Ieri sera fidi un bellissimo film alla televisione: “Antwone Fisher”. Che ci fosse Denzel Washington (sia come attore che come regista) è stato un incentivo più, ma poi la trama si è fatta molto interessante e il commento finale che dò per il film è un 10+!
La storia, in parte vera, parla di un ragazzo nero che fu abbandonato dalla madre a due mesi. La signora che lo prese in affidamento lo maltrattava, mentre la tata lo violentava. Questi due eventi lo portano all’età di 25 anni con un profondo disagio a relazionarsi e, soprattutto, con il mondo femminile.
Durante il film una poesia mi ha colpito particolarmente. La trama l’ho accennata proprio per introdurre questa poesia.
“Chi piangerà il povero innocenteperduto e soloChi piangerà il povero innocentequando spezzato avrà il voloChi piangerà il povero innocenteche pianse nel sogno del suo amicoChi piangerà il povero innocentecol mondo dentro a sé nemicoChi piangerà il povero innocenteche camminerà sulla sabbia rosso fuocoChi piangerà il povero innocenteil povero bambino dentro un uomo assenteChi piangerà il povero innocenteche conobbe la pena e il doloreChi piangerà il povero innocenteche morì più volte, più volte ancoraChi piangerà il povero innocenteil ragazzo che tentò di essereChi piangerà il povero innocenteche piange ancora dentro me.”Spesso ai telegiornali sentiamo parlare di abusi e violenze su minori, pedofilia, pedopornografia, prostituzione minorile, bambini venduti per commercio nero di organi o per prostituirsi o per le adozioni illegali, ecc. Chi piangerà il povero innocente?
Nel film, il protagonista a quella domanda risponde “io lo farò”. Ma che colpa hanno coloro che subiscono tali assurdità a portarsi traumi che li segneranno a vita? Purtroppo nessuna. Eppure dovranno portarsi il marchio della stupidità umana segnati in loro per sempre.
Umore del giorno: triste perchè non mi va di studiare
E il tempo va…
IO DIREI 10 CON LODE ... <3
RispondiElimina