Lo so, lo so. Ieri non ho pubblicato la canzone…
Ok, a dirla tutta: non ho problemi a pubblicarla, ma sto avendo una grave crisi a livello psicologico: il problema è che non sto riuscendo più a capire cosa voglio fare, quali sono le mie vere priorità… Mi sto mettendo in seria discussione, ma, più che altro, e molto più grave, è una vera è propria crisi di valori. Sta diventando tutta una guerra psicologica ove a rimetterci mi sa tanto che è la mia stessa sanità mentale!
Se volete vi posso aggiungere anche questo particolare raccapricciante: l’altro giorno stavo da una mia amica per studiare insieme, a un certo punto mi affaccio dal balcone e sento a livello inconscio il bisogno di buttarmi giù. Io sentivo che pensavo questa cosa, ma poi dicevo che non posso mica buttarmi proprio lì, e allora tento di reprimere quel folle volere. Era come se il cervello avesse mandato l’impulso, ma poi io riuscivo a controllare i muscoli e allora non facevo più niente. Si riaffaccerà in altre occasioni? Probabile.
Non lo so è un periodo difficilissimo per me… Per giunta il fatto di essermi ritirato in campagna mi sta portando vari problemi perché dovrei studiare o almeno “evadere” dalla realtà (che so benissimo che non è una soluzione), e invece c’è mio padre che mi chiama sempre giù per aiutarlo a fare varie cose.
Ieri, ad esempio, appena arrivai in campagna non disse nulla, e mi misi al pc, chattai un poco, chiesi cosa dovevamo fare per la sera... Poi distrussi il pc (l’avevo promesso chissà quante volte!). Dopo neanche tre quarti d’ora che ero arrivato in campagna mio padre mi tiene fino alle 9 e mezza con lui per fare dei lavori nel piazzale… Tempo di mangiare e alle 10 e 5 ero nel letto.
Oggi riflettevo se sono davvero attaccato alla vita: sì lo sono. Ma è troppo complicata, questo è il problema, e io non se sono in grado di affrontarla o se soccomberò alla disperazione che mi pervade…
Se mi facessi controllare da uno psicologo probabilmente risulterei depresso…
Cosa fare? Non ne ho la più pallida idea. Parlare? Potrebbe essere una soluzione… Ma con chi? Un’amica ho, e ora probabilmente è arrabbiata con me perché ieri tentava di chiamarmi al telefono e io non rispondevo (e tutto il casino l’ho scritto qui, e ora magari vorrei che lei non leggesse questo). Dovrei dire tutto a lei? Dovrei, parlare fa sempre bene. Ma non so da dove iniziare. E poi a lei può non interessare o comunque può non sapere che dirmi e, magari, farla sentire un po’ in soggezione…
Parlo, parlo… e con chi? E cosa dirò? La faccenda diventa sempre più difficile e ingarbugliata, anche se magari all’apparenza non lo è.
Non so che fare…
Basta divagare, comunque, perché mi sono accoro che ho scritto un bel po’ e magari a chi legge non capisce niente… O magari dovrei limitare l’autorizzazione dell’accesso a questo space solo a me e scrivere giusto per liberarmi dalle innumerevoli zavorre che mi porto e che comunque non si sganceranno da me, ma che almeno, forse, peserebbero di meno…
Mi faccio un po’ di forza, comunque, e pubblico la canzone del sabato: “Gimme some” di Jimmy Bo Horne.
A causa della scarsa copertura di segnale che ho qui in campagna, devo purtroppo limitarmi a riportare il link di Youtube (e già questo è un grande problema per me): http://it.youtube.com/watch?v=7WmaYX6dnec
Spero vi sia piaciuta.
A risentirci.
Ok, a dirla tutta: non ho problemi a pubblicarla, ma sto avendo una grave crisi a livello psicologico: il problema è che non sto riuscendo più a capire cosa voglio fare, quali sono le mie vere priorità… Mi sto mettendo in seria discussione, ma, più che altro, e molto più grave, è una vera è propria crisi di valori. Sta diventando tutta una guerra psicologica ove a rimetterci mi sa tanto che è la mia stessa sanità mentale!
Se volete vi posso aggiungere anche questo particolare raccapricciante: l’altro giorno stavo da una mia amica per studiare insieme, a un certo punto mi affaccio dal balcone e sento a livello inconscio il bisogno di buttarmi giù. Io sentivo che pensavo questa cosa, ma poi dicevo che non posso mica buttarmi proprio lì, e allora tento di reprimere quel folle volere. Era come se il cervello avesse mandato l’impulso, ma poi io riuscivo a controllare i muscoli e allora non facevo più niente. Si riaffaccerà in altre occasioni? Probabile.
Non lo so è un periodo difficilissimo per me… Per giunta il fatto di essermi ritirato in campagna mi sta portando vari problemi perché dovrei studiare o almeno “evadere” dalla realtà (che so benissimo che non è una soluzione), e invece c’è mio padre che mi chiama sempre giù per aiutarlo a fare varie cose.
Ieri, ad esempio, appena arrivai in campagna non disse nulla, e mi misi al pc, chattai un poco, chiesi cosa dovevamo fare per la sera... Poi distrussi il pc (l’avevo promesso chissà quante volte!). Dopo neanche tre quarti d’ora che ero arrivato in campagna mio padre mi tiene fino alle 9 e mezza con lui per fare dei lavori nel piazzale… Tempo di mangiare e alle 10 e 5 ero nel letto.
Oggi riflettevo se sono davvero attaccato alla vita: sì lo sono. Ma è troppo complicata, questo è il problema, e io non se sono in grado di affrontarla o se soccomberò alla disperazione che mi pervade…
Se mi facessi controllare da uno psicologo probabilmente risulterei depresso…
Cosa fare? Non ne ho la più pallida idea. Parlare? Potrebbe essere una soluzione… Ma con chi? Un’amica ho, e ora probabilmente è arrabbiata con me perché ieri tentava di chiamarmi al telefono e io non rispondevo (e tutto il casino l’ho scritto qui, e ora magari vorrei che lei non leggesse questo). Dovrei dire tutto a lei? Dovrei, parlare fa sempre bene. Ma non so da dove iniziare. E poi a lei può non interessare o comunque può non sapere che dirmi e, magari, farla sentire un po’ in soggezione…
Parlo, parlo… e con chi? E cosa dirò? La faccenda diventa sempre più difficile e ingarbugliata, anche se magari all’apparenza non lo è.
Non so che fare…
Basta divagare, comunque, perché mi sono accoro che ho scritto un bel po’ e magari a chi legge non capisce niente… O magari dovrei limitare l’autorizzazione dell’accesso a questo space solo a me e scrivere giusto per liberarmi dalle innumerevoli zavorre che mi porto e che comunque non si sganceranno da me, ma che almeno, forse, peserebbero di meno…
Mi faccio un po’ di forza, comunque, e pubblico la canzone del sabato: “Gimme some” di Jimmy Bo Horne.
A causa della scarsa copertura di segnale che ho qui in campagna, devo purtroppo limitarmi a riportare il link di Youtube (e già questo è un grande problema per me): http://it.youtube.com/watch?v=7WmaYX6dnec
Spero vi sia piaciuta.
A risentirci.
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