Stasera è la famosa notte di San Lorenzo nella quale per almeno una volta all'anno alziamo il nostro collo oltre l'altezza a cui siamo abituati e iniziamo a cercare le stelle che cadono, nella speranza che si avverino i nostri desideri.
L'anno scorso resi omaggio a questa ricorrenza con una poesia del beat Weiner. Oggi recupero un poeta italiano di fine '800 che, in verità, non conoscevo neanche io, Giovanni Marradi. Però la poesia è molto bella. Non è precisamente per San Lorenzo, ma dato che spesso si va a mare per vedere il cielo ho pensato che sarebbe bello stasera vedere quel paesaggio e ricordare le parole di "Nottuno".
"Su la marina immobile
Come un gran vel d'argento,
Stellato, ampio, dïafano
S'incurva il firmamento;
E noi ridente vigila
Il grande occhio lunar
Soli, abbracciati, immemori,
Tra firmamento e mar.
O come è dolce il vivere,
Com'è divino il mondo
Visto a traverso i riccioli
Del tuo bel capo biondo;
Visto a traverso il fascino
Onde la tua beltà
Tutto di luce inondami
E di felicità!"
E' un quadretto molto affascinante e, se il cielo non sarà nuvoloso, mi auguro che stasera sotto il cielo stellato, tra un desiderio e un altro, possiate ammirare questo paesaggio e, trasportati da esso, dire "come è dolce il vivere, com'è divino il mondo".
Umore del giorno: l'occasione di vedere il cielo stellato non me la perdo mai e stasera, me lo sento già, sarà una magnifica serata, nella quale il mio pensiero si perderà nel blu del cielo
Al prossimo post!
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