Purtroppo diventa sempre più difficile per me stare senza Internet e continuare tutti gli impegni che ho preso sia sullo space ma anche verso altre persone e anche per usi personali…
Devo comunque ringraziare per il suo aiuto una mia amica particolare e spero che per lei io non sia un peso più di quanto non debba già sopportarmi quotidianamente…
Volevo comunque proporre anche oggi un bellissimo testo da analizzare… Non c’è da meravigliarsi che scelga un testo italiano: è vero che poche canzoni hanno un senso ma Lucio Battisti è Lucio Battisti! E poi sapere che per questa canzone ha collaborato anche Mogol… Ho detto tutto, il massimo!
La canzone si intitola "Pensieri e parole" e devo dire che è stato difficilissimo organizzare le parole secondo l’ordine logico… Se ascoltate la canzone con il testo originale, infatti, vi accorgerete che esso è abbastanza complicato da seguire.
Ciò perché in alcuni punti (e lì infatti ho usato il – invece che il /) ci sono sovrapposizioni di "pensieri", per questo ho dovuto fare un lavoro puntiglioso (più delle altre volte) ma non affatto seccante!
Detto questo preambolo, eccovi il testo.
"Che ne sai di un bambino che rubava / e soltanto nel buio giocava / e del sole che trafigge i solai, che ne sai. / E di un mondo tutto chiuso in una via / e di un cinema di periferia / che ne sai della nostra ferrovia, che ne sai. / Conosci me la mia lealtà / tu sai che oggi morirei per onestà. / Conosci me il nome mio / tu sola sai se è vero o no che credo in Dio. / Che ne sai tu di un campo di grano / poesia di un amore profano / la paura d'esser preso per mano, che ne sai. / L'amore mio - è roccia ormai - è roccia ormai - la mia sincerità per rubare la sua verginità, - sì tu lo sai (che ne sai).
/ Che ne sai di un ragazzo perbene - che mostrava tutte quante le sue pene: - e sfida il tempo e sfida il vento e tu lo sai - (che ne sai). / Davanti a me c'è un'altra vita / la nostra è già finita / e nuove notti e nuovi giorni / cara vai o torni con me. / Davanti a te ci sono io - o un altro uomo - e nuove notti e nuovi giorni / Dammi forza mio Dio - chiedo adesso perdono / cara non odiarmi se puoi. / Conosci me - quel che darei - perché negli altri ritrovassi gli occhi miei - di due occhi sbarrati che mi han detto bugiardo è finita. / Che ne sai di un viaggio in Inghilterra - che ne sai di un amore israelita. / Che ne sai di un ragazzo che ti amava / che parlava e niente sapeva / eppur quel che diceva chissà perché chissà / si tu lo sai / adesso è verità. / Davanti a me c'è un'altra vita / la nostra è già finita / e nuove notti e nuovi giorni / cara vai o torni con me. /Davanti a te ci sono io - o un altro uomo / dammi forza mio Dio - chiedo adesso perdono / e nuove notti e nuovi giorni / cara non odiarmi se puoi."
Per me questa è poesia! Non poesia nel vero senso della parola (per carità non metterei mai la Poesia di Ungaretti e Montale a confronto)… Eppure di questi due poeti che scrivevano in versi sciolti, potrei trovare alcune somiglianze con i maestri Battisti e Mogol… Ma questa è un’altra storia.
Ritornando al nostro testo invece… Per me è un grandissimo testo e che non vorrei neanche tanto commentare perché mi dispiacerebbe anche rompere l’incantesimo di cotanta beltà esteriore ma anche di significato…
E allora come si suol dire: "A buon intenditore poche parole".
A risentirci!
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