Da ieri anch'io ho il famoso "pezzo di carta". E probabilmente dovrei essere felice. E' un traguardo raggiunto. Ma la mia mente, invece, è già andata al dopo: "e ora?". Cosa voglio fare? O meglio, cosa posso fare data la realtà attuale?
Le aspirazioni danno l'input, ti danno la spinta a voler fare qualcosa. Ma, in realtà, bisogna decidere cosa fare concretamente data la situazione locale. E queste domande mi si affollano nella testa, mentre mio padre mi fa pressione per vederla dal suo punto di vista. Rimpiango già quei tre anni in cui studiavo e sapere di essere in un crogiolo perfetto e al riparo da scelte sul mio futuro.
Adesso dovrei godermi il riposo, la libertà per un mese di essere libero dallo studiare, e invece si affaccia il bivio peggiore: studiare o cercare lavoro? O magari preparare una terza via, che è quella di studiare e lavorare contemporaneamente. Ma i dubbi sono molti!
Intanto, mentre mi lascio assalire da questi dubbi, riporto un solo verso di "Good morning" di Kanye West, in cui egli parla dei laureati.
"Buon Giorno / Guarda a quel ragazzo, il migliore della classe spaventato del futuro / Mentre mi infilo nella De Lorean / Spaventato di essere a faccia a faccia con una compiacente carriera studentesca / Alcuni sono promossi, ma sono ancora stupidi / Ti dicono “leggilo, mangialo, non guardarti in giro / Solo guarda questo, pregaci, insegnaci, Dio” / Va bene, guarda su ora, l’hanno fatto, ti hanno rubato il tuo essere un tipo da strada / Dopo tutto questo, questo è quello che ottieni."
Il rischio è questo: si studia, ma rimanendo sui libri si perde il contatto con la realtà, per cui quando ci ritroviamo fuori dall'università passiamo per stupidi. E finiremo la nostra vita agli ordini di qualcuno che finora ci ha detto "“leggilo, mangialo, non guardarti in giro, solo guarda questo, pregaci, insegnaci, Dio".
Umore del giorno: abbastanza confuso
Al prossimo post!
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