Sono di parola. Scrivo,
ma non perché sono obbligato, ma perché mi piace!
Effettivamente è da
domenica scorsa (una settimana fa!) che volevo scrivere e non si è trovato più!
Domenica scorsa, in
particolare, sono stati due i pensieri che avrei voluto scrivere.
Partiamo col fatto più
remoto. Sicuramente, avete sentito parlare domenica mattina del ragazzo greco
di 15 anni morto durante una protesta, Alexis.
Bene, al di là delle
sue idee, ma è normale che uno viene ucciso a 15 anni per simili “sciocchezze”?
A riguardo vorrei
citare solo qualche verso di una canzone di de Andrè: “Approfittando di non
essere fragilissimi di cuore andiamo all'altro mondo bighellonando un poco perché
forzando il passo succede che si muore per delle idee che non han più corso il
giorno dopo.”
Passando ad altro
argomento, ora, vorrei prima di tutto chiedervi: cos’è, per voi, la libertà?
Risposto? Il fatto è
questo: domenica scorsa durante l’omelia in chiesa, il sacerdote dice che tutti
invocano la libertà (senza alcun riferimento agli scontri in Grecia), ma
nessuno saprebbe darne una definizione. Be’, io sono stato in forte disaccordo perché
l’ho presto trovata una definizione (da vocabolario) per la parola “libertà”: è
la qualità di ciascuno di vivere senza costrizioni e senza vincoli.
Il sacerdote,
invece, ha puntato a una definizione più “religiosa”: è la capacità di
scegliere tra il Bene e il Male.
Io penso che le due
definizioni dovrebbero fondersi: in
fondo, vivere senza limiti può significare anche uccidere (se si riesce a
farlo!).
Questa, allora, non
sarebbe più libertà, se ciò implica una scelta? Libertà assoluta sarebbe quella
che ho in mente io, ma capireste ben presto i limiti, e uno l’ho già scritto! Almeno
che voi non abbiate un altro concetto di
libertà, magari assoluta se è questa la vostra idea, che riesca a non collidere
con alcun tipo di limitazione e riesca a garantire un minimo di sicurezza…
Se riuscite fatemi
sapere!
Per quanto riguarda
la settimana passata, non è successo nient’altro di importante da scrivere…
Anzi, pensandoci c’è
stato un altro evento: ieri è successo dopo tanto tempo che uscivamo solo tra
ragazzi. È stata una cosa che non mi accadeva da un anno e mezzo! Devo dire che
si può essere anche naturali e sé stessi quando si esce anche con amiche, ma
uscire tra ragazzi ha sempre un “qualcosa di più”. Non ve lo so spiegare, però ieri
mi sono sentito quasi a più agio, eppure non ho cambiato di una virgola il mio comportamento! No riesco a spiegarmi
meglio…
Che figura… quasi
vorrei cancellare ciò che ho scritto!
Va be’, dai, con un
po’ di imbarazzo chiudo questo intervento e spero di scrivere al più presto (prima
di sabato!).
A risentirci!
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