sembrerà una delle più
grandi fesserie (ma le cose strane sembrano capitare tutte a me!), ma è stato
il cielo azzurro e una grande, bella e soffice nuvola bianca mi ha fatto
pensare al mio passato e a ciò che rivoglio sul mio space.

Poco fa ho ricevuto dei complimenti su come mando avanti questo
space, ma mi hanno parlato delle canzoni e di come unisco (e posso unire)
canzoni e pensieri. Ma non è solo questo che voglio io…  Le novità arriveranno questa settimana. Per
oggi cambio solo un po’ di canzoni hip-hop!

A presto!

sabato 20 giugno 2009

L'uomo delle stelle

Stasera mi sento pochissimo bene. Stamattina ho raccolto lupini in campagna e sarà stata un'insolazione o la bassa pressione o entrambe, oggi pomeriggio ho dormito 3 ore e mezza e ora mi sento ancora frastornato.
Per oggi la canzone che scelgo è molto famosa anche se forse molti ignorano il cantante. La canzone è Starman di David Bowie.
La traduzione non mi è piaciuta molto... Ma ecco il video della canzone.





Si penso che tutti dal secondo 52 avete capito di che canzone si trattava. L'avete capito, vero? Già, la sigla di Metore, che io non vedevo ma la cui sigla è conosciuta.
Non mi resta che augurarvi un buon fine settimana.
A presto!

mercoledì 17 giugno 2009

Tra delusione e romanticismo



Oggi ho fatto l’esame di statistica, dopo una settimana intera passata freneticamente a imparare e ripassare le formule con altri compagni che oggi hanno fatto lo stesso esame. Probabilmente l’ho (e un po’ tutti l’abbiamo) sottovalutato, e il risultato finale è stato 22.

Un po’ insoddisfatto, ho provato l’orale, sebbene sapevo che sarebbe stato molto duro.

Così, premettendo alla professoressa che mi interrogava che non volevo scendere sotto il voto dell’esame scritto, ho fatto un’interrogazione orale abbastanza confusa e bruttina. A un certo punto la professoressa si è fermata perché non voleva farmi scendere sotto il 22.

La delusione è abbastanza, ma quello che mi tocca di più è che forse ho qualcosa dentro di me simile alla paura di rapportarmi con le persone.

Ho sempre pensato che fosse timidezza, ma il fatto è che quando devo parlare con una persona mi viene una sensazione tipo panico, non sento cosa mi dicono e quando parlo spesso mi fermo mentalmente per chiedermi se sto dicendo qualcosa di senso compiuto.

Questo non succede solo con un professore, ma anche con una persona di età più grande di me e, a volte, anche della mia stessa età. Raramente mi succede con le persone che già conosco.

È sicuramente una situazione che mi sta facendo riflettere molto da questo pomeriggio. La professoressa che mi ha interrogato dice che devo prendere più sicurezza in me, ma io sto in forte dubbio su tutto…

Passando alla canzone di oggi, vi avevo già anticipato due testi d’amore (sì, di quelli che a me non piacciono tanto). La prima è stasera. Vale proprio la pena di leggerlo (e di pubblicarlo!).

Il testo è “Crazy love”di Brian McKnight.

“Riesco a sentire il suo cuore battere per mille miglia / E i cieli si aprono ogni volta che sorride / E quando torno a casa da lei, torno nel luogo a cui appartendo / Sto ancora correndo verso di lei come la canzone di un fiume. / Lei mi dà amore amore amore amore folle amore / lei mi dà amore amore amore amore folle amore.../ Ha un gran senso dell'umorismo quando mi sento giù di morale / E quando torno a casa da lei quando il sole tramonta / Lei porta via i miei problemi, porta via la mia tristezza / Porta via i dolori del mio cuore nella notte come un ladro. / Lei ha amore amore amore amore folle amore / Si, ho bisogno di lei durante il giorno / Si, ho bisogno di lei di notte / Voglio gettare le mie braccia intorno a lei / Per baciarla, abbracciarla, baciarla, abbracciarla forte / E quando torno da posti tanto lontani / Lei mi dà un amore così dolce da illuminare la mia giornata /E mi rende giusto, e mi rende completo.”

E’ Amore quello cantato da Brian MacKnight in questa canzone… che romantico dedicare questa canzone… E’ un bello spunto, penso!

A presto.

sabato 13 giugno 2009

Facile amante



Oggi faremo un balzo al “lontano” 1984 quando c’era ancora
una delle più belle band inglesi degli anni ’80. Sono i Genesis!

Tuttavia la canzone di stasera è cantata “solo” da Phil
Collins con due cantanti freschi: Philip Bayley e Nathan East. La canzone in questione è Easy lover.

E allora rituffiamoci in quel successo!







Preferite la decadente musica di adesso o i bellissimi anni '80? Buon week-end!

A presto!

venerdì 12 giugno 2009

Traduzione un po' lunghina ma ne vale la pena


Per tutta la settimana ho pensato che dovevo scrivere ma era sempre troppo tardi. Oggi pomeriggio. E quindi ecco a voi il testo di oggi.


So che sabato vi avevo parlato di bellissime canzoni d’amore, ma oggi voglio prima farvi leggere una bellissima canzone di Eminem.


C’è chi lo vede non di buon occhio, ma questa canzone è abbastanza seria e ha un bel significato. In più per chi volesse provare, può ascoltare la canzone perché è stata definita una delle più belle del suo nuovo album.


La canzone in questione si chiama “Beautiful” e la traduzione è di seguito.


“Sono solo così fottutamente depresso / Sembra che non riesca a uscire da questa crisi / Se solo potessi riprendermi da questa malinconia / Ma ho bisogno di qualcosa che mi spinga fuori da questo buco / Ho preso i miei lividi ho preso i miei bernoccoli / Sono caduto e sono tornato subito su / Ma ho bisogno di quella scintilla per essere incoraggiato a tornare su / E io provvederò a riprendere il microfono / Non so come o perchè o quando / Sono finito in questa posizione in cui sono / Sto iniziando a provare di nuovo mancanza di rispetto / Perciò ho semplicemente deciso di prendere questa penna / E provare a fare un tentativo per sfogo / Ma solo non posso ammettere / O affrontare il fatto che potrei aver finito col rap / Ho bisogno di un nuovo sfogo / E sono a conoscenza di schifezze così difficili da buttar giù / Ma non posso semplicemente stare con le mani in mano e crogiolarmi / Nella mia sofferenza ma una cosa la so / Sarò un fatto difficile da seguire / Un fatto difficile da seguire / Sarò un fatto difficile da seguire / Oggi qui domani andato ma dovrai camminare per mille miglia. / Mettiti nei miei panni, solo per vedere / Cosa si prova, a essere me / Io sarò te, scambiamoci i ruoli / Solo per vedere come sarebbe / Sentire il tuo dolore, tu sentiresti il mio / Entrare nelle reciproche menti / Solo per vedere cosa abbiamo trovato / Guardare la merda attraverso i reciprochi occhi / Non ha importanza se dicono che non sei bello / Possono andare tutti a farsi fottere rimani vero come sei. / Mi sa che sto iniziando a perdere il senso dell’umorismo / Tutto è così pieno di tensione e squallore / Mi sento quasi come se dovessi controllare la temperatura della stanza appena ci entro / E’ come se tutti gli occhi sono su di me io cerco di evitare ogni contatto / Perchè se lo fo poi si apre la porta per una conversazione come io la voglio / Non sto cercando attenzione extra voglio solo essere come te / Mescolato col resto della stanza forse indicami il bagno più vicino / Non ho bisogno di nessun fottuto servitore che prova a seguirmi e a pulirmi il culo / Ride a ogni singola battuta che fo e la metà non sono neanche divertenti come hahhhhh / “Marshall sei così divertente dovresti fare il comico dannazione” / Sfortunatamente io sono mi nascondo solamente dietro le lacrime di un clown / Perciò perchè voi tutti non vi sedete / Ascoltate la storia che sto per raccontarvi / Diamine non dobbiamo scambiarci i ruoli / E tu non devi camminare per mille miglia. / Nessuno
ha chiesto che la vita ci desse queste cazzo di mani che abbiamo / Dobbiamo prendere queste carte da noi e girarle non aspettarti nessun aiuto / Ora io potrei o essere rimasto a casa seduto sul mio culo e incazzato e lamentoso / O prendere questa situazione nella quale sono e alzarmi e darmi una svegliata / Non sono mai stato il tipo di bambino da aspettare alla porta e impacchettare i suoi bagagli / E seduto in veranda e sperare e pregando che un papà arrivasse che non l’ha mai fatto / Volevo solo andare bene per ogni singolo posto ogni scuola dove andavo / Ho sognato di essere quel ragazzo ganzo anche se significava comportarsi da stupido / E Edna mi ha sempre detto di continuare a fare quella faccia e rimarrà bloccata così / Mentre rimango lì in piedi tenendola mia lingua provando a parlare così / Poi mi si incollò la lingua su quel
palo dello stop congelato a 8 anni / Ho imparato la lezione poi perchè non provavo più a impressionare i miei amici / Ma ti ho già raccontato tutta la mia storia / Non basata solo sulla mia descrizione / Perchè da dove la vedi te dove sei seduto è probabilmente diversa al 110% / Mi sa che dovremmo camminare almeno un miglio nelle scarpe dell’altro / Che numero hai? io porto il dieci / Vediamo se riesci a portarle con i tuoi piedi. / Alle mie piccole / Siate forti / Papà sarà a casa presto / E al resto del mondo / Dio ti ha dato scarpe che ti vadano bene / Perciò indossale / Sii te stesso amico / Sii orgoglioso di chi sei / E anche se suona sdolcinato / Non lasciare che qualcuno ti dica che non sei bello.”


La canzone è dedicata ai suoi fan e per me è una canzone che la cui traduzione dovrebbero conoscere tutti.  Interessante, vero?


A presto



sabato 6 giugno 2009

Quando un uomo aman una donna... Quando???



Crescere… Stamattina mi sveglio e so di una brutta notizia, una coppia che si lascia.

Conosco solo lei, ma quando lei mi parlava del suo ragazzo sembrava una di quelle favole che finiranno sicuramente con “e vissero felici e contenti”. E invece sembra che quella storia finirà come un capitolo della saga di Stars Was o qualunque altra saga: “chiusa una porta si aprirà un portone”.

E il portone lo scoprirete nella prossima puntata (del film, non del mio space).

Dopo averla un po’ sollevata di morale per sms come meglio potevo, ho fatto la doccia e sono rimasto molto a pensare (già sembra che lì abbia l’unico momento per pensare davvero!) sul fatto di crescere e di quanto sia difficile e di quanto dolore porti.

Se da una parte crescere significa conoscere nuove cose, esplorare sentimenti, varietà di persone e divertirsi e stare bene con sestessi e gli altri, per un altro verso crescere significa sopportare persone antipatiche, affrontare pericoli e problemi e accettare sconfitte e delusioni.

Nessuno ci ha mai detto che la vita sarebbe stata facile, ma noi dobbiamo cercare di sorridere a lei sempre e comunque. E quando c’è una persona triste basta dirle che le siamo vicini e darle speranza  perché in ogni momento triste una parola di speranza e conforto potrà non servire subito, ma aiuta tantissimo!

Se le parole e i cattivi pensieri sono quelli che feriscono più di ogni altra cosa, la speranza è l’arma suprema per disinfettare le ferite mentre la pace l’allegria è la medicina per curare ogni altro problema!

E l’amore dove lo mettiamo? Eh, quello è contemporaneamente lama e cerotto: fa male ma dà grandissime soddisfazioni.

Io, devo essere sincero, lo temo. Lo temo perché mi spaventa farmi male e nessuno vorrebbe il male. Da ingenuo (e pessimista) ignoro l’aspetto più bello, quello romantico, quello dove si trova la parte che per sempre difenderemo perché è il nostro bastone e la ragione per cui non interessa delle parole altrui perché noi due siamo noi due e tutto il resto è fuori.

Ma bisognerà cercarla quella parte e, buttandola un po’ su comico, non riesco a trovare una soluzione di 2+2 e dovrei riuscire a trovare chi per tutta a vita mi completerà?

Arriverà quando non me lo aspetterò (ma so che non pioverà dal cielo)!

Rimanendo in questi argomenti “spinosi”, ecco che oggi vi faccio sentire una canzone tutta dolce che può servire da manuale per un uomo e come “love song” per tutti!

“Quando un uomo ama una donna / Non riesce a pensare a nient'altro / darebbe il mondo per la bella cosa / che ha trovato, si, se lei è cattiva lui non riesce a vederlo / lei non può sbagliare / gira le spalle al suo migliore amico se dice qualcosa di male su di lei. / Quando un uomo ama una donna / spende fino all'ultimo centesimo / per cercare di tenersi stretto ciò di cui ha bisogno / rinuncia a tutti gli agi / esce e dorme sotto la pioggia / se lei dice "Amore, è cosi che deve essere". / Bene, questo uomo ama una donna / ho rinunciato a tutto quello che ho / cercando di tenere stretto il tuo
prezioso amore / "Amore, ti prego, non trattarmi male". / Quando un uomo ama una donna / fino in fondo all'anima / lei può portargli tanto dolore / si, se lo tratta come uno stupido / lui è l'ultimo che lo viene a sapere, gli occhi innamorati non vedono. / Quando un uomo ama una donna / non si può sbagliare / non si può avere nessun’altra ragazza / sì, quando un uomo ama una donna / so esattamente cosa si prova / perché tesoro, tesoro, tesoro, tu sei il mio mondo.”







Non mi interessa se il cantante è affascinante o meno, ma le parole e la canzone sono dolcisisime!

Cercando qualche canzone dolce, mi sono imbattuto in belle traduzioni, che proporrò la settimana entrante.

Pero ora godiamoci il week-end.

A presto!