giovedì 17 marzo 2011

Tre colori

Oggi 17 marzo è festa nazionale. Quello che non tutti sapevamo (me compreso) è cosa successe il 17 marzo di 150 anni fa.

Partiamo da un piccolo riassuntino storico di cosa successe prima. Nel 1848, molti popoli europei dominati dagli Stati multinazionali si rivoltarono in cerca dell'indipendenza. Anche i cittadini di Milano insorsero nelle famose 5 giornate, e questo diede il coraggio al regno di Sardegna di iniziare una guerra contro gli Austriaci. Tuttavia, la prima guerra d'indipendenza non ebbe effetti sulla formazione del Regno.

Ma nessuno si arrese e, grazie ad accordi con la Francia, nel 1959 iniziò una nuova guerra contro gli Austriaci. Questa, la seconda guerra d'indipendenza, si concluse, dopo varie vicende, con la conquista della Lombardia, ma le cessione di Nizza e della Savoia ai Francesi.

Intanto, anche molti ducati della Toscana e dell'Emilia Romagna vedevano positivamente l'unione col Regno di Sardegna, che avvenne grazie a un plebiscito favorevole. Rimaneva il Centro e il Sud Italia e il Triveneto. Con la spedizione dei Mille, Garibaldi prese il controllo del Sud Italia, che fu consegnato al re Vittorio Emanuele II nello "storico incontro di Teano" (26 ottobre 1860). Anche l'Umbria e le Marche richiesero l'annessione al regno sabaudo, ottenendola.

Ed eccoci qui. Il 18 febbraio 1861 fu convocato per la prima volta il Parlamento e il 17 marzo 1861 esso, riunito a Torino, nomina Vittorio Emanuele II RE D'ITALIA. L'Italia, tuttavia, non era completata. Successivamente furono annessi il Veneto e il Friuli Venezia Giulia (che furono annessi con la terza guerra di indipendenza), Roma (annessa nel 1870, dopo la Breccia di Porta Pia) e, ultimo, il Trentino Alto Adige (annesso nel 1918).

Famosa è la frase di Massimo d'Azeglio, che disse "abbiamo fatto l'Italia, ora facciamo gli italiani". Be', quando lo disse l'Italia non era ancora com'è adesso, ma allo stesso modo non possiamo neanche sostenere che siano stati fatti gli italiani. In ogni caso io ci credo in questa "giovane" nazione.

Genialmente (senza alcuna ironia), anche al Festival di Sanremo un autore ha fatto una canzone in tema: Tricarico ha presentato, infatti, la dolce "Tre colori", sulla nostra bandiera e sull'unità della nostra nazione.

"Mezza luna cilentana / nebbia padana / soldatini non ne abbiamo più / tutti pronti sull’attenti / partono i fanti / colorati con le giacche blu / Quelli nella nebbia hanno una bandiera verde / ricorda che la nostra tre colori ha / la battaglia è già iniziata / buona giornata / cannoncini con le bocche in su / partiremo noi da dietro / con l’aiuto di San Pietro  / il destino poi ci guiderà / Quelli sul confine hanno una bandiera rossa / ricorda che la nostra tre colori ha / Quelli nella nebbia hanno una bandiera verde / ricorda che la nostra tre colori ha / soldatini di frontiera / mille mamme aspettano / cercate di non farvi fucilar / questa storia è stata scritta / e già studiata / pensavate di doverla ripassar? / quelli in cima al monte hanno una bandiera bianca / ricorda che la nostra tre colori ha / verde la speranza rosso il sangue di frontiera / neve biancaneve i cuori abbraccerà / tre colori come i fiori / non son per caso."

Sapete il significato della nostra bandiera? Essa apparve per la prima volta nel 1796 in Lombardia, dove si lottava contro l'invasione napoleonica.  Le tre bande di uguale dimensione sono ispirate alla bandiera francese post-rivoluzionaria, che rappresenta uguaglianza, libertà e fraternità. Per quanto riguarda i colori, invece, il bianco e il rosso rappresentano la libertà dei Comuni (e casualmente sono anche il colore della città di Milano e dello stemma crociato), mentre il verde era il colore dell'uniforme della Guardia Civile milanese.

Direi che la maggior parte dei riferimenti della nostra unità nazionale derivi dal Nord, eppure ci sono persone che vogliono separare l'Italia. Mah!

Umore del giorno: commosso, come ogni volta, all'udire del nostro inno e con tanto patriottismo dentro!

Restate in linea!

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