martedì 31 marzo 2009

Il bello della vita... di Califano però



Non so cosa ho stasera. Le ragioni di questa strana
senzasione che ho addosso le posso ricondurre a due fattori.
Il primo è il sonnellino (di un'oretta) che ho fatto oggi pomeriggio che mi ha provocato
più stanchezza di quanta ne avevo prima. Non so perchè, sarà stato un sogno
strano e brutto, sarà stata mia madre che si arrabbiava con mio fratello, sarà
stata la lavatrice che produceva u rumore incessante… Fatto sta che mi sono
svegliato e mi sono sentito malinconico.

Il secondo fattore lo riconduco al fatto che oggi ho visto il
primo ventesimo compleanno di una persona molto vicina e, dopo il sonnellino,
mi son detto che anche io tra un po’ arrivo a 20 anni e cosa ne ho ricavato
dalla vita? Quasi niente.

E tutto ciò è molto demoralizzante. Ecco quindi, che un po’
il sonno, un po’ questo compleanno mi hanno lasciato una vena triste in me.

Per risollevarmi e per inserire anche il testo dell’altra
volta eccovi “Il bello della vita”, di Franco Califano. È una canzone che non
conoscevo, ma il testo mi è interessato subito tanto.

“Io che conosco bene i guai, io che non ho portafortuna,  / prevedo coccole e calcioni e mi difendo come
so / io che ho vissuto insieme a te notti serene ed uragani / non ho imparato
neanche un pò a saper trarre conclusioni. / Non do consigli, forse a te, se me
li chiedi di persona, / io potrei dirti a malapena, / non ti aspettare una
strada che porti alla luna. / Le sante donne tradiscono / alcuni amici lo
stesso / ma poi lo so che ritornano / quando ritorna il successo / ti senti il
primo del mondo / e arrivi fino in fondo. / Ma il bello della vita è proprio
questo qui / si riapre una ferita ma il tempo / t'insegna che è meglio così / il
bello della vita è quello che ti dà / somiglia a una partita / c'è chi trucca
le carte e nessuno lo sa. / Il bello della vita per me / è stato solo
esistere...resistere... / Ho visto la mediocrità e la politica far festa / ho
visto il genio calpestato, i disonesti andare su / io che ricchezza e povertà
le ho conosciute in un minuto / ho fatto sempre a modo mio ma non ho mai
gridato aiuto. / Le donne belle aggrediscono / alcuni amici lo stesso / ma in
un momento spariscono
quando non hai più successo / ti senti l'ultimo al mondo ma devi andare in
fondo. / Il bello della vita è proprio questo qui / sapere ch'è finita ma sei
così stanco che è meglio così / ma il bello della vita è quello che ti dà / somiglia
a una partita / c'è chi trucca le carte e nessuno lo sa / il bello della vita
per me / è stato solo esistere...resistere...per te....”

E sì. Anche questo testo ha una piccola vena triste…
Coincidenza!

Comunque, come mi sta capitando ultimamente, affogo i
problemi nel lavoro: mi metto e copio gli appunti che ho preso durante le
lezioni. Il tutto con musica di sottofondo.

Sempre oggi, a un certo punto mi son detto che la musica non
può sempre essere la soluzione ai miei problemi. Visto anche che più che
risolverli, li seppellisco… E intanto la vita va…

A presto.

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