Come anticipai già la settimana scorsa, il testo di oggi è quello della nuova canzone di Robbie Williams e Gary Barlow, “Shame”. Come vi accorgerete, il testo parla di riconciliazione, quella tra i due cantanti in questo caso. Ma il testo (così come la canzone) mi ha colpito molto e ci tengo a proporla per oggi.
“Bene, ci sono tre versioni di questa storia. La mia, la tua e la verità. / E possiamo attribuirla al caso, alla nostra infanzia o alla nostra giovinezza. / Al di là di qualche guadagno sentimentale, volevo che tu sentissi il mio dolore / ma tornava sempre indietro al mittente. / Ho letto nella tua mente e ho provato a mettermi in contatto / Le mie lacrime avrebbero potuto riempire l’ Albert Hall / Non sarà il suono di una dolce resa? / Che vergogna non aver mai ascoltato / Te lo feci sapere tramite la televisione / E tutto ciò che è andato perso è stato il prezzo che abbiamo pagato / La gente trascorre la propria vita in questo modo / Oh che vergogna! / Ero così impegnato a scaricare tutte le colpe sugli altri / E con il tuo poster alto 30 piedi sul retro di Toys-R-Us / Ho scritto una lettera nella mia mente su un uomo del quale non ricordo / ma le parole erano davvero scortesi. / Non mi viene in mente il perché, ai tempi probabilmente avevano un significato / Non sarà il suono di una dolce resa? / Le parole vengono fuori facilmente quando sono sincere”
La trovo davvero molto bella, non vi fa lo stesso effetto? La parte più bella è quando dice che il prezzo più alto pagato è aver perso una “parte di vita” dell’amico. È davvero un “peccato” [ambivalenza nella traduzione del titolo della canzone “Shame”] litigare per una stupidaggine e perdere un amico.
Umore del giorno: apatico… Non so, è un periodo strano…
E il tempo va…
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